Dall’Africa all’Australia con il jet privato don Franco, l’impero e Tangentopoli

Aprile 15, 2009 by admin · Comment
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Le grandi battaglie con Pasquale Casillo per la conquista
del mercato del grano. L’amicizia con Cirino Pomicino. Il motoscafo prestato ai politici amici.

NAPOLI (15 aprile)- Chi lo conosceva bene dice che il suo naso pronunciato rivelasse fin da giovane, inequivocabilmente anche nelle caratteristiche fisiche, il «fiuto» dell’uomo per gli affari. E gli affari, del resto, per Franco Ambrosio, 77 anni trovato morto stamani con la moglie nella sua casa di Posillipo, sono andati benone almeno fino alla fine degli anni ‘90.In quel periodo poteva contare su abbondanti linee di credito che gli consentirono affari in Africa, Australia e Usa.
¼br /> I problemi con banche e fornitori, per lui che era il principale concorrente dell’imprenditore del settore Pasquale Casillo, sono cominciati con l’esplosione di Tangentopoli e con le prime vicende giudiziarie dell’ex ministro del Bilancio, Paolo Cirino Pomicino, suo amico personale.
¼br /> Il re del grano ha dovuto bere fino in fondo anche l’amaro calice del carcere, venendo più volte arrestato e poi scarcerato.
¼br /> Poi l’epilogo della sua vicenda imprenditoriale alla fine delgli anni Novanta con il fallimento del suo gruppo.
¼br /> Ambrosio si era meritato l’appellativo di re del grano dando, anche visivamente, l’immagine del vincente. E così, simbolo del suo successo era il jet privato con il quale girava il mondo per stringere affari. Meta preferita, la Russia, dove accordi prima giudicati vantaggiosi si sono poi rivelati dei fallimenti visto che produssero 350 miliardi di lire, crediti esigibili per Ambrosio, inesigibili secondo la Procura.
¼br /> Quel jet fu venduto per fare un pò di cassa. Così come è stato venduto anche il Magnum 63, il supermotoscafo di 19 metri con il quale Ambrosio solcava il mare di Capri e che prestava in uso a politici e imprenditori amici.
 ¼br /> La storia dell’ Italgrani finisce così oggi, tragicamente, dopo aver preso il via nel 1848 grazie ad alcuni mugnai, avi di Ambrosio. Il suo impero, il re del grano aveva iniziato a costruirlo entrando in azienda a 18 anni. 

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Come si cambia

Aprile 14, 2009 by admin · Comment
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CIAO A TUTTI, MIEI CARI AMICI E LETTORI. In questi giorni ho fatto alcune riflessioni, ho raccolto un pochino di ricordi e appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
Ho letto da qualche parte che gli “schiaffi” che si ricevono nella vita, sono più importanti delle “carezze”. Questo non è stato detto da un gruppo di masochisti o da tristi persone pseudoreligiose che concepiscono l’esistenza solo come sacrificio e dolore. No.
E’ un concetto che fa parte della filosofia zen: ogni schiaffo che ti da la vita, specialmente quelli che arrivano inaspettati e ingiusti sono sempre un’occasione per crescere, farsi persone migliori, comprendere nuovi aspetti , evolvere, allargare il cuore e la mente.

La gente non è distrurbata dalle cose in sè, ma dall’opinione che ha di esse. (Epitteto)

La filosofia di Epitteto viene riassunta nella regola aurea della felicità:

Tra le cose che esistono, alcune dipendono da noi, le altre non dipendono da noi.

Se credi che le cose che dipendono da te non possono essere manipolate e che le cose che ti sono estranee siano tue, ti troverai in uno stato di tristezza e di inquietudine, e rimprovererai dio e gli uomini. Se al contrario pensi che sia tuo solo ciò che è tuo, e che ciò che ti è estraneo - come in effetti è - ti sia estraneo, nessuno potrà più esercitare alcuna costrizione su di te, nessuno potrà più ostacolarti, non muoverai più rimproveri a nessuno, non accuserai più nessuno, non farai più nulla contro la tua volontà, nessuno ti danneggerà, non avrai più nemici, perché non subirai più alcun danno”.
Queste cose sono state scritte duemila anni fa!

Ognuno di noi filtra e seleziona gli stimoli che riceve dall’esterno accettando soltanto quelli che ritiene utili o importanti. La realtà oggettiva esiste, ma noi viviamo in un mondo che è una interpretazione effettuata a partire dal reale.
…la sensazione che arriva in coscienza: “Ho ancora energia” o “non ce la faccio più″ è il risultato di una complessa elaborazione personale.

Ci sono persone che vengono distrutte da piccoli contrattempi mentre altri sopravvivono egregiamente a catastrofi planetarie.
Le persone non sono stressate dagli eventi in sè, ma dal modo in cui li interpratano.
Di fronte a un problema posso focalizzarmi sull’immensità della mia sfortuna; oppure sulle risorse che dispongo per tentare di risolverlo, occorre rivoluzionare il nostro mod di guardare alla realtà per trovarne uno più funzionale ed efficace.
Gli individui si potrebbero classificare in base a dove posizionano il controllo (il timone) della propria vita: se internamente o all’esterno. Se è all’interno: farcela o non farcela dipende da me altrimenti dipende dal fato, dal caso, dalla fortuna.

Paura a Napoli nelle zone collinari gente in strada, vigili del fuoco in azione

Aprile 8, 2009 by admin · Comment
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NAPOLI (7 aprile) - Paura a Napoli e in tutta la regione. La scossa delle 19.42 si è sentita distintamente in tutta la Campania, anche a Salerno e non solo ai piani alti. A Napoli il terremoto è stato sentito particolarmente nelle zone collinari e Fuorigrotta. Proprio nel quartiere flegreo a quell’ora era in atto una protesta dei residenti di un palazzo di via Cumana 53. Gli inquilini dell’edificio avevano notato nella giornata di ieri alcune lesioni nei muri e avevano allertato i vigili del fuoco. Dopo qualche ora, visto che non c’è stata nessuna ispezione, i condomini sono scesi in strada paralizzando il traffico, mettendo anche cassonetti di traverso sulla carreggiata. La protesta è poi rientrata quando sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che stanno effettuando i controlli.

La scossa è stata avvertita anche a Caserta dove tanta gente è scesa per strada.

fonte: ilmattino.it

Terremoto, nuova fortissima scossa crollano basilica e mura dell’Aquila.Studente napoletano tra i 235 morti.

Aprile 8, 2009 by admin · Comment
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da ilmattino.it

L’AQUILA (8 aprile) - Dopo il devastante terremoto avvenuto la notte tra domenica e lunedì in Abruzzo, decine di scosse di assestamento - la più violenta è stata avvertita anche a Napoli alle 19,42 e ha creato nuovi attimi di terrore, provocando il crollo della basilica e delle mura antiche dell’Aquila e almeno un’altra vittima. La magnitudo registrata, è stata tra 5,3 gradi della scala Richter. A Napoli la scossa, sentita in particolare nelle zone alte della città, è stata del quarto grado. Alle prime luci dell’alba le vittime accertate sono oltre 250 allineate nell’hangar della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dove è stato allestito l’obitorio. Ancora decine i morti non sono stati ancora identificati. Il bilancio, secondo fonti ospedaliere, è destinato ad aumentare. Tra i morti anche i quattro giovani ancora dispersi nella casa dello studente, e che sono stati schiacciati dalle macerie nel pomeriggio. Uno dei quattro è un ragazzo napoletano, Armando Cristiani, 24 anni, figlio di Antonio e di Antonietta Ruta. Armando studiava medicina a L’Aquila, la mamma è segretario comunale nel municipio di Pescosolido, un paesino del frusinate.

Gli sfollati al momento sono oltre 25mila.

Nel corso della mattinata inizierà l’ultimo monitoraggoio delle case con le unità cinofile nella speranza, vana, di trovare ancora persone in vita. Poi entreranno in azione le ruspe per demolire gli edifici pericolanti che impediscono l’azione dei soccorsi, anche per evitare il rischio di epidemie.

Secondo quanto riferito dal premier Silvio Berlusconi ( che oggi tornerà sui luoghi del disastro), nella conferenza stampa di ieri, sono 150 le persone estratte vive dalle macerie. I feriti sono poco più di mille - ha aggiunto - 500 sono
stati ospedalizzati e 100 sono quelli in condizioni difficili. Ed entro stasera «saranno ultimate 20 tendopoli con 16 cucine da campo che potranno
ospitare 14 mila 500 persone».

Per recuperare i corpi dei giovani che sono ancora all’interno, la Casa dello studente dell’Aquila dovrà essere definitivamente demolita: solo così sarÃ
possibile il recupero sotto le macerie, evitando pericoli di nuovi crolli per i soccorritori. I vigili del fuoco stanno infatti operando con un braccio-gru per
rimuovere balconi e cornicioni sulla sommità del palazzo prima di procedere alla demolizione vera e propria della casa dello studente.

«Avremo 25 mila persone che non potranno rientrare a casa, un evento senza precedenti. Ma gli abruzzesi sono persone forti, più forti del terremoto»: lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi tra Governo, Regioni ed enti locali ha ringraziato per il lavoro straordinario svolto il Governo, la Protezione civile e tutte le Regioni.

La Procura di L’Aquila ha aperto un’inchiesta per disastro e omicidio colposo. L’indagine potrebbe riguardare soprattutto le procedure di costruzione dei fabbricati crollati per i quali, quasi certamente, non sono stati adottati i criteri antisismici.

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha attivato la procedura per il conferimento della medaglia d’oro al merito civile al caposquadra dei vigili del fuoco Marco Cavagna, morto ieri sera nello svolgimento delle operazioni di soccorso alle popolazioni terremotate dell’Aquila, quale «riconoscimento per l’estremo spirito di abnegazione dimostrato nell’adempimento del proprio dovere».

Cordoglio dal Consiglio d’Europa per il sisma in Abruzzo: in una lettera inviata oggi al Presidente della Camera Gianfranco Fini e al Presidente del
Senato Renato Schifani, Lluis Maria de Puig, presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, ha espresso il suo cordoglio e quello di tutti i membri dell’Assemblea per le vittime del terremoto.

E lo sport italiano si ferma a commemorare le vittime del terremoto in Abruzzo: il Coni ha annunciato che da domani a domenica, infatti, in tutte le
manifestazioni di qualsiasi disciplina o ente di promozione, sarà osservato un minuto di raccoglimento.

Approfondimenti

Il sismologo: brutto segnale, forse dobbiamo temere eventi più drammatici
Paura a Roma, evacuati uffici e un museo
Onna, il paese che non esiste più

Terremoto in Abruzzo - aggiornamenti

Aprile 6, 2009 by admin · Comment
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Da ilmattino.it

Terremoto in Abruzzo, almeno 40 morti
Interi paesi distrutti: 50mila sfollati

Fra le vittime 5 bimbi. Evacuato l’ospedale. Decine i dispersi
Estratti vivi uno studente e una donna. Altri sette sepolti
Il sisma alle 3.32 di magnitudo 5,8. Ancora scosse di assestamento.

ROMA (6 aprile) - Una forte e lunga scossa di terremoto ha colpito l’Abruzzo, con effetti in tutta l’Italia centrale, alle 3,32. La magnitudo viene valutata dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 5,8 gradi della scala Richter. Secondo fonti degli istituti statunitensi la magnitudo è pari a 6,3 gradi Richter [...]

- Una notte di scosse, oltre cento: monitoraggio in tempo reale

Bertolaso: «Non si poteva prevedere»
Berlusconi: «No alle polemiche»

Alle 13 conferenza stampa di Berlusconi. Alle 19 Consiglio dei Ministri. Firmato decreto per lo stato di emergenza.
ROMA (6 aprile) - Mentre si scava tra le macerie, è già scoppiata la polemica su eventuali responsabilità. Uno studioso, Giampaolo Giuliani, aveva lanciato l’allarme nei giorni scorsi. Il premier Silvio Berlusconi oggi ha [...]
- Napolitano: «Sono colpito dalla tragedia»
- Il Papa: «Prego per tutte le vittime, in particolare per i bambini»

Foto e video della tragedia in Abruzzo
L’AQUILA (6 aprile) - I primi soccorsi nella notte, ma anche la paura della gente, anche a Roma, scesa per strada di notte. I video del terremoto iniziano a girare in rete….
La notizia della tragedia fa il giro del mondo

La scossa rilevata dal sismografo
Il tracciato in tempo reale/ Guarda

NAPOLI (6 aprile) - Eccola la scossa che ha sconvolto l’Abruzzo e l’Italia centale nella notte. Sono esarramente le ore 3:32:39 e il terremoto viene localizzato nel distretto sismico Aquilano….
- I precedenti terremoti in Italia negli ultimi 100 anni

È già polemica: nei giorni scorsi un tecnico aveva lanciato l’allarme/ Il video
L’AQUILA (6 aprile) - Giampaolo Giuliani, tecnico e ricercatore dei Laboratori nazionali del…

Da Ravenna a Foggia cronaca di paure
A Napoli avvertita nelle zone collinari

ROMA (6 aprile) - «La scossa sembrava di tipo sussultorio, che spavento, speriamo che non si…

Terremoto in Abruzzo: crolli e morti «Tragedia nazionale» - Video - Foto

Aprile 6, 2009 by admin · Comment
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Regione, nuovi orari per i dipendenti ecco rilevazione automatica e flessibilità

Aprile 4, 2009 by admin · Comment
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NAPOLI (4 aprile) - La giunta regionale della Campania, su proposta del vicepresidente e assessore alle Risorse umane Antonio Valiante, ha approvato la nuova organizzazione degli uffici della giunta. A partire da lunedì 20 aprile entrano in funzione l’orario flessibile per il personale e la rilevazione automatica delle presenze. Sulla base di questo provvedimento, l’orario di lavoro viene fissato nella fascia 7,45-21, con la possibilità di anticipare l’entrata di un quarto d’ora rispetto ad adesso, e con forme di flessibilità antimeridiana e pomeridiana, che vanno rispettivamente dalle 7,45 alle 9,30 e dalle 15,30 alle 17,45. L’orario resta confermato su 5 giornate lavorative, dal lunedì al venerdì (tranne gli uffici aperti anche il sabato e la domenica per esigenze legate all’espletamento delle attività istituzionali) per 7 ore e 15 al giorno dal lunedì al giovedì, e 7 ore il venerdì, per complessive 36 ore settimanali.

fonte: ilmattino.it

CIO’ CHE NON SI RECUPERA

Aprile 3, 2009 by admin · Comment
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Salve miei cari amici, molte volte l’impulsività ci fa commettere errori irrecuperabili, voglio raccontarvi una storiella per farvi riflettere un pochino: 

COSE CHE NON SI RECUPERANO! Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d’attesa di ungrande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decisedi comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla. Accanto a lei c’era la sedia con i biscotti e dall’altro lato un signore che stava leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l’uomo ne prese uno, lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro Tra lei e lei pensò “ma tu guarda se soloavessi un po’ più di coraggio gli avrei già dato un pugno…” Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l’uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva una anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò “ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!” L’uomo prima che lei prendesse l’ultimo biscotto lo divise a metà! “Ah, questo è troppo” penso e cominciò a sbuffare e indignata si prese le sue cose, il libro e lasua borsa e si incamminò verso l’uscita della sala d’attesa.

Quando si sentì un po’meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non
attirare troppo l’attenzione ed evitare altri dispiaceri. Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando…. nell’aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.
Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscottiuguale al suo era di quell’ uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o
superiore al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva feritanell’orgoglio.

Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle persone, guarda attentamente le cose, molto spesso nonsono come sembrano!!!!
Esistono 5 cose nella vita che non si RECUPERANO:
Una pietra dopo averla lanciata;
Una parola dopo averla detta;
Un’opportunità dopo averla persa;
Il tempo dopo esser passato;
L’amore per chi non lotta.

Cos’è il mobbing?

Aprile 3, 2009 by admin · Comment
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Che cosa è il mobbing  per sommi capi lo sappiamo tutti, ma forse non tutti sappiamo che la definizioni di mobbing dipende dalle cause che possono portare al crearsi del mobbing e gli effetti che esso provoca, sulla vittima e nell’azienda (ambiente di lavoro).

Iniziamo a descrivere quindi i vari tipi di mobbing:

Tipi di mobbing

 

Mobbing dal basso o down-up:
Il mobber è in una posizione inferiore rispetto a quella della vittima.
Accade quando l’autorità di un capo viene messa in discussione da uno o più sottoposti, in una sorta di ammutinamento professionale generalizzato. In effetti, nelle situazioni di mobbing dal basso sono solitamente più di uno, a volte snche tutti gli operai o i collegli di un certo reparto, che attuano una vera e propriaa ribellione contro il capo che non accettano.
La vittima si trova quanto mai in una condizione di isolamento totale e devastante, inoltre essendo il numero dei suoi delatori piuttosto alto, anche il suo tentativo di discolpa risulta arduo; l’ufficio del personale finirà col dare credito alla maggioranza delle voci.
Questa forma di mobbing ha radici molto simili tra le culture. I casi di mobbing dal basso sono comunque abbastanza rari; nell’area tedesca si stima che ricoprando una percentuale del 10% del totale di tutti i casi si mobbing, in Italia la percentuale è addirittura minore, infatti, se l’antipatia verso il capo è un fenomeno molto diffuso, non altrettanto si può dire dell’aperta manifestazione di questo sentimento.

Mobbing dall’alto:
Il mobber è in una posizione superiore rispetto alla vittima: un dirigente, un capo reparto, un capufficio, un collega di anzianità o di mansioni superiori. Questo tipo di mobbing comprende atteggiamenti ed azioni riconducibili alla ben conosciuta tematica dell’abuso di potere, cioè dell’uso eccessivo, arbitrario o illecito del potere che un ruolo professionale implica. Il capo tradizionale, autoritario e severo, è tendenzialmente più soggetto a questa inclinazione, tuttavia sarebbe errato ritenere che il capo “amicone” ne sia immune.
Il discorso è infatti più ampio: il mobbing può insorgere in ogniuno dei due casi, quando il capo usa uno di questi due stili di guida in modo non uniforme. Se infatti usa il modo di fare autoritario e un po’ dispotico con tutti i suoi sottoposti allo stesso modo, ciò non è automaticamente mobbing. Finchè egli usa con tutti lo stesso metro e ogniuno subisce un trattamento giustamente ripartito e conseguente a ciò che effettivamente ha fatto, egli potrà essere accusato di eccessivo zelo, ma non di mobbing. Se invece usa il modo di fare da “amicone”, ma più con qualcuno emeno con altri, cioè se mostra di fare delle prefernze, allora il mobbing non è troppo lontano.
In un primo tempo ci si è chiesti se per caso qesto tipo di mobbing non derivasse dalla gerarchia organizzativa aziendale stessa, ossia se la struttura gerarchica della ditta non facilitasse o addirittura provocasse l’insorgere del mobbing dall’alto, concentrando potere e capacità decisionali nelle mani di alcuni suoi componenti a scapito di altri. Nonosatnte questo si è visto che snellire la gerarchia aziendale, portandola al minimo indispensabile, porta tanti vantaggi, ma non in fatto di mobbing dall’alto. Questo inquietante fenomeno infatti sembra insorgere ovunque, anche nelle aziende ad organigramma piatto. In ultima analisi, insomma, pare che se una persona fa uso sconsiderato del suo potere professionale, per quanto esso sia limitato, possa divenire con molta probabilità un mobber.

Bossing o mobbing strategico:
E’ una forma di mobbing che viene usata strategicamente dalle imprese per promuovere l’allontanamento dal mondo del lavoro di soggetti in qualche modo scomodi.
Può trattarsi di soggetti appartenenti ad una gestione precedente o assegnati ad un reparto che deve essere dismesso, di soggetti divenuti troppo costosi (un senior costa di più di due contratti di formazione lavoro) o che non corrispondono più alle attese dell’organizzazione.
E’ prassi frequente nelle imprese che hanno subito ristrutturazini, fusioni, cambiamenti che abbiano camportato un esubero di personale difficile da licenziare.
Il mobbing dunque si trasforma in una vera e propria politica aziendale, assumendo caratteri di normalità e di ineluttbilità.
La strategia dell’espulsione prende forma nell’intenzione del diretto superiore ed è mirata ad estromettere il soggetto dal processo lavorativo (sono stati riferiti casi di bossing della durata di 20 anni). L’obiettivo è quello di isolare la persona che si ritiene rappresenti una minaccia o un pericolo, bloccargli la carriera, toglierli il potere, renderlo innoquo.
Nel bossing la competenza sociale e le caratteristiche di personalità del mobber e della vittima giocano un ruolo decisamente importante.

Mobbing tra pari o orizzontale:
Il mobber e la vittima sono allo stesso livello: due colleghi con pari manzioni e possibilità.
Normalmente si assiste tra colleghi a piccole invidie, pottegolezzi, conflitti che serpeggiano sotto la superficie; anche se rivalità ed antipatie personali tra colleghi superano peraggressività ed emotività quelle tra superiori e sottoposti. La ragione di questo è che in gioco non c’è il potere formale, ma quello informale, che comprende una serie di fattori legati alla sensibilità e alla percezione individuale. Unitamente a questa ragione bisogna tenere ben presente il contesto nazionale dove se alla difficoltà di occupazione, aggiungiamo la mancanza di trasparenza nell’accesso al lavoro e nello sviluppo di carriera, si ottiene un aumento della competizione in grado di destrutturare i rapporti relazionali e quindi di facilitare il mobbing tra colleghi.

Doppio mobbing:
L’energia distruttiva con cui la vittima è caricata e che trova in famiglia la possibilità di scaricarsi, può giungere ad un livello tale da comportare la saturazione delle riserve familiari. La famiglia latina, protettrice e geneosa, improvvisamente cambia atteggiamento, cessando di sostenere la vittima e cominciando invece a proteggere se stessa dalla forza distruttiva del mobbing. Ciò significa che la famiglia si richiude in se stessa, per istinto di sopravvivenza, e passa sulla difensiva.
La vittima infatti è diventata una minaccia per l’integrità e la salute del nucleo familiare, che ora pensa a proteggersi prima, ed a contrattaccare poi.
Si tratta naturalmente di un processo inconscio: nessun componente sarà mai consapevole di aver cessato di aiutare il proprio caro.
E’ in questi casi che parla di doppio mobbing, il mobbizzato perde la valvola di sfogo rappresentata dalla famiglia e quindi è praticamente accerchiato. Sono questi infatti i momenti di maggiore pericolasità per una vittima, quando cioè si sente veramente abbandonato da tutti.

IL CUORE DELL’UOMO

Marzo 29, 2009 by admin · Comment
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IL CUORE DELL’UOMO

Un giorno Dio si stancò degli uomini a causa delle loro continue richieste, spesso molto futili.
Prese, conseguentemente, la decisione di nascondersi per un pò di tempo.
Chiamò tutti i suoi Angeli consiglieri e chiese loro: “Dove mi debbo nascondere per non essere trovato? Qual’è il luogo migliore?”
Gli Angeli consiglieri suggerivano i luoghi più disparati. Chi suggeriva la montagna più alta, chi l’abisso del mare più profondo, chi lo spazio celeste più remoto.
Non contento dei luoghi suggeritigli chiese all’Angelo consigliere più anziano, che ancora non si era pronunciato: “Tu dove mi consigli di nascondermi?” L’Angelo anziano, sorridendo, rispose: “Nasconditi nel cuore dell’uomo! E’ l’unico posto dove essi non vanno a cercare!”

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