BOLLETTINO N. 23 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA: UNA CARTOLINA IN CONTROTENDENZA SUI RIFIUTI ANCORA NON RACCOLTI. VENGA GIOVANE PRESIDENTE DELL’ ASIA PER UN SOPRALUOGO.(p.s.la risposta di Raphael Rossi )
Ieri sera 17 agosto di questa splendida estate alle ore 18.00 mi
sono recato al campo nomadi di via Cupa Perillo per la consueta
volontaria e supplente vigilanza civile sullo stato dei cumuli di
rifiuti non rimossi, a presidio della salute degli abitanti del campo
e di quelli del quartiere e di civiltà universalistica nella
prestazione dei servizi essenziali alla vita da parte
dell’Amministrazione comunale e dell’ASIA.
Ho potuto constatare con soddisfazione che alla rotonda circa una
metà della montagna dei rifiuti era stata rimossa, specie quelli di
natura organica, il resto è stato accumulato al lato sinistra della
strada in attesa di completamento dell’opera per la parte più vicina
alle abitazioni, Siamo contenti della cartolina che la città, liberata
in gran parte dai rifiuti, ha esibito per il Ferragosto, ed invitiamo
il manager Raphael Rossi Presidente dell’ASIA a riprendere di persona
l’altra cartolina in controtendenza del serpente di inerti di ogni
genere, tra cui predominano i neri peneumatici, che dalla salita al
campo nomadi arrivano alla rotonda. Una grande discarica a cielo
aperto continuamente alimentata da sversamenti abusivi di napoletani e
non.
Non essendo un consulente, ma un cittadino osservante e che ha
cuore il bene pubblico, sotto pongo gratuitamente alcuni obiettivi da
tener presenti:
1. Completamento della bonifica sia della rotonda che degli
sversamenti abusivi lungo la salita. Inoltre anche sulla destra della
rotonda lungo la strada a destra esistono montagne di rifiuti che
giacciono da anni!
2. Installazione della video- sorveglianza della strada di accesso
al campo, richiesta primariamente in un documento del novembre 2009,
per scoraggiare il deposito di rifiuti da parte di indigeni ed
allogeni, da parte del “Comitato cittadini, associazioni e rom
insieme”
3. Instaurazione di un regime di normalità con installazione di
capaci contenitori per la raccolta dei rifiuti organici, o meglio
estensione della raccolta differenziata al campo di via Cupa Perillo,
con sensibilizzazione delle famiglie e coinvolgimento di alcuni
operatori del campo. Anche in vista del prossimo inizio dell’anno
scolastico frequentato in buona parte dai ragazzi del campo.
L’invito ad un sopraluogo è rivolto anche al vice-sindaco,
competente per la materia, da realizzare nella maniera più adeguata da
concordare.
Facciamo in modo che la bonifica del campo dai rifiuti e la
sistemazione abitativa secondo progetti da realizzare secondo le
migliori esperienze italiane ed europee, consenta di esibire una
cartolina anche di un campo nomadi modello a Napoli.
Domenico Pizzuti, Comitato “Cittadini, Associazioni e rom
insieme”
–
Nell’apprezzare l’impegno civico e sociale che profonde
quotidianamente e nel ringraziarla per la nota inviata a dimostrazione
di una concreta disponibilità alla collaborazione ( le Istituzioni e
gli addetti ai lavori devono produrre profitto sociale, ma per i
rifiuti resta indispensabile la collaborazione dei cittadini ) Le
preciso che da appena 30 minuti sono state completate le attività di
bonifica presso il campo sito in Circunvallazione Esterna e già domani
si ritorna ad operare nei pressi del campo di Cupa Perillo.
In effetti siamo fuori dall’emergenza rifiuti da pochi giorni (seppur
grazie ad un ancor fragile equilibrio) e dopo un anno di gravi
difficoltà di smaltimento e giacenze in strada. Finalmente, quindi,
possiamo dedicarci anche alle bonifiche ed alla ripresa delle attivit
ordinarie.
Per tutte quelle che sono le proprie competenze ASIA operer
profondendo il massimo sforzo affinchè la bonifica del campo dai
rifiuti consenta di esibire una cartolina anche di un campo nomadi
modello a Napoli, tuttavia la speranza è anche quella di ottenere una
sempre maggiore collaborazione per valorizzare il senso civico ed
eliminare comportamenti illeciti come gli scarichi abusivi. Queste
azioni incivili oltre che illegali, danneggiano la nostra bella Citt
e richiedono costosi interventi straordinari di raccolta; costi che,
come al solito, graveranno sul bilancio di ASIA, quindi sulle casse
comunali e di conseguenza sui cittadini.
Raphael Rossi
INFORMAZIONE SULLA VISITA DELL’ ASSESSORE SERGIO D’ANGELO AL CAMPO NOMADI DI VIA CUPA PERILLO ED INCONTRO CON ALCUNE ASSOCIAZIONI(DI DOMENICO PIZZUTI)
Ieri 4 luglio, alle ore 11, per iniziativa dell’Assessore alle Politiche sociali Sergio D’Angelo e per mia sollecitazione e di “Chi rom…e chi no” di incontro per essere informati sullo stato di attuazione dei progetti di sistemazione abitativa del campo nomadi non autorizzato di via Cupa Perillo, l’Assessore ci ha convocati per questa sua visita.
Dopo una rapida visita al campo sia nella parte destra che sinistra con il contorno di cumuli di spazzatura, ci siamo fermati nella baracca “Scola Jungla” di “Chi rom… e chi no”. Erano presenti insieme al Dirigente del Comune di Napoli Moscati e di Anna Maria Di Stefano, Biagio e Marco di “Chi rom… e chi no”, la Presidente dell’Opera nomadi di Napoli, il sottoscritto in rappresentanza del “Comitato campano con i rom”, rappresentanti dell’Asl ed altri. Hanno introdotto brevemente l’incontro Marco, il sottoscritto, e la Presidente dell’Opera nomadi sull’ impostazione delle politiche per i rom, ed i vari problemi di sistemazione del campo e soprattutto sulla riapertura dopo anni di una interlocuzione delle associazioni con le istituzioni locali e sulla partecipazione dei rom ai progetti a cui sono interessati.
L’Assessore ha raccolto questa attesa di partecipazione attiva alle politiche pubbliche riguardanti i rom, cogliendo diversi punti di vista espressi, ed ha ricondotto il problema di sistemazione non solo abitativa del campo alla problematica più generale del quartiere Scampia con la volontà di coinvolgere a breve tutti i soggetti interessati a questi sviluppi in una sorta di Stati generali. Ha informato che tra la fine di luglio e settembre sarà indetto il bando per la realizzazione del progetto di sistemazione abitativa, che non ci ha illustrato, essendo arrivati nelle Casse comunali il finanziamento di 7 milioni di euro. Ha ipotizzato una politica del doppio binario, quello amministrativo-burocratico per l’attuazione del progetto comunale di sistemazione abitativa e quello partecipativo con le associazioni manifestando la disponibilità ad interventi migliorativi del progetto (fino al 30% del budget) ed all’assunzione di manodopera rom nella realizzazione del progetto.
Iniziato questo disgelo comunicativo e partecipativo, occorre prepararsi ad un prossimo incontro che informi preventivamente sul contenuto del bando e sul progetto di sistemazione abitativa preparato dal Comune di Napoli su cui c’è stato finora copertura.
Domenico Pizzuti
BOLLETTINO N. 21 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA: S.O.S.! COLONNA DI FUMO NERO AL CIELO DALL’ ACCUMULO DI IMMONDIZIE. ANCHE I RAGAZZI ROM SI TURANO IL NASO!
Alle Autorità indicate ed al Vice-sindaco
Tommaso Sodano ed all’Assessore Politiche sociali
Sergio D’Angelo
BOLLETTINO N. 21 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO
NOMADI DI SCAMPIA:
S.O.S.! COLONNA DI FUMO NERO AL CIELO DALL’ ACCUMULO DI IMMONDIZIE.
ANCHE I RAGAZZI ROM SI TURANO IL NASO!
Questa mattina domenica 19 giugno, alle ore 10.30 dalla mia finestra
ho scorto un colonna di fumo nero che si elevava dalla parte sinistra
del campo “nomadi” di via Cupa Perillo, che ho ritenuto derivante da
una pira di immondizia bruciata. Alle 12.30, dopo la messa domenicale,
mi sono recato per la volontaria e supplente ispezione, che verso la
rotonda ha riscontrato le ceneri di alcune porzioni di immondizie
date al fuoco. Si tratta di un lungo serpente di rifiuti di ogni
genere che da metà della salita a sinistra prosegue fino alla rotonda
dove si elevano cumuli di rifiuti anche organici, talora un metro ed
oltre, contornati da acqua stagnante che impedisce il passaggio. Ho
visto ragazzi rom che per la puzza nauseabonda si turavano il naso in
una domenica di giugno 2011
S.O.S.
Signori responsabili per la salute pubblica di rom e non e di
dignità civile per la tutela di esseri umani.
Facciamo appello in questa occasione anche al neo-sindaco di
Napoli, Luigi De Magistris, che de visu si è reso conto di questa
situazione nella visita alla scuola Ilaria Alpi, al vice-sindaco ed
assessore alla gestione dei rifiuti Tommaso Sodano ed all’assessore
alle politiche sociale Sergio D’Angelo.
Come gli altri cittadini napoletani anche i cittadini europei rom
attendono la rimozione dei rifiuti per vivere.
Come la colonna di fumo nero, l’INDIGNAZIONE sale!
DIO salvi Napoli.
>
Alle ore 22.30 vedo di nuovo una colonna di fumo nero elevarsi in
volute al cielo: protesta, provocazione, scherzo maldestro. Comunque
sintomo di abbandono…
P.S. Si può istituire un TAVOLO con gli enti competenti, gli
abitanti del campo, le associazioni che vi operano per la bonifica
integrale del campo e l’avvio di una gestione normale dei rifiuti?
Domenico Pizzuti, Comitato “Cittadini, Associazioni e rom insieme”
LA REGIONE COMMISSARIA IL COMUNE DI NAPOLI,JERVOLINO E SAGGESE BLOCCANO I PAGAMENTI AI SEMICONVITTI ?
Un altro schiaffo alla giunta lervolino. La Regione è passata alla linea dura e ha commissariato le politiche sociali di Palazzo San Giacomo.
Una decisione presa dopo aver preso atto delle inadempienze del Comune sul Piano sociale di zona, più volte arrivato in consiglio comunale e sempre oggetto di grandissime . polemiche. Insomma, per la Regione erano maturate le premesse per un intervento radicale.
Da diversi anni la giunta regionale (guidata da Antonio Bassolino) aveva stabilito che le risorse stanziate per le politiche sociali fossero subordinate ad alcune condizioni.
Il Comune però non ha mai rispettato gli impegni. In particolare, il Comune avrebbe dovuto istituire un Fondo unico d’ambito, una sorta di capitolo di bilancio nel quale far convergere tutte le risorse per le politiche sociali.
Cosa che a Palazzo San Giacomo non è mai stata fatta.
Inoltre, sostiene la Regione, il Comune non ha mai fornito una rendicontazione puntuale delle risorse ottenute negli ultimi due esercizi finanziari (tra cui quelle aggiuntive pari a circa 25 milioni elargite da Palazzo Santa Lucia a marzo 2009).
Di fronte a queste inadempienze, l’assessore regionale alle Politiche sociali Ermanno Russo, applicando la legge di settore del 2007, ha proposto il commissariamento.
Sarà il governatore Caldoro, con un decreto, a nominare il commissario.
L’intervento sostitutivo consentirà al commissario ad acta di programmare ed utilizzare le risorse che saranno trasferite al Comune di Napoli per il sociale e garantirà sia il monitoraggio che la rendicontazione dei servizi e dei fondi relativi al Piano di zona.
La materia sul fronte comunale è tutta in mano all’assessore Giulio Riccio, esponente della sinistra.
È la rendicontazione ciò che gli viene contestato in maniera dura.
Nello specifico cosa significa?
La premessa è che i soldi – in ballo ci sono 25 milioni di euro annualità 2009-2010 – l’ente di Santa Lucia contesta a Riccio che la distribuzione dei fondi non è stata conforme alle regole che la stessa Regione prescrive.
Giova precisare che i fondi li ha anticipati Palazzo San Giacomo, alla Regione tocca fare il rimborso. Ed è questo che è a rischio perché se la nuova rendicontazione che farà il commissario ad acta darà risultati diversi da quella prodotta dal Comune con Riccio, quei soldi non verranno rimborsati. Il comune in linea teorica potrebbe opporsi ricorrendo al Tar.
Questo lo scenario in cui la vicenda si sta consumando.
rassegna stampa
fonte-il mattino
Jervolino va,Jervolino viene,ritorna STRISCIA LA NOTIZIA in difesa dei bambini di Napoli
Ci saranno di nuovo Pinocchio e compagni ?
http://www.napoliurbanblog.com/se-non-ora-quando-difendiamo-i-bambini-di-napoli-video/3146
NAPOLI,LE PRIMARIE NON FINISCONO MAI !
Le primarie finiscono davanti al giudice
di Simona Brandolini
23 febbraio 2011
rassegna stampa
fonte - il Corriere del Mezzogiorno-
Ricorso d’urgenza: ufficiali giudiziari nelle sedi di Pd, Sei, Verdi e socialisti
Alla fine le primarie sono finite in Tribunale.
L’avvocato Francesco Saverio Lauro ha citato in giudizio tutto il centrosinistra, il comitato organizzatore e il collegio di garanzia. Ieri nelle sedi del Partito democratico, Sinistra e libertà, Federazione di Sinistra, Verdi e socialisti, infatti, si è presentato un ufficiale giudiziario per notificare un ricorso d’urgenza ex articolo 700.
Motivo?
Conoscere la verità sulle primarie. Rispondere alla semplice domanda: chi le ha vinte? Andrea Cozzolino o Umberto Ranieri.
L’ex presidente dell’Autorità portuale, nonché animatore dell’associazione Libertà e giustizia che ha organizzato l’unico faccia a faccia tra candidati durante la campagna elettorale delle primarie, è tra i molti che si sono sentiti presi in giro dal mancato verdetto e successiva archiviazione.
«Ed essendo avvocato – spiega Lauro -, oltre che uno dei 44 mila fessi che hanno votato alle primarie, ho fatto quello che trovavo giusto: chiedere che venga ripristinata una verità.
Chiunque sia il vincitore e qualsiasi cosa poi accada».
E dunque ha scritto un lungo ricorso d’urgenza, visto che c’è il pericolo, in caso si trovi un candidato nelle prossime ore, che mai verrà verificato cosa è accaduto quel maledetto 23 gennaio.
«La politica a cui sono abituato – spiega con forza – è per il rispetto delle regole, non per il superamento politico delle stesse. Il mio non è un atto ostile, piuttosto amico, soprattutto dei napoletani. So che verrà criticato, ma la mia non è antipolitica, è un’esigenza di trasparenza e la richiesta di un ripristino delle regole».
Non è detto che il giudice accetti le argomentazioni addotte, «ma non importa – prosegue l’avvocato -. Resterà agli atti che un cittadino napoletano si sia sentito in diritto e in dovere di citare un partito affinché facesse ciò che aveva promesso.
E’ vero che sul piano formale le primarie non sono regolamentate, ma sono nello statuto di un partito che ha una sua soggettività. Io chiedo che il giudice ordini di riunire il collegio di garanzia affinché termini ciò che aveva cominciato».
Ovvero l’esame dei ricorsi presentati all’indomani delle primarie da Umberto Ranieri, Libero Mancuso e Nicola Oddati. Un esame interrotto poi dagli opposti integralismi, dalle accuse di brogli a Cozzolino, dalle polemiche e da una resa dei conti infinita che ha portato, e non è la prima volta, al commissariamento del partito provinciale.
«I partiti si erano spogliati della responsabilità di scegliere un candidato – termina Lauro -, dandola ai cittadini. Che hanno risposto. Che la loro scelta, qualsiasi essa sia, passi in cavalleria mi è sembrato profondamente antidemocratico».
La missione fallita dello Stato sociale:Napoli capitale delle mamme-bambine che non hanno nemmeno 18 anni.
di Antonio Galdo
-rassegna stampa -
il mattino- 19-02-2011
Primato nazionale di gravidanze sotto i 18 anni -
La percentuale delle minorenni è l’1,9 di tutte le partorienti:
più alta rispetto alla media italiana, dell’1,5 per cento e ancora di più di quella della Campania, ferma all’1,1 per cento.
Il dato emerge dal rapporto che Il Mattino ha consultato e che sarà pubblicato nel «Profilo di comunità 2010-2012» realizzato dal Centro interistituzionale di Asl e Comune.
Sono madri per caso,
per ignoranza,
forse per noia.
Un bebè al giorno nasce così, tra le braccia di mamme poco più che adolescenti.
Sono 639 le madri in Campania al di sotto dei 18 anni, censite in un anno (nel 2008) attraverso i rilevamenti effettuati sulla base dei certificati di assistenza al parto.
Una su tre vive a Napoli,
dove si segnala il «baby boom»: 197 nascite.
Boom nei quartieri delle periferie, zero nascite a Chiaia e Posillipo.
A Posillipo e al Vomero le baby-mamme non esistono, le statistiche non ne contano neanche una.
È come se il malessere sociale comprendesse, quasi in modo automatico, una sfida, costruita sull’impasto della rassegnazione e dell’indifferenza, alla maternità, al naturale e meraviglioso desiderio che le donne posseggono dalla nascita.
È come se queste ragazze fossero condannate a un destino di precarietà, di incertezza, di perdita di senso, trascinando nel buio di una vita fragile quanto povera di prospettiva anche i loro figli.
Più che un parto, si sceglie una maledizione.
Il dolore piega la gioia, la sofferenza delle madri condanna allo stesso destino, una buia successione, anche chi viene dopo.
In secondo luogo il primato delle baby-mamme segnala la frana delle istituzioni di base della convivenza civile, la scuola e la famiglia.
Pensate: otto partorienti su dieci non sono sposate, soltanto il 21 per cento studia, e il 10 per cento ha abbandonato la scuola dopo la licenza elementare.
Così l’idea di famiglia sfuma nella nebbia di una maternità che non ha bisogno di punti di riferimento, di bussole.
Non c’è neanche il desiderio di disporre del proprio corpo a piacimento, oppure il sogno di condividere con un’altra persona la più straordinaria avventura che un uomo e una donna possono realizzare insieme.
Non esistono più sentimenti, passioni.
C’è solo un vuoto che, meccanicamente, si riempie attraverso un atto compiuto nella più totale irresponsabilità.
E, come è facile intuire, in una drammatica solitudine.
Quanto alla scuola, le baby-mamme dimostrano la sua abdicazione, il venire meno delle sue funzioni formative nel nome di un relativismo che colpisce al cuore le ragazze, troppo piccole anche solo per essere accusate di una colpa.
La vera colpa, piuttosto, è la nostra, di chi le ha viste, le vede tutti i giorni, e le lascia sole, alla deriva di una vita che si spegne troppo presto, prima ancora di iniziare.
NAPOLI:Primarie, troppe spese: al Santobono solo 15mila euro
18 febbraio 2011
–
di Adolfo Pappalardo
fonte
il Mattino
Sia chiaro sono comunque 15mila euro (per la precisione 15.359 e 40 centesimi).
Ma la cifra che i partiti di centrosinistra hanno deciso di donare all’ospedale Santobono è lontana dai quasi 44mila incassati il 23 gennaio.
Perché tra rimborsi, spese di manifesti e affissioni e un rimborso rapina (sì, c’è anche questa voce) sono stati spesi 27,733mila euro e 60 centesimi.
E pensare che nella stragrande maggioranza dei casi sono state usate sedi di partito o associazioni che non hanno preteso un euro.
Nero su bianco, è quanto emerge dal bilancio consuntivo presentato dal comitato organizzatore, su insistenza dei Verdi.
In totale i1 23 gennaio sono stati incassati 43mila euro.
Mille in meno rispetto al numero dei votanti (44.048).
E quindi è lecito ipotizzare come nessuno sia andato oltre la cifra minima per votare fissata dal regolamento in un euro e che qualcosina sia andata persa per strada.
Torniamo al bilancio.
La voce più consistente è rappresentata dalla campagna informativa:
3mila e 850 euro sono andate via per la stampa dei manifesti e 3mila per le affissioni.
Mentre oltre mille euro sono stati usati per il sito internet e la web radio.
Corposa anche la spesa della macchina organizzativa:
930 euro come contributo sedi e 2500 euro per allestire il quartier generale del Palapartenope.
E sempre in questo capitolo c’è la voce «rimborso rapina»: 480 euro.
Probabile che il comitato abbia deciso di ripianare i danni subiti da alcuni elettori (in un seggio dell’Avvocata furono costretti a consegnare denaro, cellulari ed oggetti di valore ad un rapinatore).
Quasi 3mila euro (2mila e 710 euro, per la precisione) sono stati usati per stampare le schede e i registri mentre 2,2mila euro sono stati necessarie per l’acquisto delle scatole e per le contestate ricevute di voto che hanno alimentato le accuse e i veleni sui voti comprati.
Duemilacento euro sono andati via per collaborazioni e, tra le altre cose, 400 euro per carta e toner, 800 per i telefoni e 1500 euro per spese last minute.
Bilancio pubblicato nelle stesse ore in cui il centrosinistra rimane ancora alle prese con il nodo candidato sindaco.
È ormai chiaro: i vertici nazionali del Pd puntano tutte le carte sul magistrato Raffaele Cantone che rimane fermo sulle sue posizioni.
Anche ieri ha ribadito la sua decisione chiarendo di non aver mai chiesto di conoscere in anticipo i nomi dei candidati nelle liste.
Stamane intanto il commissario del Pd Andrea Orlando incontrerà (convocazione alle ore 8.30) i consiglieri regionali e i parlamentari democrat napoletani per fare il punto della situazione.
Mentre ieri sera ha incontrato i presidenti delle sezioni democrat. «Basta liti, polemiche sulle primarie», dice da quest’inizio settimana, in ore considerate calde e soprattutto cruciali.
Ci vorrebbe una moratoria alle iniziative e l’abbandono a qualsiasi riferimento sulle primarie, è il ragionamento.
Eppure ieri Umberto Ranieri, arrivato secondo dopo Andrea Cozzolino alle consultazioni di gennaio, nell’annunciare un incontro per lunedì pomeriggio presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, sembra rinfocolare le polemiche.
Perché spiega come «Il mio impegno per Napoli non termina qui.
Della difficile battaglia per contribuire a liberare Napoli da clientele e favoritismi, da una politica che ha trasformato i diritti in favori, c’è bisogno come il pane.
Incoraggiato da tanti napoletani animati da una forte passione civile, mi sento personalmente impegnato a condurla».
A NAPOLI LE PRIMARIE DELLE TASSE !I conti di sedici anni di emergenza rifiuti
Saranno i campani a pagare per gli sprechi che si sono accumulati in sedici anni di emergenza rifiuti.
I Comuni che hanno accumulato debiti nei confronti della Protezione civile per le emergenze rifiuti in strada potranno far pagare ai propri cittadini bollette più care,aumentando l’accisa sull’energia elettrica:lo stabilisce il decreto milleproroghe approvato dal Senato.
I Comuni della Campania dovranno restituire 360 milioni di euro
Il Comune di Napoli ha accumulato fino al 2007
87 milioni di debiti,
poi ha firmato un accordo per restituirli in dieci anni facendoli sottrarre ai trasferimenti erariali.
Se questa amministrazione o quella che sarà eletta a maggio decidesse di aumentare l’accisa si calcola che ogni napoletano sarebbe costretto a sborsare quasi mille euro ( in dieci anni) per ripianare il debito.
Tutte le spese andranno, infatti, a incidere sulla Tarsu.
PRIMARIE A NAPOLI,Bersani:”passo dopo passo”
Ranieri fa un passo a destra,
Cozzolino fa mezzo passo indietro,
Roberto Saviano passa,
Lucia Annunziata passa via,
Raffaele Cantone non è passato,
De Magistris fa un passo avanti,
Libero Mancuso fa un passo a sinistra,
Inconstante fa un passo sotto,
Paolo Mancuso fa un passo sopra,
Oddati fa piccoli passi,
Andrea Orlando passa per caso,
Rosy Bindi si ferma al passo carrabile,
Veltroni fa un passaggio in India,
Bersani fa un passo,
D’Alema passa e dice amen.
Cominciano a passeggiare
Salvatore Piccolo, Peppe Russo, Teresa Armato, Tonino Amato, Lello Topo, Ciro Cacciola, Eugenio Mazzarella,Pasquale Ciriello , Francesco Borrelli, Leonardo e Berardo Impegno, Francesco Barra Caracciolo, Amedeo Lepore,ecc.