Veltroni “Serve un sindaco che conosca la città”
rassegna stampa
fonte
la Repubblica Napoli
di Ottavio Lucarelli
Per la successione a Rosa Russo Iervolino «non serve un papa straniero, ma qualcuno che conosca la città».
Walter Veltroni parla in piazza Dante dal palco della Festa Pd del Mezzogiorno. Il tema della serata è la legalità ma, come nei giorni scorsi con Bersani e D´Alema, è inevitabile un commento sulle elezioni comunali di Napoli della prossima primavera.
«In politica e nella società – sostiene Veltroni – non serve cercare fuori ciò che c´è dentro, serve piuttosto il coraggio di fare delle scelte che parlino immediatamente ai cittadini.
Sono stato sindaco di Roma per sette anni e per farlo occorre conoscere tutti i problemi della città».
Sul palco anche Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, il sindaco di Pagani ucciso trent´anni fa dalla camorra su ordine di Raffaele Cutolo. Una serata che il Pd e Veltroni hanno dedicato a Torre e ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato un mese fa.
«Ciò che serve al Mezzogiorno – ha aggiunto l´ex sindaco di Roma – sono le cose che questa parte del Paese chiede da anni. Infrastrutture, investimenti per la formazione e lotta alla criminalità, lotta all´enorme e crescente potere che hanno in tutto il Paese la camorra e la mafia».
Nel corso della Festa il segretario regionale del Pd, Enzo Amendola, ha annunciato una lettera al prefetto in cui si chiede di inviare la commissione di accesso nei Comuni di Afragola e Giugliano.
Nel pomeriggio si era svolta una tavola rotonda sul Mezzogiorno con il presidente della Regione Stefano Caldoro, il leader finiano Italo Bocchino, Adriana Poli Bortone di “Io Sud” e Umberto Ranieri, responsabile del Partito democratico per il Meridione.
Stasera sarà Rosy Bindi a chiudere la Festa alle 19.30 in piazza Dante intervistata dal capo della redazione napoletana di “Repubblica” Giustino Fabrizio.
La giornata comincia alle 10.30 in piazza Dante con un question time sul tema “Quali idee, quale governo per il futuro di Napoli”.
Interventi di Nicola Tremante, Vincenzo Maria Ruggiero, Peppe De Cristofaro, Francesco Borrelli, Salvatore Arnese, Antonio D´Alessandro, Ciro Alfano, Angelo Marino, Giuseppe Maisto.
In calendario anche a piazza Bellini la presentazione dei libri di Antonio Esposito e Luigia Mellillo (“A distanza di offesa”), Ignazio Marino (“Nelle tue mani”), Armando Spataro (“Ne valeva la pena”), Mathieu Sapin e Anne Simon (“Napoli: sguardi d´autore”), Giuseppe Ferraro (“Filosofia fuori le mura”).
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SUCCEDE A NAPOLI:BOLLETTINO N. 7 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA:INCENDIO RIFIUTI
Avevo da poco inviato il Bollettino n. 6 di
vigilanza civile, quando dal mio balcone ho intravisto
una densa colonna nera di un incendio di certe
proporzioni di rifiuti di ogni genere accumulati, durato
per qualche tempo.
Ho chiamato per intervento i vigili
del fuoco, che sono accorsi con due veicoli dal Vomero
per spegnere l’incendio.
Sul posto ho constatato che si
trattava di fiamme appiccate a capo dell’ accesso
al campo, lungo una linea continua di rifiuti di ogni
genere.
Tali rifiuti, in mancanza di vigilanza e controllo,
e non raccolti da settimane, sono disponibili a piromani
irresponsabili ed esterni al campo.
FINO A QUANDO DURERA’ QUESTA SITUAZIONE!
Domenico Pizzuti
BOLLETTINO N. 6 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA:RICOSTITUZIONE DISCARICA A CIELO APERTO. INVITO AI DIRIGENTI DELL’ASIA AD UNA ASSEMBLEA CON I CAPI FAMIGLIA PER ESPORRE PROGETTO DI BONIFICA E DI NORMALIZZAZIONE
–
Ieri sera martedì 21 settembre ho effettuato una ricognizione
al campo nomadi di via Cupa Perillo ed ho potuto verificare, in
mancanza di tempestivi interventi assicurati dell’ASIA, la ricostituzione
di una discarica a cielo aperto che grida al cielo:
per la continuazione degli sversamenti illegali di vari
materiali che si sono accumulati lungo la via di accesso al campo;
- per il mare di rifiuti bruciati e di sacchetti di immondizie
depositati – in mancanza di altre
soluzioni a disposizione degli abitanti del campo – che quasi
ostruiscono il passaggio a
pedoni ed automezzi, da cui emana un puzzo ammorbante ed
inquinante.
Lo spettacolo è di nuovo quello offerto e documentato con foto da
il Mattino di Napoli in data 8 agosto c.a., nonostante una denuncia
alla Procura della Repubblica di Napoli inviata in data 22 luglio
2010 ed altre successive denunce agli Enti interessati.
Oltre la salute dei residenti del campo e degli abitanti del
quartiere giustamente preoccupati, si deve far presente la vicinanza
della scuola Ilaria Alpi ed all’interno di una ludoteca attivata a
cura delle Suore della Provvidenza, dell’Associazione Celus e di Enel
cuore Onlus che sarà inaugurata venerdì 9 ottobre alle ore 16,30 alla
presenza dei dirigenti dell’Enel e dell’Arcivescovo di Napoli in mezzo
alla “monnezza” se non si interverrà tempestivamente per la bonifica
di tutta l’area interessata.
Si devono forse portare le immondizie sotto la sede dell’Asia e
dell’Amministrazione comunale?
E’ veramente scoraggiante che nel ventunesimo secolo dell’era
cristiana si debbano sollecitare servizi essenziali come quello dello
smaltimento dei rifiuti ed i privati cittadini responsabilmente si
debbano attivare per vigilare civilmente sull’attuazione dello
smaltimento dei rifiuti. Nell’ incapacità a provvedere per motivi da
verificare da pare dell’azienda interessata , si chiede allora in che
modo cittadini associati possano provvedere sostitutivamente. D’altra
parte anche il coinvolgimento degli abitanti in una responsabile
gestione dei rifiuti prodotti non può avvenire senza un progetto da
comunicare ai capifamiglia per ricostituire una normalità.
Invitiamo i dirigenti dell’ASIA ad esporre ad una assemblea dei
capifamiglia il progetto di bonifica del campo e di gestione di una
normalità con la collaborazione di tutti, che siamo disposti a
convocare in brevissimo tempo.
Domenico Pizzuti, “Comitato cittadini, associazioni e rom insieme”,
Napoli, 22 settembre 2010
Signor Prefetto di Napoli dott. Andrea De Martino ci aiuti!
NAPOLI, il resto di niente:C’è chi fugge e chi invece resta…
Ma il Prefetto di Napoli,il Questore,il Sindaco sanno,per esempio,della mobilità urbana in uno snodo fondamentale tra il C.V.E. e la city? E’ perennemente intasata,dalla mattina alla sera! Con grave rischio anche per le autombulanze che trasportano malati gravi al vicino Ospedale dei Pellegrini,o in altri nosocomi.
Dal corso vittorio emanuele scendendo per vico trinità delle monache,dove si trova un Istituto scolastico superiore il Serra, il Parco dei quartieri spagnoli del Comune di Napoli e poi proseguendo verso via s.lucia al monte dove addirittura è allocata una sezione del commissariato di polizia
e poi via F.Girardi fino a giungere a via Toledo.
Ebbene le strade sopraindicate sono permanentemente piene di automobili posteggiate a destra ed a manca durante la mattina,il pomeriggio,la sera,la notte,s e m p r e.
I proprietari di queste auto sono persone che abitano in zona,ma anche, sembra, dei poliziotti che per arrivare in ufficio lasciano sulla strada le loro auto private(sic).
Poi c’è pure una scuola,l’Istituto Serra,dove professori,genitori ed alunni lasciano auto e motorini posteggiati alla meno peggio.
Davanti al Parco dei quartieri,poi,è quasi impossibile entrare per qualche mamma che vuole portare una carrozzina con il bambino nel suddetto Parco.Non parliamo poi di qualche pedone,anche turista, che vuole scendere a piedi tutto il tratto fino a via Toledo!
Ci chiediamo:devono intervenire i vigili urbani,la polizia,i carabinieri,la Procura della Repubblica?
Signor Prefetto di Napoli dott. Andrea De Martino ci aiuti!
Cittadinanza attiva partenopea di PEPPONE E DON CAMILLO:comunicato stampa numero 1
“Né pane né speranza” il grido del cardinale nel giorno del miracolo(Tra i fedeli l’ex governatore Bassolino con la moglie per chiedere perdono,forse,dei peccati commessi in tanti anni a Napoli)
20 settembre 2010
di Stella Cervasio da la Repubblica Napoli
rassegna stampa
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Tutti i santi vivono oltre la morte.
Ma San Gennaro di più.
Lo dice l´orologio del 2010, che segna le 9 e 22 minuti, quando il sangue del patrono si è sciolto ancora una volta, come fa da settecento anni, nel duomo affollato di fedeli.
Miracolo che non si fa aspettare, auspici positivi per l´anno che verrà.
Così dice la tradizione.
Ma le notizie “secolari” già contraddicono le credenze popolari: il cardinale Sepe nel discorso ai fedeli ha detto che sembra non esserci «più pane né speranza» per la città che ha sempre vissuto di questo.
Poco dopo arriva la conferma dai panificatori che buttano la metafora nella borsa della spesa: il prezzo della farina è raddoppiato, ci sarà pane per ricchi e non per i poveri. Situazioni manzoniane alle porte.
La crisi sociale ed economica, la lotta «alle leggi blasfeme e tristi della prepotenza, del malaffare e della violenza».
La «carestia della speranza» e il lavoro che manca, ma anche «la sporcizia disseminata dappertutto, che continua a sporcare non solo le nostre strade ma anche la faccia e l´onore della nostra gente».
Un ricordo del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, e della strage di Castelvolturno: questi gli argomenti del momento più atteso dopo il miracolo, il discorso del cardinale.
Che in privato con i giornalisti riserva un passaggio veloce all´inchiesta sul G8 per la quale ha ricevuto un avviso di garanzia. Il miracolo consola anche dalle amarezze personali? «Tutto è a gloria di Dio», taglia corto il cardinale Sepe.
Alle nove nella cappella del Tesoro le eredi delle “parenti” -oggi “esponenti di un gruppo di preghiera” – avevano attaccato la litania che incoraggia il miracolo: la più anziana gridava «San Gennaro» e le altre in napoletano antico: «Arràssece da ogni male e da la mala morte nce puozze liberà».
La rappresentazione però è stata spostata su un altro “palcoscenico”, quello della cattedrale, dove è stato collocato anche il busto del santo.
Così le “parenti” sono costrette a tagliare le cantilene desimoniane.
Una piccola processione con in capo l´abate Vincenzo De Gregorio aveva prelevato le ampolle dalla cassaforte sull´altare per trasferirle nella navata principale del duomo.
Davanti alle tv russe e australiane, di fronte ai vescovi venuti dal Congo e a un parroco dal nome italiano in servizio a New York, il fazzoletto sventola: il tempo di arrivare sull´altare maggiore e il sangue è sciolto.
Il cardinale Sepe fa baciare le ampolle a Caldoro, Cesaro («più miracoli dovremmo farli noi politici») e al sindaco Iervolino.
Poi con i vertici della Deputazione di San Gennaro, i Templari del patrono, va a mostrare la teca sul sagrato.
E passando saluta, in fondo alla cattedrale, in piedi tra i fedeli, Antonio Bassolino con la moglie Anna Maria Carloni: «Lei non aveva mai assistito al miracolo e io l´ho accompagnata. Non avevo motivo di essere tra le autorità», ha detto l´ex governatore.
Rifiuti, crisi ai Quartieri e Pianura l’Asìa: “Strade pulite entro domani”
rassegna stampa
19 settembre 2010
di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli
Avanti adagio.
La città continua a convivere col suo residuo di spazzatura, e si registrano ancora disfunzioni che producono effetti alterni in diverse zone della città.
Migliorata la situazione ieri al Vomero, ad esempio.
Cassonetti sommersi da spazzatura invece si ritrovavano ai Quartieri Spagnoli e nella city mentre lo stesso assessore Paolo Giacomelli riferiva di una difficoltà accentuata a Pianura e Soccavo.
La previsione dell´Asìa è di un ritorno alla totale normalità per domattina.
Resterà lo stato di tensione, una sorta di febbriciattola del sistema, dovuta al fatto che comunque le nuove ditte liguri entreranno in azione non prima della seconda metà di ottobre.
Ma, soprattutto, preoccupa la possibilità che il male possa riscoppiare in forma virulenta da qui a qualche mese.
Lo sanno anche alla unità operativa della Protezione civile.
Dove si conferma che le capacità di smaltimento di questi giorni sono intatte e vengono regolarmente smaltite le 1250 tonnellate al giorno di rifiuti che, al netto della differenziata, provengono da Napoli. Giacomelli conferma:
ieri è stato prelevato esattamente quel quantitativo, di cui 800 tonnellate sono andate a Chiaiano, 350 a Terzigno e 100 a Giugliano.
Ma tutto questo reggerà finché ci sarà dove scaricare.
Qui le stime possono cambiare di qualche mese, ma la sostanza è che ira la fine dell´anno e la metà del 2011 potrebbe di nuovo scoppiare l´emergenza: Chiaiano e Terzigno vedranno colmati i loro invasi e per ora nessuno ne ha individuati di nuovi, anzi è stato più volte smentito sia un allargamento di Chiaiano che un secondo sito nel parco del Vesuvio.
Nel frattempo la differenziata resta ferma più o meno dov´è, a 350 tonnellate al giorno, il compostaggio è un mistero, gli altri termovalorizzatori vivono solo sulla carta, di nuovi siti di stoccaggio pare ci siano soltanto quelli di sempre, Acerra e San Tammaro, con ovvio rischio di rivolta delle popolazioni.
Bassolino fuorionda si infuria per domande scomode sullo scandalo rifiuti dove lui è implicato.
Vi ricordate l’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere per truffa aggravata in danno alla stessa Regione Campania, corruzione e falso per la costruzione di una centrale per biomasse a Pignataro Maggiore ?
Ecco quello che scrive Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli oggi,a proposito
di una altra centrale ad Acerra.
-rassegna stampa -
Centrale a biomasse la Ue blocca i fondi “Stato, aiuti inutili”
NON pagate quella centrale.
La commissione europea ha dato una ennesima bastonata sull´uso dei fondi Ue, vietando il finanziamento da 19,5 milioni che la Regione Campania aveva chiesto per la centrale a biomasse di Acerra.
Siamo nell´area dell´ex Montefibre, dove il vecchio impianto della Ngp era stato rilevato per un progetto di centrale elettrica a biomassa da 74,8 Megawatt, alimentato a olio vegetale.
La storia inizia addirittura nel 2004 con l´idea della riconversione.
Nel 2006 il progetto viene affidato alla Fri-El, società che ha rilevato l´area.
Un anno dopo la Regione chiede di contribuire con 19,5 milioni agli 80 milioni totali richiesti dall´investimento.
Le fonti finanziarie individuate sono i fondi Por del 2000-2006, quelli del 2007-2013 e anche i famosi Fas, fondi per le aree sottosviluppate.
Ieri la Ue ha stoppato tutto, ritenendo irregolare questo aiuto di Stato.
Con due accuse che bruciano.
La prima: «Il progetto fu lanciato ben prima della richiesta di contributo, il che indica che l´incentivo finanziario non era necessario a attrarre l´investimento».
La seconda: «Un aiuto a un singolo beneficiario comporta un alto potenziale di distorsione della competizione» e «le autorità italiane non hanno dimostrato che il progetto comporti benefici significativi alla regione e il contributo alla creazione di posti di lavoro e alla produzione di elettricità è scarso».
E dire che nel marzo scorso la Fri-El aveva ottenuto dalla Sace, la finanziaria del Tesoro, una fideiussione bancaria da 15 milioni per avere i certificati verdi dal gestore dei servizi energetici prima dell´effettiva messa in produzione dell´impianto. Impianto peraltro ancora contestato anche dal Comune di Acerra, che ha chiesto una serie di garanzie sul piano dell´impatto ambientale.
Prescrizioni che, come dice il sindaco Tommaso Esposito, «sono state accolte anche dalla conferenza dei servizi».
BOLLETTINO N. 5 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA:L’IMMONDIZIA E GLI SVERSAMENTI ATTENDONO GLI INTERVENTI DELL’ASIA
A QUINDICI GIORNI DALLA RICOGNIZIONE DEGLI INTERVENTI ASIA DA
PARTE DELL’ON.LE UMBERTO RANIERI E DEL PRESIDENTE DELL’AZIENDA,
AD UNA SETTIMANA DAL VIOLENTO INCENDIO DI IMMONDIZIE ED INERTI
ATTIVATO PER RAGIONI DA ACCERTARE NELLA PARTE DESTRA DEL CAMPO,
CONTINUANO AD ACCUMULARSI NEL VIALE DI ACCESSO GLI SVERSAMENTI
ILLEGALI DI VARI MATERIALI PREVALENTEMENTE DA PARTE DI ESTERNI,
E VICINO ALLA ROTONDA SI ALLARGA LA MAREA DI RIFIUTI BRUCIATI E
SACCHETTI DELLE IMMONDIZIE CHE ESALANO UN PUZZO AMMORBANTE.
SI ATTENDE L’ESECUZIONE NON RINVIABILE DEGLI INTERVENTI
INDIVIDUATI E COMUNICATI ANCHE ALLA STAMPA DA PARTE DELL’ASIA
MA NON SOLO.
A PARTIRE DALLA BONIFICA RIGUARDANTE ANCHE LA PARTE DESTRA
DEL CAMPO, SI TRATTA DI RESTITUIRE LE CONDIZIONI DI NORMALITA’
NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI CON LA COLLABORAZIONE DEGLI
STESSI ABITANTI DEL CAMPO.
UN ASPETTO POSITIVO DA SEGNALARE E’ INVECE COSTITUITO DALLA
CESSAZIONE DA ME OSSERVATA NEGLI ULTIMISSIMI GIORNI DEI ROGHI DI VARI
MATERIALI, DA ATTRIBUIRE AD UN PIU’ SERRATO CONTROLLO DEL TERRITORIO
DA PARTE DELLE FORZE DELL’ORDINE E AD OPERA DI CONVINZIONE.
PREOCCUPA INVECE NEL QUARTIERE SCAMPIA DA ALCUNI MESI LA SERIE DI
CASSONETTI SVENTRATI DA PARTE DI VANDALI E RIMANENTI A CIELO APERTO
NELLE VARIE STRADE, QUASI UNA FERITA INFERTA SIMBOLICA INFERTA.
UN SEGNALE DA NON SOTTAVALUTARE DEL DISAGIO SPERIMENTATO DALLE GIOVANI
GENERAZIONI CHE NON VEDONO UN FUTURO A PORTATA DI MANO. NELLO STESSO
TEMPO LA MUNICIPALITA’ E LE ISTITUZIONI PUBBLICHE SI MANIFESTANO
INVISIBILI E LONTANE DAI BISOGNI DEI CITTADINI.
LA VIGILANZA CONTINUA MA NON LA PAZIENZA DEI CITTADINI!
Domenico Pizzuti, “Comitato cittadini, associazioni e rom
insieme”
BOLLETTINO N. 4 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA.DIFFUSIONE DI UN VIOLENTO INCENDIO. SABOTAGGIO DALL’INTERNO O DALL’ESTERNO?
Questa mattina verso le ore 10 alte colonne di fumo bianco si sono
levate dal lato destro del campo nomadi di via Cupa Perillo, e
l’incendio di rifiuti (per verità accumulatisi da mesi se non anni) e
sterpaglia si è rapidamente diffuso lungo il bordo della strada.
Un’altra linea di fuoco si è sviluppata verso l’interno. Rapidamente
sono accorsi i carabinieri ed i vigili del fuoco che hanno lavorato
fino al tardo pomeriggio per spegnere gli incendi, ed anche decine di
cittadini di Scampia e dei luoghi vicini preoccupati per i fumi
dell’incendio
Difficile stabilire le cause o gli agenti dell’incendio di tali
proporzioni. Fanno riflettere alcuni aspetti del fenomeno: l’ora
mattutina quando di solito i roghi si sviluppano al calar delle tenebre,
non si tratta di roghi singoli ma di linee provocate di incendio, la
proporzione dell’incendio con i fumi tossici che sovrastavano il campo
e preoccupavano i cittadini, i danni arrecati alle condutture
elettriche e dell’acqua del campo, la concomitanza di una visita
martedì scorso proprio sul lato destro del campo da parte dell’On.
Ranieri e del Presidente dell’ASIA per avviare la bonifica iniziata
anche in quella direzione.
Nell’attesa che le cause dell’incendio siano accertate dalle
autorità competenti, sulla base degli elementi indicati viene quasi da
pensare ad un atto di sabotaggio proveniente o dall’interno o dall’
esterno del campo perché manifesta o una protesta per il degrado del
campo o una regia per criminalizzare gli abitanti del campo in vista di
interventi di bonifica e di miglioramenti della vivibilità.
Infatti i danni non sono solo quelli arrecati all’ambiente e naturalmente alla
salute degli stessi abitanti, ma all’immagine dei nomadi che appiccano
roghi tossici dannosi per la salute. Numerose donne con i bambini in
braccio incontrate preoccupate hanno fatto presente che in ogni caso
una popolazione non può pagare per pochi irresponsabili.
Questo episodio preoccupante, a nostro avviso, si inserisce in un
contesto di degrado del campo da noi ripetutamente segnalato a causa
anche della mancata raccolta di rifiuti di ogni genere in alcuni mesi
estivi, finchè a fine luglio da parte dell’ASIA sono cominciati alcuni
interventi per liberare il viale di accesso al campo dai rifiuti
illegalmente sversati e di raccolta di rifiuti accumulatisi intorno
alla rotonda ed incautamente bruciati di cui abbia dato ripetutamente
informazione. Bisogna anche avere presente che sono continuati nelle
scorse settimane i roghi tossici serali o notturni di materiali di
ogni genere ad opera di piromani che si contano sulle dita della mano
che arrecano danni alla salute dei cittadini circostanti che hanno più
volte protestato e non hanno ricevuto risposta. La combustione diffusa
dei rifiuti nelle ultime settimane fa anche pensare ad un effetto
imitativo irresponsabile se non provocati ad arte .
Infine, nostra impressione è che negli ultimi tempi sia mancata
una presenza incisiva di operatori sociali e volontari all’interno del
campo per facilitare integrazione e coesione sociale delle famiglie al
di là degli interventi del Commissario di Governo per l’emergenza rom
dott. A. Pansa e delle associazioni per la scolarizzazione dei bambini
e l’integrazione culturale.
E’ importante la corretta informazione su queste situazioni per
non alimentare forme di ostilità irresponsabili da parte di singoli e
gruppi di cittadini, che richiamano le responsabilità delle istituzioni
e delle stesse forze dell’ordine anche per reprimere reati da chiunque
commessi.
Domenico Pizzuti