WELFARE: NAPOLI; UNEBA, GIORNATA SVAGO PER 2500 RAGAZZI
(ANSA) - NAPOLI, 3 GIU - “Anche quest’anno,grazie alla
disponibilità della direzione del Parco acquatico Magic World -
ha detto il Presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo - abbiamo
organizzato una giornata di svago e divertimento per circa 2500
ragazze e ragazzi napoletani,comunitari ed extracomunitari:tutti
segnalati dal Comune di Napoli”.
“Quest’anno -ha aggiunto il segretario generale dell ‘Uneba,
Antonio Cicia - si sono uniti anche i minori delle
case-famiglia,insieme ai 2000 ragazzi a rischio dei centri
socio-educativi,conosciuti anche come semiconvitti”.
“Questi minori - ha ripreso Pirillo- insieme a tanti altri
sono seguiti nella vita di tutti i giorni. Soffrono situazioni
di disagio sociale.
I centri socio-educativi con le case-famiglia svolgono
una azione di Welfare locale concreta.
Un esempio anche di cittadinanza attiva, dal basso:offrire a questi
minori “una occasione in più″ per costruire una vita
normale,lontana dai luoghi della devianza,della violenza e della
camorra.
Dobbiamo suscitare coraggio e speranza nel cuore di
questi ragazzi che vivono nei quartieri difficili della città.
Coraggio e speranza per il loro futuro professionale,culturale e
civile”.
( OLTRE I BALLOTTAGGI ) BOLLETTINO N. 19 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA: INIZIO RACCOLTA DIVERSI GENERI RIFIUTI, ESISTE BOMBA ECOLOGICA PER TUTTO L’AMBIENTE.
Questa mattina, alle ore 10, recandomi al campo nomadi di via Cupa
Perillo, ho intravisto ruspe e camion ASIA al lavoro all’inizio della
salita in corrispondenza dell’accesso al campo alle spalle della
scuola rosa, che più volte avevo segnalato. Mi auguro he la raccolta
prosegua per la salita dove sulla sinistra da mesi si accumulano
detriti di varia natura, anche “speciali” come gomme di autoveicoli,
ecc.
La situazione è davvero preoccupante per la salute degli abitanti
non solo del campo, perchè alla rotonda, da settimane se non mesi
come segnalato dai vari miei bollettini, si allarga un mare di
immondizie contornato da acqua stagnante che impedisce il traffico di
pedoni ed automezzi. Voglio sperare che la raccolta liberi anche
questa bomba ecologica, per una normalità della gestione dei rifiuti
anche su questo campo, mentre è iniziata nel quartiere la raccolta
differenziata.
In questa prospettiva un tavolo di partecipazione con rappresentanti
delle famiglie e delle associazioni che ivi lavorano sarebbe
opportuno, e per questo come Comitato “Cittadini, Associazioni e rom
insieme” siamo disponibili a collaborare.
Possiamo sperare in una normalità dei servizi pubblici ai cittadini,
indigeni o allogeni che siano?
La vigilanza civile continua.
Domenico Pizzuti, Comitato “Cittadini, Associazioni e rom insieme”
Napoli, 20 maggio 2011
8 MARZO: PER NON DIMENTICARE I BAMBINI DI NAPOLI
WELFARE: UNEBA NAPOLI, “LE SUORE PAGANO CON LORO PENSIONI IL CIBO PER I RAGAZZI”
rassegna stampa-
fonte-SIR-Servizio Informazione Religiosa
Se il Comune di Napoli continuerà a ritardare i pagamenti ai centri socioeducativi, le strutture saranno costrette a sospendere l’attività: rischiamo di ritrovarci, da un giorno all’altro, con 2 o 3 mila minori per strada. E spesso si tratta delle strade dei quartieri e delle situazioni sociali più a rischio”.
E’ questa la preoccupazione che Uneba Napoli ha presentato ieri sera al prefetto di Napoli Andrea De Martino, in un incontro chiesto dall’associazione dopo la protesta di laici, religiosi e famiglie dei centri Uneba sotto palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale, di lunedì 28 febbraio. “Il sindaco Jervolino – riferisce oggi il presidente di Uneba Napoli, Lucio Pirillo – ci ha promesso il pagamento di almeno 2 dei 26 mesi di rette arretrate entro maggio.
Mentre l’assessore Riccio e le banche hanno concordato di continuare la discussione sulla cessione del credito, oltre a dirsi disposte a valutare, caso per caso, di concedere ulteriore credito agli istituti”. “La situazione a cui gli enti sono giunti a causa dei mancati pagamenti del Comune resta drammatica – evidenzia Pirillo -. Se anche, come promesso, un bimestre ci verrà pagato a maggio, da qui ad allora si sarà comunque accumulato un altro bimestre di arretrato”.
“Siamo arrivati al punto che gli enti non hanno più fondi in cassa – dichiara Pirillo -. E le suore che vi operano anticipano le loro pensioni per permettere di comprare da mangiare per i ragazzi”. “In queste condizioni – dice Pirillo a nome degli enti – non siamo in grado di garantire che potremo portare avanti il servizio che svolgiamo per 3000 minori di Napoli.
Già nei prossimi giorni potrebbero registrarsi disagi, con enti costretti a sospendere le attività”. Di qui l’ennesimo, pressante appello di Uneba Napoli: “La situazione è insostenibile. Serve un intervento straordinario delle istituzioni a tutti i livelli: Comune, Regione, Stato.
Ci appelliamo in particolare alla sensibilità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che da cittadino di Napoli ben conosce la situazione”. “Chiediamo al Consiglio comunale di Napoli di trovare al più presto una soluzione che consenta almeno di dare respiro alla gestione giorno per giorno degli enti”, prosegue Pirillo.
Sos convitti, appello a Napolitano di Aurora Barra
fonte-il roma-
rassegna stampa
Dopo la manifestazione davanti Palazzo San Giacomo, Uneba Napoli continua a far sentire la propria voce e questa volta lo fa dinanzi al prefetto.
«Se il Comune di Napoli continuerà a ritardare i pagamenti ai centri socio-educativi, le strutture saranno costrette a sospendere l’attività:
rischiamo di ritrovarci, da un giorno all’altro, con tremila minori per strada. E spesso si tratta delle strade dei quartieri e delle situazioni sociali più a rischio».
Questa è la preoccupazione che Lucio Pirillo, presidente Uneba Napoli ha espresso al prefetto partenopeo Andrea De Martino nell’incontro chiesto dall’associazione dopo la protesta di lunedì.
All’incontro con il prefetto erano presenti anche il sindaco Rosa Russo Iervolino, l’onorevole Schifone, il capo gruppo del Pd Antonio Borriello e gli assessori Giulio Riccio e Michele Saggese, oltre a dirigenti di tre istituti di credito, Banco di Napoli, Banca Popolare Etica e Monte dei Paschi di Siena.
«Il sindaco Iervolino e l’assessore Riccio – riferisce Pirillo - ci hanno spiegato che il motivo del ritardo dei trasferimenti è dovuto a problematiche scaturite dall’approvazione del decreto mille proroghe, per cui i finanziamenti statali dovrebbero arrivare entro la fine di marzo e
di conseguenza il promesso pagamento di almeno 2 dei 26 mesi delle rette arretrate sarà previsto entro maggio». «Intanto – continua Pirillo – le banche, esclusa la Banca Popolare Etica, hanno concordato di continuare le anticipazioni e aumentare il castelletto fino al pagamento comunale ma solo dopo aver valutato la situazione caso per caso».
Nel frattempo l’assessore alle politiche sociali vedrà se si può pagare un altro bimestre con fondi finanziari poiché fino a maggio si rischierebbe la chiusura di molti centri educativi.
«L’unica strada fattibile – sostiene Pirillo – è la cessione del credito che permette una elargizione finanziaria per oltre un anno».
«Ringraziamo prefetto, giunta e banche per la disponibilità - continua Pirillo - ma allo stesso tempo ribadiamo che la situazione a cui gli enti sono giunti a causa dei mancati pagamenti del Comune resta drammatica.
Se anche, come promesso, un bimestre ci verrà pagato a maggio, da qui ad allora si sarà comunque accumulato un altro bimestre di arretrato.
Siamo arrivati al punto che gli enti non hanno più fondi in cassa e le suore che vi operano anticipano le loro pensioni per permettere di comprare da mangiare per i ragazzi».
«In queste condizioni - dice Pirillo a nome degli enti - non siamo in grado di garantire che potremo portare avanti il servizio che svolgiamo per tremila minori.
Già nei prossimi giorni potrebbero registrarsi disagi, con enti costretti a sospendere le attività».
«La situazione è insostenibile.
Serve un intervento straordinario delle istituzioni a tutti i livelli:
Comune, Regione e Stato, così ci appelliamo anche alla sensibilità del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che da cittadino di Napoli ben conosce la situazione.
Infine chiediamo al consiglio comunale di Napoli di trovare al più presto una soluzione che consenta almeno di dare respiro alla gestione giorno per giorno degli enti».
Per valutare la situazione e decidere il da farsi gli enti associati Uneba Napoli si riuniscono domani, venerdi 4 marzo,in assemblea presso il centro don Guanella.
«Siamo soddisfatti – dichiara Chiara Giordano, presidente dell’associazione Onlus Campania in Movimento – della disponibilità mostrata dal prefetto di Napoli De Martino, che finalmente dopo mesi di appelli e proteste fatte, ha deciso di farsi garante con le banche per trovare una soluzione concreta contro la chiusura definitiva delle case famiglia e dei semiconvitti che non venivano pagate da olte 24 mesi.
Per ora, mi auguro, si sia scongiurato il pericolo, che oltre 3000 minori finissero per strada.
Tutto questo però non basta, la situazione resta gravissima, e malgrado l’impegno momentaneo dell’ass. alle politiche sociali Giulio Riccio, la sua gestione resta fallimentare, poiché ha messo in ginocchio tutto il terzo settore, nel rispetto di chi aveva realmente bisogno procedere con piani seri che guardassero al futuro, nel rispetto di chi aveva realmente bisogno di assistenza, e che invece è stato ignorato e lasciato solo per lunghi anni.
Chiediamo un’indagine ispettiva sulla gestione dei fondi».
Uneba Napoli dal prefetto De Martino: preoccupati per il futuro, serve agire subito con pagamento degli arretrati e cessione del credito
Appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
“Il sindaco Jervolino – riferisce il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo – ci ha promesso il pagamento di almeno 2 dei 26 mesi di rette arretrate entro maggio. Mentre l’assessore Riccio e le banche hanno concordato di continuare la discussione sulla cessione del credito , oltre a dirsi disposte a valutare, caso per caso, di concedere ulteriore credito agli istituti”.
Di qui l’ennesimo, pressante appello di Uneba Napoli.
“Ringraziamo prefetto, giunta e banche per la disponibilità – continua Pirillo – ma allo stesso tempo ribadiamo che la situazione a cui gli enti sono giunti a causa dei mancati pagamenti del Comune resta drammatica. Se anche, come promesso, un bimestre ci verrà pagato a maggio, da qui ad allora si sarà comunque accumulato un altro bimestre di arretrato.
Siamo arrivati al punto che gli enti non hanno più fondi in cassa. E le suore che vi operano anticipano le loro pensioni per permettere di comprare da mangiare per i ragazzi”
“La situazione è insostenibile. Serve un intervento straordinario delle istituzioni a tutti i livelli: Comune, Regione, Stato. Ci appelliamo in particolare alla sensibilità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che da cittadino di Napoli ben conosce la situazione”.
“In queste condizioni – dice Pirillo a nome degli enti – non siamo in grado di garantire che potremo portare avanti il servizio che svolgiamo per 3000 minori di Napoli. Già nei prossimi giorni potrebbero registrarsi disagi, con enti costretti a sospendere le attività”.
VENERDI 4 marzo alle 17 gli enti associati Uneba Napoli si riuniscono in assemblea presso il centro don Guanella per valutare la situazione e decidere il da farsi.
Una delegazione di Uneba Napoli va a rappresentare la drammatica situazione nell’incontro serale di mercoledì 1 marzo al prefetto di Napoli Andrea De Martino.
Come annunciato, lunedì 28 febbraio si è svolta la manifestazione di protesta dei centri socio educativi associati ad Uneba Napoli, assieme alla rappresentanza della Sam, sotto Palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale di Napoli, per protestare contro l’enorme ritardo nel pagamento delle rette e le promesse mancate a danno dei minori di cui le strutture si prendono cura.
La protesta davanti a Palazzo San Giacomo contro i mancati pagamenti agli istituti di assistenza per minori e anziani
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/02/28/foto/uneba-13004864/1/
Il Comune di Napoli abbandona i minori
SE NON ORA QUANDO ? SACERDOTI SUORE E LAICI IN PIAZZA PER DIFEDERE I BAMBINI DI NAPOLI
Da 26 mesi Palazzo San Giacomo non paga le rette e l’assistenza per minori ed anziani.