Benedetto XVI: Il bivio nella vita è seguire l’io o Dio
Cinquantamila fedeli hanno pregato questa mattina con Benedetto XVI nel penultimo Angelus del suo pontificato, recitato dalla finestra del suo studio che da’ su piazza San Pietro. Il Papa ha ringraziato in tutte le lingue per le preghiere, il sostegno e la vicinanza spirituale “in questi giorni particolari - ha detto - per la Chiesa e per me”.
Commentando il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto, proclamato in questa prima domenica di Quaresima, Benedetto XVI ha ricordato che il tentatore è subdolo, perché spingendo a strumentalizzare Dio per i propri fini, “non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realtà sono il potere e ciò che soddisfa i bi …
Il Concilio Vaticano II - 3/8
Il Concilio Vaticano II - 2/8
Il Concilio Vaticano II - 1/8
BartolomeoSorge LO STILE
REPUBBLICA NAPOLI:PIRILLO-UNEBA,Da quattro anni non veniamo pagati
Lucio Pirillo Presidente dell’ Uneba
LA crisi che investe il Terzo settore è drammatica e, se possibile, per gli Istituti religiosi che fanno capo all’ Uneba, la situazione è peggiorata.
Sono diventate addirittura quattro le annualità non rimborsate dal Comune di Napoli per le attività di accoglienza dei minori a rischio e per quelle di accoglienza degli anziani più poveri e abbandonati.
Dopo il periodo di proteste siamo passati a un periodo di fitti dialoghi e incontri in cui, ormai da un anno, alle tante promesse, non ha fatto seguito alcun fatto concreto.
Così i crediti vantati sono oggi circa 40 milioni di euro per i quali abbiamo chiesto una rateizzazione del debito, consapevoli delle difficoltà economiche del Comune.
Quattro anni in cui gli Istituti anticipano tutte le spese per accogliere bambini e anziani, dar loro pasti e servizi, pagare utenze e tasse, erogare stipendi a centinaia di onesti lavoratori laici.
Eppure i centri socio educativi (i semiconvitti) per i minori a rischio e le Case albergo per gli anziani rappresentano, nell’ attuale contesto napoletano, una risposta fondamentale.
Sono i numeri degli iscritti e le risposte delle famiglie a dirlo:
sono circa 2000 i minori e
circa 800 gli anziani.
Oltre 1000 gli occupati tra educatori, animatori e operatori sociali.
Quest’ anno non hanno riaperto 8 semiconvitti, che si sommano ad altri cinque costretti a chiudere l’ anno passato lasciando in strada centinaia di minori a rischio e licenziando decine di lavoratori che mantenevano famiglia.
Strutture che erano presenti nelle zone più a rischio della città, come i Quartieri Spagnoli, Secondigliano,
Pallonetto di Santa Lucia,
Fuorigrotta,
Pianura,
Sanità.
Non può un progetto di rinascita di Napoli lasciare indietro questa larghissima parte della popolazione che non ha mezzi e risorse e che nei servizi come semiconvitti e case per anziani trova sostegno e speranza.