Sull’ennesimo sgombero di centinaia di Rom dai campi di Giugliano
COMUNICATO STAMPA “COMITATO CAMPANO CON I ROM”
Oggi 4 ottobre, festa liturgica del Poverello di Assisi, alle ore
5 del mattino, 500 poveri Rom sono stati sgomberati da terreni
privati occupati alle spalle del Parco commerciale Auchan - senza
prevedere alcuna alternativa all’abbandono dei terreni in cui si erano
provvisoriamente insediati - dalle forze dell’ordine al comando
dell’ispettore di Lorenzo. Le famiglie rom, con circa 300 minori
infreddoliti e seminudi, svegliate di buon mattino abbandonano
tranquillamente e senza alcuna resistenza le loro baracche e con
roulolotte, camper e auto usati, si dirigono prima verso terreni di
Villa Literno da cui sono subito allontanati da carabinieri e vigili
del fuoco. In un secondo momento si radunanano sulle coste del Lago
Patria, da cui alle ore 18 carabinieri e polizia li invitano a
lasciare anche questi terreni. Ed è notte…
Prima di ogni espressione di indignazione come umani, si tratta
dell’ennesimo episodio di sgombero dei Rom da terreni occupati
nell’area del Comune di Giugliano: il primo sgombero effettuato
dall’area ASI in data 12 aprile 2011 per ordine della Magistratura e
circa un’ altra decina dall’estate di quest’anno. Continua la
peregrinazione di questi esseri umani da un terreno all’altro,
autentici Homeless, senza tetto. E’ quasi incredibile che nel XXI
secolo si verifichino queste espulsioni fuori le porte di una città
meridionale e cattolica disattenta. E ‘ da interrogarsi non sulla
validità formale di questi provvedimenti della Magistratura sotto il
nome di “Sequestro preventivo” (di terreni già occupati?), ma sulla
configurazione di un DILEMMA ETICO: difesa della proprietà privata
secondo le leggi vigenti o rispetto di diritti fondamentali
riconosciuti anche in sedi internazionali alle minoranze etniche
dimoranti nel proprio territorio.
In secondo luogo, non può passare sotto silenzio l’indifferenza
delle popolazioni del giuglianesi di fronte a queste offese alla
dignità umana: forse un giorno dovranno risponderne al Giudice “Ero
rifugiato e senza casa e voi non mi avete procurato un rifugio e dato
un bicchier d’acqua”. E da notare che in questa torrida estate non è
venuto alcun soccorso dalla popolazione circostante, se non una
fornitura di bottiglie di acqua da parte della Protezione civile di
Napoli allertata dal nostro Comitato. Certo l’ammistrazione comunale
con una finanziamento della Provincia di Napoli si vanta di aver
realizzato con 21 moduli prefabbricati - per 5 persone ognuno - un
insediamento più vivibile. In seguito alla nostra interazione con
questa amministrazione, - a cui in questi giorni è stata inviata dalla
Prefettura una Commissione di acceso per verificare eventuali
infiltrazioni camorristiche nelle attività amministrative, - abbiamo
avuto l’impressione che si mettessero ostacoli per ogni ulteriore
sistemazione di Rom sul territorio in nome della difesa delle proprietà
private di terreni e per l’eliminazione dei rom residenti da più di
vent’anni sul territorio.
Last but not least, facciamo proprio il grido di Padre Zanotelli
in un documento in data 3 settembre 2012: <<Il mio è un grido, è un
urlo: non posso accettare che esseri umani siano trattati peggio delle
bestie! MI RIBELLO”.
In questa oscurità e/o barbarie del nostro localismo civile e
religioso, una speranza si intravede. Secondo Fratel Raffaele Lievore
del “Comitato campano con i rom” il Comitato sua sponte si è
prodigato per l’individuazione di un terreno sul quale creare una sorta
di villaggio- campeggio con servizi centralizzati. Nel giro di qualche
mese, dunque, i rom di Giugliano potrebbero trovare una nuova
sistemazione. Si tratta solo di acquistare il terreno anche grazie ad
un contributo economico cospicuo dello stesso Auchan, quando gli
imprenditori locali si sono solo lamentat. Si spera così di poter
dare all’intera comunità Rom un nuovo tetto prima di natale.
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