Supplica a mia madre
È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo : ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico : non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
Pier Paolo Pasolini
Lo spirito del Natale
Natale è trascorso, anche quest’anno.
«Lo zio Scrooge era diventato a poco a poco così gaio e leggero di cuore, che avrebbe risposto volentieri al brindisi della brigata e ringraziato con un discorso inaudibile, se lo Spirito glien’avesse dato il tempo. Ma tutta quanta la scena, nello spegnersi dell’ultima parola detta dal nipote, si dileguò; e Scrooge e lo Spirito viaggiavano come prima.
Molto videro, molto andarono lontano, molte case visitarono, ma sempre con buon effetto. Lo Spirito stette al capezzale degl’infermi, e gl’infermi sorrisero; presso i pellegrini in terra straniera, e quelli sentirono vicino la patria; con gli uomini combattuti dalla sventura, e quegli uomini si rassegnarono in una più alta speranza; con la povertà, e la povertà si sentì doviziosa. Nell’ospizio, nell’ospedale, nella prigione, in ogni rifugio della miseria, dove l’uomo superbo nella sua breve autorità non avea potuto sbarrar la porta allo Spirito, ei lasciò la sua benedizione e insegnò a Scrooge i suoi precetti di amore.
Fu una lunga notte, se pure fu una notte; ma Scrooge ne dubitava un poco, perché gli pareva di veder condensate molte feste di Natale nel rapido tempo passato insieme. Notò anche, ma non ne fece motto, che mentre egli rimaneva sempre lo stesso, lo Spirito si faceva manifestamente più vecchio.»
Da “Canto di Natale” di Charles Dickens
Napoli, 13 arresti: bufera sulla giunta Coinvolti anche Lusetti e Bocchino
Appalti a Napoli, Rutelli in procura: estraneo ai fatti
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Il terremoto giudiziario abbattutosi sopra la giunta napoletana guidata da Rosa Russo Iervolino, minaccia di mettere in ginocchio il Pd. Ieri sera anche Francesco Rutelli, esponente di punta del Pd, si è recato presso la procura di Napoli per rilasciare dichiarazioni spontanee. Proprio ieri infatti era stata diffusa su Internet l’ordinanza della Procura di Napoli contenente stralci di verbali in cui alcune delle persone indagate farebbero a lui riferimento. Francesco Rutelli ha quindi chiesto di essere immediatamente ascoltato dai magistrati, dove in tarda serata ha provato a chiarire punto per punto la sua assoluta estraneità alle vicende dell’inchiesta.
Bufera giudiziaria su Napoli - A Napoli intanto il sindaco Iervolino prova a rimettere in piedi quel che resta della sua giunta, ormai decimata dai provvedimenti giudiziari. L’inchiesta è legata alla delibera comunale ‘Global service’: gara d’appalto da 400 milioni poi ritirata per mancanza di fondi. Tredici le misure di custodia cautelare emesse dal Gip partenopeo: in carcere anche l’imprenditore Alfredo Romeo. Domiciliari per altri 12: tra loro due assessori comunali del Pd. Avvisi di garanzia per i parlamentari Bocchino (Pdl) e Lusetti (Pd): per loro chiesta al Parlamento l’autorizzazione alle intercettazioni.
“Saccheggio sistematico delle risorse pubbliche, spesso già di per sé insufficienti a rispondere alla drammatica situazione in cui versano Napoli e la sua provincia. Risorse che vengono veicolate verso l’esclusivo ed egoistico interesse di Alfredo Romeo e delle sue imprese in totale dispregio delle regole fondamentali della buona ed efficiente amministrazione”. Così scrivono il procuratore aggiunto di Napoli Franco Roberti ed i sostituti Enzo D’Onofrio, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli nelle richieste di custodia cautelare al gip. Nell’inchiesta, partita da una indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere emerge uno spaccato di cointeressenze politiche tra maggioranza e opposizione che governa la pubblica amministrazione e che vede al centro l’imprenditore Alfredo Romeo.
Pm: “Commistione impressionante di ogni colore” - “Eh guagliò, si nu grande…tieni nu grande amico assessore”. Così uno degli assessori coinvolti nell’inchiesta sugli appalti a Napoli, del quale al momento non viene diffuso il nome, si rivolge all’imprenditore Alfredo Romeo in una telefonata intercettata dagli inquirenti. Una telefonata che per i magistrati è indicativa di una “commistione impressionante tra politici di ogni colore e provenienza, organi istituzionali, pubblici funzionari, appartenenti alle forze di polizia, appartenenti alle forze di polizia”. Tutti “convergenti - scrivono i pm - a soddisfare le più diversificate pretese dell’imprenditore, autocompiacendosi e grossolanamente di se stessi e dei risultati conseguiti”. La conversazione intercettata mostra “un esaltato assessore comunale nel parlare con Romeo dopo che è stato raggiunto l’obiettivo dell’approvazione del progetto Global Service per la manutenzione delle strada di Napoli nel senso voluto dall’imprenditore”
Global Service: un affare da 400 milioni di euro, in realtà mai partito - La delibera sul global service, al centro dell’inchiesta intendeva affidare a un unico gestore, come avvenuto in altre città, l’appalto per una serie consistente di lavori pubblici e manutenzioni di competenza del Comune. La delibera fu varata ma il relativo appalto non è mai partito, a causa della mancanza di copertura finanziaria. Dieci giorni fa, intervistata da Lucia Annunziata a “Mezz’ora”, il sindaco Rosa Iervolino si era soffermata su alcuni passaggi della vicenda. La delibera era stata “sottoposta di corsa ad una commissione contro la corruzione nella pubblica amministrazione, guidata dal prefetto Serra e composta da magistrati. E ci ha detto che andava bene”. Poi era stata anche sottoposta a una commissione di giuristi e alti magistrati, “secondo la quale le norme per la prevenzione degli incidenti sul lavoro non erano ancora forti”. In ogni caso “non abbiamo fatto la gara, non abbiamo fatto assolutamente nulla. E chi vuole imbrogliare non sottopone i documenti approvati a verifiche non dovute”.
Pd nella bufera - E’ un terremoto quello che si è abbattutto nell’ultima settima sul Partito democratico. Tre giorni fa l’arresto di Luciano D’Alfonso, sindaco di Pescara nonché segretario regionale del Pd, martedì l’inchiesta sui petroli in Basilicata, mercoledì la bufera politico-giudiziaria che sta investendo sopratutto gli enti locali, colpisce Napoli e la sua amministrazione, nei prossimi giorni approderà in Calabria, dopo la chiusura, mercoledì, delle indagini nell’inchiesta ”Why Not”.
La morte non è niente.
(al nostro direttore Lucio PIRILLO in memoria di suo fratello FRANCO)
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
BAMBINO GESÙ
Preghiera di Natale e dell’Avvento
Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini a deporre le armi
e a stringersi in un
universale abbraccio di pace!
Invita i popoli, misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri creati
dalla miseria e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza e dall’indifferenza,
dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi liberandoci dal peccato.
Sei Tu il vero e unico Salvatore,
che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della Pace, dono di pace all’intera umanità,
vieni a vivere nel cuore di ogni uomo
e di ogni famiglia.
Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia! Amen.
(Preghiera di Giovanni Paolo II)
IN CAMMINO
Preghiera di Natale e dell’Avvento
Siamo come viandanti
che per un momento si fermano e cantano;
ancora intorpiditi dalle pene del viaggio.
Ben lo sappiamo che, sulla montagna dell’oggi
non possiamo piantare le tende della pace.
Ben lo sappiamo che dobbiamo ripartire
scendere nelle pianure ostili, risalire le valli,
guadare i fiumi, traversare i deserti,
e camminare ancora e sempre ancora.
Ma sappiamo anche che un giorno a noi sconosciuto,
giungeremo alle porte della Cittübr /> il cui re è un Bambino
e la cui sola luce è l’Agnello immolato.
Per questo noi ti rendiamo grazie,
Padre santo, per averci donato un poco di questa gioia
che domani lieviterà il mondo quando il Figlio tuo, vincitore,
si porrà alla testa dell’immenso corteo umano
e riconsegnerà il regno ormai maturo
per la festa definitiva e sicura.
Noi allora regneremo con Lui per i secoli dei secoli. Amen.
Preghiere per il Natale e l’Avvento.
COME VORREI CHE TU VENISSI
Preghiera di Natale e dell’Avvento
Come vorrei che tu venissi tardi,
per avere ancora tempo di annunciare
e di portare la tua carità agli altri.
Come vorrei che tu venissi presto,
per conoscere subito, alla fonte, il calore della carità.
Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter costruire nell’attesa,
un regno di solidarietà, di attenzione ai poveri.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere subito in comunione piena e definitiva con te.
Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter purificare nell’ascesi,
nella penitenza, nella vita cristiana la mia povera esistenza.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere accolto, peccatore, nella tua infinita misericordia.
Come vorrei che tu venissi tardi,
perchè è bello vivere sapendo che tu ci affidi
un compito di responsabilità.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere nella gioia piena.
Signore, non so quello che voglio,
ma di una cosa sono certo:
il meglio è la tua volontà.
Aiutami ad essere pronto a compiere
in qualsiasi tempo e situazione
la tua volontà d’amore per noi,
adesso e al tempo della mia morte. Amen.