ANZIANI : NON DIMENTICHIAMOLI………

Giugno 30, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 


Uneba Napoli – Il Comune promette (ancora): pagheremo

Giugno 30, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 

Articolo è stato pubblicato il 29 Giugno 2009 e presente nella categoria: Uneba.

Almeno 500 persone hanno partecipato venerdì 26 giugno alla manifestazione di protesta sotto palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale, indetta da Uneba Napoli.

Tra i 500 anche sacerdoti come don Aniello Manganiello, sacerdote dell’Opera Don Guanella di Miano e don Alfonso Ferrara, direttore dell’Istituto Sant’Antonio la Palma.

Uneba Napoli contesta al Comune i continui mancati pagamenti delle rette di mantenimento, che rendono sempre più difficile agli enti svolgere il loro preziosissimo compito di assistenza a minori ed anziani provenienti da situazioni difficili.

Due giorni prima della manifestazione, l’assessore al sociale del Comune di Napoli Giulio Riccio diede la colpa del ritardato pagamento è del governo, e promise di pagare agli enti Uneba 2 milioni di euro di arretrati entro luglio.

In occasione della manifestazione di venerdì 26 si è svolto un incontro di quattro ore tra Riccio e il vicesindaco Santangelo. e i vertici Uneba. Assenti, malgrado Uneba ne avesse richiesto la presenza, il sindaco Iervolino e l’assessore al bilancio Realfonzo.

Dal confronto si è usciti con la promessa di Riccio di uno stanziamento di 2 milioni e 700 mila euro entro la prima metà di luglio. Nel corso del vertice, spiega la notizia dell’Ansa, si è decisa l’istituzione di un tavolo con il compito di garantire il pagamento di altri 2 milioni di euro entro il 10 ottobre e di 1 milione e 700mila euro entro il 15 dicembre 2009. Cifre che copriranno i bimestri non pagati di novembre/dicembre e settembre/ottobre 2008.

Terremo naturalmente informati i lettori di www.uneba.org sull’effettivo realizzarsi di quanto promesso, dopo che in precedenza i governanti di Napoli erano venuti meno a un simile precedente pubblico impegno.

I 40 milioni della Regione

“Questi fondi - ha dichiarato il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo all’Ansa - ci consentiranno di coprire parte dei debiti contratti con le banche e di assicurare l’inizio regolare dell’anno scolastico”.

“Chiediamo - ha concluso il segretario di Uneba Campania Antonio Cicia - che il Comune di Napoli solleciti la Regione Campania a trasferire le risorse relative al complesso delle politiche sociali, che ammontano a circa 40 milioni di euro”.

Sull’Avvenire

Alla manifestazione e all’incontro di venerdì 26 è stato anche dedicato un articolo da Avvenire. I “2 milioni e 700 mila euro promessi da Riccio – ha detto Pirillo alla giornalista del quotidiano cattolico Valeria Chianese - sono soldi che le banche verso cui siamo debitori prenderanno subito, ma che ci consentiranno di chiedere altra liquidità e quindi avviare le colonie estive per i ragazzi”.

E gli anziani?

In ogni caso la situazione dei debiti verso il Comune certamente non è ancora risolta. Infatti il 27 luglio si terrà una prima riunione del tavolo di concertazione, per valutare la fattibilità, come proposto da Uneba, di una cessione del credito pro soluto. Cioè: una banca che compri il credito che Uneba vanta verso il Comune e poi si rivalga sul Comune.

Pirillo ha spiegato poi che il credito che Uneba vanta verso il Comune di Napoli è di 20 milioni di euro solo per quanto riguarda i minori. Un altro e rilevante debito nasce dal mancato pagamento dei contributi da parte del Comune per i 700 anziani che Uneba ospita in sue strutture.

E questo malgrado l’anziano accolto in casa di riposo versi un terzo della pensione al Comune: ma il Comune poi non paga l’istituto…

tutte le altre notizie su Uneba Napoli pubblicate su www.uneba.org.

Protesta in piazza: Semiconvitti e 70 case-famiglia a rischio chiusura.

Giugno 29, 2009 by admin · Comment
Filed under: politiche sociali 

Napoli, il terzo settore: dateci i fondi promessi
Rassegna Stampa “AVVENIRE”
DA NAPOLI VALERIA CHIANESE
Le promesse si devono rispettare, di più se an­nunciate da pubbliche istituzioni, se riguardano bambini e anziani e se gli effetti benefici di fatti che seguono le parole ricadono sui più deboli. Non è semplice cortesia o pietosa accondiscendenza, è giu­stizia. E a Napoli questa giustizia sembra addormen­tata se non scomparsa. La denuncia è dell’Unione na­zionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale che da tempo chiede al Comune di mantenere le promes­se. Lo reclamano le 70 case famiglia e i semiconvitti cattolici riuniti nell’Uneba: sono loro la voce dei tremila bambini che assistono. E ieri mattina lo hanno grida­to in piazza municipio davanti Palazzo San Giacomo, sede della giunta, bambini, mamme, educatori, suore e sacerdoti. Tra palloncini, striscioni e cappellini colo­rati.
La promessa disattesa è proprio quella del Comune che aveva assicurato di versare almeno una parte di quan­to dovuto per l’assistenza e le attività degli enti che dal settembre del 2007 non ricevono il pagamento delle rette e nonostante ciò non hanno serrato le porte, non hanno spento le cucine delle mense, non hanno ripo­sto negli scatoloni e sugli scaffali giochi e giocattoli. Non hanno rinunciato alla speranza, non hanno ac­cantonato fantasia e gioia, non si sono rassegnati. Han­no aperto i salvadanai, hanno bussato altrove e aspet­tato tempi migliori, confidando nella giustizia. Il tem­po della raccolta non è giunto e sono scesi in strada.
«Fino a oggi siamo andati avanti con i prestiti delle ban­che, ma se presto gli assegni non saranno firmati, sa­remo costretti a chiudere» dice don Aniello Manga­niello dell’Opera Don Guanella che nell’omonimo rio­ne di periferia, confinante con Scampia, accoglie 280 ragazzi e sono tutti a rischio. I soldi non ci sono, è la tri­ste e amara realtà, né nella casse del Comune né tanto meno in quelle delle case famiglia. Queste si trovano tutte nella stessa situazione e la possibile chiusura non è una minaccia e nemmeno un’ipotesi lontana, è la realtà possibile. Ma la chiusura significa lasciare senza sostegno e assistenza, regalandoli nuovamente alla stra­da, bambini che vivono realtà difficili, emarginate e complesse. Ieri in trecento sono stati sotto il sole ad a­spettare che il presidente dell’Uneba, Lucio Pirillo, fos­se ricevuto dall’assessore agli Affari sociali, Giulio Ric­cio.
Hanno avuto il coraggio, le suore e i sacerdoti con i bambini, di bloccare il transito delle auto per piazza Municipio. Solo quindici minuti, poi sono ritornati ai canti e ai girotondi sotto i balconi del Palazzo. Di fron­te alla protesta e alle richieste l’assessore è convinto che «la questione dei fondi ai convitti e ai semiconvit­ti che accolgono minori a rischio non è un problema di stanziamento, ma di tempi del pagamento» soste­nendo che le amministrazioni tutte e non solo Napoli sono strette nella morsa di un decreto ministeriale dell’83. «In base a quel provvedimento - ha precisato Riccio - le spese sociali non sono considerate indi­spensabili e quindi i pagamenti dei fondi già stanziati hanno tempi lunghissimi». La soluzione sarebbe mo­dificare il decreto che penalizza il settore dell’assisten­za sociale. «È una battaglia - ha ribadito l’assessore - che noi abbiamo portato avanti sia con il governo di cen­trosinistra che con quello di centrodestra. L’infanzia e il sociale sono da sempre le priorità di quest’ammini­strazione. Trovo però inutile protestare con il Comune senza chiamare in causa chi veramente può risolvere il problema, cioè il governo. Soprattutto ritengo scan­daloso il fatto che nessuna voce si sia alzata contro il taglio del 10% alle risorse per l’infanzia annunciato già mercoledì». Ma don Manganiello replica: «Il Comune è disattento ai problemi dei ragazzi a rischio e lascia al volontariato il peso dell’educazione e dell’assistenza».

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DON PEPPINO DIANA RIVIVE A MIANO IN UNO SPETTACOLO TEATRALE

Giugno 28, 2009 by admin · Comment
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Di Domenico Pizzuti

In una calda serata di giugno nel patio del Convento “Madonna dell’Arco” dei Padri Francescani di Miano, affollato da giovani e famiglie, ad opera del gruppo teatrale “Se il seme non muore” di Casoria rivive in una piece teatrale originale ad opera di una suora e di una giovane del gruppo la figura e la testimonianza di don Peppino Diana nella lotta contro la camorra non spenta dalla sua eliminazione sanguinosa ma anche da una coltre di silenzio. Al di là di un evento teatrale per certi aspetti inusitato per ambienti di sagrestia, ma non per i presenti che hanno a più riprese applaudito, è interessante il percorso che ha portato un gruppo di giovani alla riscoperta dopo quindici anni dalla morte di questo prete martire ed alla ripresentazione teatrale efficace della sua testimonianza e del suo messaggio.
Circa otto mesi fa questo gruppo di giovani, in una manifestazione a sostegno di Roberto Saviano minacciato di morte dalla camorra, ebbe occasione di leggere tutto d’un fiato nella sede del Convento dei Padri francescani di Miano il libro “Gomorra” e di conoscere la vicenda di don Peppino narrata in un capitolo del libro. <>.
In seguito a questa scoperta, i giovani si misero alla ricerca di informazioni sulla sua vita, i suoi studi, i suoi amici, la sua famiglia, venendo a contatto di diverse associazioni che mantengono vivo il ricordo di don Peppino. Più raccoglievano informazioni, più cresceva il desiderio di non dimenticare, di fare qualcosa per far conoscere don Peppino anche ad altri. Dal fervore di questa scoperta e ricerca è derivato il copione teatrale “Dio che parte sta!!!” che è stato rappresentato. Non si è tratta di una commedia a lieto fine, ma di una storia messa in scena da giovani. La storia di un uomo che per amore del suo popolo e della sua terra non ha saputo tacere di fronte a soprusi di gente senza scrupoli. Ne è testimone anche il documento “Per amore del mio popolo” , diffuso nel natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e della zona aversana da don Peppino Diana e dai parroci della forania, che contribuì alla sua uccisione nella sagrestia di una chiesa come nell’ “Assassinio nella cattedrale” di Th. Eliot.
Anche dall’ entroterra napoletano può venire qualcosa di buono, quando si scoprono testimoni credibili della parola in un mondo di violenza e soprusi, perché come a chiare lettere era affermato nel citato documento:<> che certo non basta esorcizzare con libri e performance teatrali.


Michael Jackson. We Are The World

Giugno 27, 2009 by admin · Comment
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Il re del pop stroncato da un infarto nella sua villa di Bel Air. Aveva 50 anni, avrebbe dovuto fare una serie di concerti questa estate a Londra

IL COMUNE NON PAGA LE RETTE AI SEMICONVITTO, IN PIAZZA SUORE E MAMME

Giugno 26, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 

Contro il mancato pagamento delle rette comunali a sostegno delle scuole a semiconvitto: con questa motivazione questa mattina suore, mamme, ragazzini sono scesi in piazza davanti Palazzo San Giacomo per protestare contro il mancato pagamento o il mancato rinnovo delle sovvenzioni da parte del Comune. I semiconvitti coinvolti si trovano nei quartieri a rischio, Barra e Secondigliano solo per citarne alcuni, dove gli istituti religiosi svolgono un’importante opera di assistenza ai ragazzi a rischio.
CLICCA PER VEDERE IL VIDEO

Napoli, anche le suore in piazza

Giugno 26, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 


Salvate le scuole per i bimbi disagiati
COMUNI: NAPOLI; PDCI, SOLIDARIETA’ A OPERATORI SOCIALI

- “Manifestiamo la nostra più convinta solidarietà agli operatori laici e religiosi che hanno attuato la loro pacifica protesta sotto Palazzo San Giacomo per il mancato pagamento delle rette fin dal 2007″.
Lo dichiarano in una nota Gaetano Sannino e Antonio Fellico, consiglieri comunali del Pdci. “Nonostante gli inutili e ripetuti annunci dei competenti assessori che assicurano da anni la corresponsione dei pagamenti dovuti - spiegano i due consiglieri - gli operatori sono ancora in attesa degli arretrati di due anni.
Gli Istituti e le case famiglia che ospitano minori a rischio, orfani e altre categorie di bambini bisognosi di assistenza sono costretti a indebitarsi sempre più con le banche pur di garantire i servizi di accoglienza e assistenza primari e necessari per l’infanzia disagiata della nostra città. Questa amministrazione che ancora si definisce di sinistra - concludono - non ha finora ritenuto prioritario sanare questa situazione.
La nostra disapprovazione è totale”.

MINORI: NAPOLI, VENERDI’ 26 GIUGNO IN PIAZZA CONTRO RITARDI RETTE

Giugno 25, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 


“Pur non essendo nello stile dell’Uneba. fare manifestazioni pubbliche, il Comune di Napoli ci costringe a scendere in piazza. Intendiamo rivendicare i nostri diritti per poter continuare ad assistere minori e anziani che gli amministratori sembrano dimenticare”.

Così il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo ed il segretario Antonio Cicia confermano la manifestazione pubblica di protesta indetta da Uneba per tutti gli associati programmata per il prossimo venerdì.
Si tratta di circa sessanta enti senza scopo di lucro, laici e religiosi, che assistono minori ed anziani, spesso provenienti da situazioni di disagio, in tutta Napoli.

“Dal 1 settembre 2007, salvo minimi interventi, il Comune non paga più agli enti le rette di mantenimento per minori ed anziani assistiti.
Le istituzioni devono quindi continuare a indebitarsi per continuare a svolgere il loro prezioso ruolo a favore di minori ed anziani.
Ora però per loro non è più possibile andare avanti nella totale assenza di contributi del Comune, che per di più continua a tacere sulle difficoltà create alle istituzioni.

Oltretutto in occasione della manifestazione di protesta promossa per il 29 maggio scorso e poi rientrata, gli assessori Giulio Riccio e Riccardo Realfonzo si impegnarono al pagamento di una piccola parte degli arretrati entro la prima quindicina di giugno e di una piccola parte a luglio.
Ma del pagamento di giugno non c’é traccia, gli amministratori sono venuti meno alla parola data”, si legge ancora nella nota.
“A questo punto Uneba si vede davvero costretta a scendere in piazza per rivendicare i propri diritti, che sono quelli di riuscire a svolgere la propria opera di assistenza verso anziani e minori.
A partire dalle colonie estive che dovrebbero svolgersi in queste settimane e che sono a rischio per la scarsità di fondi originata dai mancati pagamenti da parte del Comune di Napoli.
Alla manifestazione di protesta parteciperanno i rappresentanti degli istituti insieme a educatori, insegnanti, personale religioso e laico e genitori dei minori assistiti. Con cartelli e fischietti - spiegano Pirillo e Cicia - rappresenteremo nel modo più civile possibile la drammatica situazione, nella speranza che ai piani superiori del municipio prevalgano la carità cristiana ed il buon senso”.
fonte
ANSA

 

MORTO VALENZI: PIRILLO,HA DATO VOCE ATTESE GIUSTIZIA SOCIALE

Giugno 24, 2009 by admin · Comment
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(ANSA) - NAPOLI, - “Maurizio Valenzi ha contribuito a costruire la storia del novecento a Napoli.Di lui va ricordato l’impegno e il rigore morale, in anni molto difficili, nella guida della città, dando voce alle attese di giustizia sociale”. Così Lucio Pirillo, ex assessore del Comune di Napoli, ricorda l’ex sindaco di Napoli, il senatore Maurizio Valenzi, scomparso ieri. “Ha rappresentato, al di là delle convinzioni politiche personali, un importante modello di stile per tutti. Possa il suo esempio di impegno e coerenza intellettuale e politica essere di monito, oggi, per le classi dirigenti locali”, ha concluso Pirillo.(ANSA).
clicca per il video

Dalla Regione al torto

Giugno 23, 2009 by admin · Comment
Filed under: Politica 


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Scritto da Mimmo Carratelli da la Repubblica Napoli, 22-06-2009 08:55

Si calvi chi può. Con questo incitamento se ne va l´uomo senza peli in testa e sulla lingua, l´assessore stagionale, l´ardente Claudio Petardi cui la lingua batte dove l´ardente vuole, l´autore della critica della Regione pura, l´uomo tutto d´un pazzo, l´arringa affumicata, il grillo parlante, il dimesso viaggiatore, l´uomo di cento strali, lo straliere di corte, che prendeva di mira questo e quello.
Il re mira della maggioranza. Non si è mai nascosto dietro un rito, il rito della politica-teatrino, il teatrino napoletano della politica, deciso a non fare buon viso a cattivo giogo, e ha menato fendenti a tutti, risparmiando solo l´ormai famoso leone della savana ma bersagliando tutti gli agnelli della catena di Sant´Antonio. Alle ultime elezioni ha preferito il mare minore non andando a votare, nonostante gli consigliassero vota così colà dove si puote e più non dire mare. L´ultima ribellione al carrozzone. Astenuto, libero e bullo. Stessa spiaggia, stesso mare (Capri?) disertando le urne. Qualcuno s´è offeso e gli ha intimato di dimettersi (il Capri espiatorio) perché era passato dalla Regione al torto. Si è dimesso liberando il posto di assessore al turismo (un tosto al sole) a favore di Riccardo Cuor di Marone, antico sodale del leone della savana. Si è divertito abbastanza a sparigliare la politica autoreferenziale conquistando simpatie con improvvise esternazioni (a qualcuno piace il calvo). Ha detto sempre quel che pensava, di uomini e Rose, rifiutandosi di fare il ponzio pelato. Claudio la peste non le mandava a dire all´intera maggioranza di centrosinistra, sindaco in testa (la Rosa sulle spine), salvando sempre il leone della savana. Del Savana Club faceva parte in disparte, voce dal Pd fuggita. Si è stancato di tirare frecce. Lasso di picche. E ha salutato tutti. Addio mia bella Napoli, addio savana. Ci mancherà.

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