Questo è il fallimento del Welfare-INTERVISTA a Lucio Pirillo
..presidente Uneba Napoli, critica la distribuzione a pioggia di migliaia di euro in contributi senza una logica
-fonte -AVVENIRE -
di Valeria Chianese
Per Lucio Pirillo, presidente dell’Uneba di Napoli, la situazione attuale è «il fallimento delle politiche socio-assistenziali a Napoli».
«In 17 anni – spiega – si è operato per una politica assistenziale a pioggia: migliaia di contributi dati senza una logica precisa e senza rispondere alle necessità, ma per crea¬re consenso elettorale con la creazione di una miriade di associazioni.
Gli istituti Uneba – continua – lavorano da oltre 30 anni con il Comune di Napoli. Un lavoro che offre risposte concre¬te, che possiamo definire lo “zoccolo duro” della politica socio¬assistenziale della città, con moduli completi di assistenza: dal mattino a scuola fino al pomeriggio inoltrato i bambini possono stare in una struttura protetta e con diverse attività.
Al contrario – stigmatizza Pirillo – in questi anni si è riversato un flusso enorme di denaro senza avere una visione globale delle necessità e questo è l’aspetto più sconcertante della crisi delle politiche socio- assistenziali del Comune di Napoli».
Un’analisi senza retorica, specchio di una realtà adesso divenuta tragica, ma che per Pirillo dovrebbe anche essere l’avvio per «un ripensamento su questi anni e su quanto è stato fatto. Il problema è politico – insiste –.
Il Comune non può sempre giustificare le sue mancanze con l’attesa dei fondi dalla Regione e la Regione non può negarsi affermando che non procede ai finanziamenti perché il Comune non rendiconta.
La situazione è drammatica e richiede una revisione delle politiche sociali». Di fronte ad un’emergenza che non vede fine, l’Uneba sta valutando se sia opportuno avviare una manifestazione pubblica di protesta come già avvenuto l’anno scorso:
Napoli è stata l’unica città in cui suore e sacerdoti sono scesi in piazza per affermare i diritti dei minori e degli anziani.
«Sono avvilito da una classe politica e da istituzioni locali sorde a qualsiasi invito, insensibili alle risposte che devono dare – riprende Pirillo –.
Sentiamo la solidarietà della comunità ecclesiale e la Chiesa ci è vicina, ma purtroppo non si va avanti con le sovvenzioni caritatevoli».
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