Consorzio e stipendi, indaga la Digos A un autista 4.000 euro in busta-paga
rassegna stampa
giovedì, marzo 18, 2010
(di Pietro Falco da il Corriere del Mezzogiorno)
La Procura ha deciso di vederci chiaro sulle vicende del Consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta, finito nell’occhio del ciclone per l’agitazione dei dipendenti che da venerdì scorso bloccano il conferimento nell’impianto Cdr di Santa Maria e nella discarica Maruzzella 3, lasciando accumulare nelle strade montagne di rifiuti. Il Corriere del Mezzogiorno ha denunciato l’esistenza di sprechi nella gestione del Consorzio (700 promozioni in tre mesi, sei milioni l’anno per il noleggio degli automezzi e 98 dipendenti a guardia di una discarica chiusa).
Il blitz
Ieri mattina una pattuglia della Digos si è recata presso la sede casertana del Consorzio per acquisire una serie di documenti, tra cui quelli relativi agli ultimi due stipendi pagati ai dipendenti: dicembre e gennaio, atteso che il mancato pagamento di febbraio è all’origine delle manifestazioni di protesta. Il che induce a ritenere che nel mirino degli investigatori ci siano in particolare le promozioni a pioggia che sono state concesse negli ultimi tre mesi — in prossimità della scadenza elettorale — alla stragrande maggioranza dei lavoratori in organico: circa 700 su 1.287. Aumenti di livello che il direttore generale Antonio Scialdone avrebbe continuato ad attribuire, a quanto risulta, anche negli ultimi tre o quattro giorni, nonostante le notizie già apparse sugli organi di informazione e le polemiche scaturite.
La legge
Ma in realtà le promozioni sembrano destinate ad essere presto vanificate. Perché le disposizioni di legge approvate dal Parlamento per chiudere l’emergenza rifiuti in Campania, prevedono espressamente che il Consorzio definisca (entro 20 giorni dall’entrata in vigore della norma) la dotazione organica del personale in servizio alla data del 31 dicembre 2008, in base alle attività di competenza del piano industriale.
Personale che dovrà poi trasferito alle neocostituite società provinciali, la casertana Gisec e la napoletana SapNa, con i profili professionali maturati alla stessa data.
Le buste paga
Tra le buste paga acquisite ieri mattina dalla Digos spiccano quelle dell’assistente del direttore generale, Enrico Bovienzo, e del suo autista personale, Giuseppe Lagnena. Per lo stipendio di dicembre Bovienzo ha incassato 4.777 euro. E ancor di più a gennaio, ben 5.459 euro. L’autista Lagnena, invece, 3.511 euro a dicembre e 4.162 a gennaio. Davvero tanti, anche a voler conteggiare l’erogazione di possibili indennità ed una quota consistente di straordinario. Basti pensare che un dirigente di primo livello (con mansioni di coordinatore di area) in base al contratto collettivo nazionale di Federmanger percepisce 55 mila euro all’anno lordi di stipendio base: suddivisi per 13 mensilità, fanno circa 2500 euro netti, con l’aggiunta di ulteriori 1.500 euro lordi di indennità di funzione. In pratica, paradossalmente, chi ha la piena responsabilità della macchina amministrativa, guadagna meno dell’assistente o dell’autista del direttore generale. Oltretutto, con una delibera dell’8 marzo scorso, il vicepresidente Enrico Parente — che guida l’ente dalla fine di aprile del 2009, dopo la decadenza di Enrico Fabozzi — aveva cancellato l’indennità di funzione, senza offrire motivazioni. Anche se poi martedì scorso il direttore generale l’ha ripristinata «fino al 31 marzo».
La tensione
Si respirava una brutta aria ieri al Consorzio, per i quattro dirigenti coordinatori. L’articolo pubblicato dal Corriere del Mezzogiorno per denunciare gli sprechi è stato evidentemente male accolto dai massimi vertici della struttura, che hanno fatto balenare minacce di ritorsioni per le notizie filtrate all’esterno. Ma il Consorzio unico è stato varato dal governo con l’obiettivo dichiarato di razionalizzare il servizio e risparmiare risorse: come si conciliano con queste finalità le promozioni a pioggia garantite alla stragrande maggioranza del personale, gli appalti milionari alle società di vigilanza, il nolo degli automezzi ed i finanziamenti andati perduti per l’acquisto degli stessi? E’ accettabile che chi lo ha gestito fino ad oggi con questi risultati possa rimanere ancora al suo posto?