Luciano Pavarotti - Ave Maria
Luciano Pavarotti in the Three Tenors concert 1994
Cheyenne - Bufalo blanco ( Meditation music )
REGIONE CAMPANIA - Stella Cervasio:Lo sfogo degli esclusi ‘Non siamo zavorra Caldoro ci rimpiangerà‘
rassegna stampa
Repubblica — 27 maggio 2010
C’ è chi torna alla vecchia amministrazione.
E chi invece a casa.
Chi annuncia che adirà le vie legali.
E chi pensa a un futuro che doveva cominciare tra sei mesi, e invece è già qui. Nel tardo pomeriggio il decreto dei tagli del governo li raggiunge ancora in ufficio oppure dalla rete, direttamente sul computer portatile.
È la fine di un’ agonia. «In fondo è meglio uscire dall’ apnea - dice uno dei trenta dirigenti-consulenti della Regione che non vuole essere citato («In questo momento siamo tutti sotto la lente di osservazione») - ci sto da giorni.
Io so dove tornare, un lavoro ce l’ ho.
Per altri a cui Santa Lucia ha dato il benservito, e che hanno lavorato da cinque a nove anni in questa amministrazione, non sarà facile riciclarsi.
Resteranno senza lavoro per chissà quanto».
Il nervosismo nelle ultime ore era arrivato alle stelle.
Ieri mattina è saltata una riunione con la commissione di Bruxelles, rinviata di un mese.
C’ erano anche i dirigenti esterni e tutti erano visibilmente contrariati, uno di loro ha avuto un diverbio con un capoarea e ha rinunciato a presenziare alla seduta informale.
«Il decreto? E dove lo trovo per leggerlo?», domanda Carlo Neri, funzionario di Bruxelles prima della nomina a top manager regionale con stipendio da 196 mila euro.
«Prima di parlare sarebbe più serio sapere di che cosa si tratta». Ma tutto era già stato anticipato. Si chiama ricambio politico di classe dirigente.
L’ effetto immediato sarà il blocco di tutti i procedimenti che i dirigenti esterni hanno avuto in corso fino a ieri pomeriggio. Nel settore delle attività produttive saranno sospesi gli aiuti alle aziende. In quello dell’ università i bandi aperti e così via. «Si è sempre detto che fra noi trenta c’ era della zavorra - dichiara un altro dei dirigenti esterni -.
Ma se una decina non meritava granché e un’ altra decina arrancava, un terzo del totale era fatto di tecnici puri, che hanno contribuito all’ avanzamento di questa amministrazione».
Su qualcuno, come Enrico Tedesco, laureato in Teologia che era stato assegnato al settore della Sicurezza, c’ è addirittura rimpianto per chiara fama: «In Regione non c’ è uno più esperto della materia», commenta un collega che aveva avuto un contratto di settore quattro anni fa.
Gli eliminati dal decreto aggiungono che non sarà il taglio dei loro stipendi a far risparmiare soldi alla Regione.
Dall’ altra parte ci sonoi boatos degli interni.
Sono i dirigenti che negli ultimi cinque anni si sono sentiti messi da parte dalla scelta di chiamare esperti da fuori.
Se non esultano, poco ci manca, commenti al veleno dipingono gli esterni come «non aventi titolo», non ammessi al concorso per dirigenti che sarebbero usciti dalla porta per rientrare dalla finestra grazie alle nomine salvifiche.
«La cosa più triste - dice uno dei trenta che non si rassegna alla vecchia regola dello spoil-system - è che non vieni valutato per il lavoro che hai fatto, ma per una pseudoappartenenza a un’ area politica, che poi non vale nemmeno per tutti.
Il problema di sempre è come si selezionano le classi dirigenti».
Ora a Caldoro commissario alle sue stesse finanze e a quelle pregresse, toccherà mettere mano anche nella cultura, uno dei settori chiave dell’ amministrazione Bassolino e che stava più a cuore all’ ex governatore.
È di pochi giorni fa la riunione nel corso della quale il capo di gabinetto di Caldoro ha chiesto chiarimenti sulla delibera di riprogrammazione della cultura, quella già impugnata davanti al Tar dai musei minori della Campania.
A due giorni dalle elezionii 20 milioni di euro dati al Teatro Festival raddoppiavano, e i 10 del Madre triplicavano,
mentre una non nominata società in house di Santa Lucia prendeva 10 milioni.
La riunione è servita solo ad accendere uno spot su questi finanziamenti, ogni decisione è rinviata. Mancava infatti la parte più importante per finanziare teatro, museo e società: la delibera di spesa.
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Bagnolifutura cambia squadra (n.d.r.sempre gli stessi!)
rassegna stampa
Marone presidente: nel cda Borgomeo, Viganò, de la Feld e Cesare
(di Patrizia Capua da la Repubblica Napoli)
Bagnolifutura cambia la squadra. Esce Rocco Papa e al suo posto come presidente entra Riccardo Marone, amministrativista, ex assessore regionale nonché già sindaco e vicesindaco. Guadagnerà 59 mila euro lordi all´anno.
L´assemblea presieduta dal sindaco Iervolino, ha nominato inoltre vice presidente Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione per il Sud (già nel consiglio di Bagnolifutura), consiglieri il professore universitario Enrico Viganò che sabato scorso si è dimesso da vice presidente della Pop di Sviluppo, l´imprenditore Gianpiero de la Feld, vicino al past president di Confindustria, Antonio D´Amato, e il commercialista Massimiliano Cesare.
L´unico a restare è Mario Hubler, direttore generale con tutte le deleghe operative.
Rocco Papa spiega la sua rinuncia, dopo 10 anni, alla presidenza della Stu, «dovuta alla incompatibilità, per legge, con il ruolo di professore universitario ma anche alla opportunità di farsi da parte dopo tanti anni passati in prima linea».
Saluta il progetto «che finalmente sta diventando realtà», e sottolinea che ha deciso di rinunciare «perché sono convinto che tutti avrebbero visto la mia conferma a Bagnoli in un ruolo di secondo piano, come una prova del mio attaccamento alla poltrona».
Soddisfatti i costruttori. Rudy Girardi plaude «perché il sindaco ha confermato la mission della Stu, di valorizzazione e non immobiliare».
Samuele Ciambriello, coordinatore regionale dei Cristiano sociali, invece parla di riciclaggio: «Un passo indietro: più che Bagnolifutura è Bagnoli passata, con un riciclaggio di nomi consumati dalla scena politica».
Il sindaco, intanto, ha scritto ai ministri dell´Ambiente e del Tesoro chiedendo lo sblocco dei 26 milioni necessari alla bonifica. Resta una nutrita rosa di nomine per le municipalizzate. Alcune ancora in alto mare.
Per l´Anm, il socialista Simeone chiude il primo mandato e si prepara al secondo: «Sono tranquillo. Ho dato molto all´azienda in questi anni».
Dopo le Terme di Agnano, con la designazione di Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia, per l´Arin in forse la riconferma di Maurizio Barracco. Alla Mostra d´Oltremare, al posto di Raffaele Cercola, si fa largo il nome di Nando Morra, 72 anni, (Lega delle autonomie), amico di lunga data del presidente Giorgio Napolitano.
L´Asia ha in pole position Claudio Cicatiello. A Metronapoli si dà per certa la sostituzione di Emilio Maraini.
La religione del futuro per Hans Kung
di Filippo Gentiloni
rassegna stampa -
fonte il manifesto
In questi giorni anche da noi Hans Kung ha dominato il dibattito religioso: del suo ultimo libro «Ciò che credo» (Rizzoli) si è parlato un po’ dappertutto. Un fatto che già la dice lunga sulla situazione del cattolicesimo nel nostro paese.
Una situazione di forte presenza, ma anche di vivace discussione.
Kung è un credente convinto che però fra i teologi cattolici è uno dei più critici (gli può fare compagnia, fra gli altri, Raimon Panikkar).
I suoi attacchi alle posizioni vaticane non riguardano soltanto alcune questioni particolarmente discusse, come quelle che toccano il sesso, la salute, il sacerdozio.
La critica di Kung va più a fondo e riguarda soprattutto il rapporto fra il cattolicesimo e le altre posizioni religiose.
È in crisi soprattutto la pretesa cattolica di essere l’unica verità assoluta, relegando tutte le altre posizioni in una sorta di serie B.
«Sono e resto - afferma Kung - membro leale della mia Chiesa.
Credo in Dio e nel suo Cristo, non credo tuttavia ‘nella’ Chiesa.
Al suo interno rifiuto ogni tentativo di mettersi sullo stesso piano di Dio, ogni trionfalismo arrogante e ogni trionfalismo egoistico, resto aperto alla comunità della fede cristiana nella sua totalità, a tutte le Chiese».
Una posizione ecumenica, oggi largamente condivisa anche in campo cattolico.
E ancora: «Io non spero in una unità delle religioni o in un sincretismo di qualche tipo. Spero in una pace ecumenica fra le religioni mondiali. (…)
Io non rinuncio alla speranza. Questa è la mia visione: non c’è pace fra le nazioni senza la pace religiosa, non c’è pace religiosa senza dialogo fra le religioni».
E sul futuro: «Ha un futuro solo una religione che mostra il suo volto umano e benevolo, un volto invitante e non un viso dai tratti stravolti, che inducono disgusto». È questo il volto dell’odierno cattolicesimo? Il libro di Kung ci spinge a chiedercelo.
IL GIOCO DELLE TRE CARTE.WELFARE:PIRILLO, COMUNE NAPOLI PAGA RETTE MA SOLO IN PARTE
- NAPOLI,
- “Con mandato di pagamento 5061, all’inizio di maggio il Comune di Napoli ha pagato ai centri socio educativi le rette dovute e concordate per il servizio ai minori dei mesi di settembre e ottobre 2008, quindi con quasi due anni di ritardo.
Pochi giorni dopo è stato emesso anche un secondo mandato di pagamento, che sommato al primo raggiunge i 2 milioni 400 mila euro.
Questo secondo mandato riguarda i mesi di settembre e ottobre 2009.
Ma, ha scoperto Uneba Napoli, riguarda solo alcuni istituti ,non tutti.
E paga loro solo il 58% di quanto dovuto.
Ancora una volta, molto meno di quanto promesso”.
E’ quanto denuncia, in una nota, il presidente regionale dell’Uneba, Lucio Pirillo.
“E’ ancora una volta a rischio la sopravvivenza stessa degli istituti e soprattutto del servizio che svolgono per i minori.
Anche considerando i due pagamenti di maggio 2010, resta comunque un arretrato stimabile in circa 30 milioni.
E il Comune continua a non pagare quanto dovuto, mese dopo mese, accumulando quindi debito crescente.
Ormai siamo al gioco delle tre carte! - s’indigna il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo -.
E’ sconcertante che il Comune di Napoli si permetta di prendere in giro i minori che vengono assistiti dal Comune stesso.
Dopo non aver onorato il verbale di accordo di giugno 2009, ora il Comune non onora neppure quando previsto dalla delibera regionale di marzo 2010 (che comprende uno stanziamento a favore del Comune proprio per il sostegno ai centri per minori).
Chiediamo al sindaco Rosa Russo Iervolino e al presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia Alessandra Mussolini di intervenire per difendere i diritti della Napoli più sfortunata”.
fonte
ANSA
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CHI MANOVRA ? Disoccupati-Digos, tafferugli a S. Lucia(ed il 12 maggio alla prima seduta del consiglio regionale)
rassegna stampa
di d.d.c. da il Mattino
sabato 8 maggio
Nuova giornata di tensione sul fronte dei disoccupati dell’exprogetto Isola: ieri mattina i corsisti sono stati ricevuti in Regione, ma prima ci sono stati due cortei che hanno bloccato il traffico.
Uno, quello del coordinamento di lotta per il lavoro, autorizzato dalla Questura, era partito da piazza del Gesù ed è arrivato in via Santa Lucia;
l’altro, quello dei disoccupati dei Banchi Nuovi, si è mosso improvvisamente e senza alcuna autorizzazione da piazza Dante e si è avviato nella stessa direzione.
Quando i due cortei sono arrivati è partito un lancio di oggetti verso le forze dell’ordine che, dopo la distruzione di cinque bus e l’incendio di 40 cassonetti avvenuto la scorsa settimana, erano schierate in massa davanti al palazzo.
Gli uomini in divisa hanno reagito avanzando e i manifestanti si sono dati alla fuga: uno di loro ha accusato un malore ed è stato soccorso dall’ambulanza.
Secondo i manifestanti, però, i feriti sarebbero più numerosi.
In pomeriggio il coordinamento ha diramato un comunicato nel quale è scritto: «Alcuni tra disoccupati e precari sono stati feriti e ricorsi alle cure del pronto soccorso, dove attualmente un nostro aderente è ricoverato all’ospedale Cardarelli per contusioni al cranio».
Due disoccupati sono poi stati portati negli uffici della Digos per essere identificati.
Intorno alle 13 una delegazione è stata ricevuta da funzionari della Regione: gli ex corsisti chiedevano impegni precisi per il proseguimento del progetto.
Nelle settimane scorse il ministero aveva infatti confermato di essere pronto a pagare il gettone mensile a patto che gli ex corsisti cominciassero a lavorare per gli enti locali.
Ieri i disoccupati hanno chiesto ancora una volta «che non venga interrotta per nessun motivo o ragione la continuità retributiva e si discuta al più presto di un piano occupazionale per la stabilizzazione dei precari Bros».
La Regione ha confermato di essere alla ricerca di una soluzione e ha spiegato di aver convocato anche un tavolo con i sindacati confederali.
Il coordinamento nel suo comunicato ha annunciato «una massiccia mobilitazione in occasione della prima seduta del Consiglio Regionale, mercoledì 12 maggio».
FESTA DELLA MAMMA
Grazie Mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie
NAPOLI:CHI DICE LE BUGIE CONTRO I MINORI A RISCHIO ?
Napoli, 4 mag. - (Adnkronos) - Il presidente dell’Uneba (Unione
degli enti di assistenza sociale) di Napoli, Lucio Pirillo, ha rivolto
un appello al sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino «affinchè
l’amministrazione comunale rispetti il dettato della delibera
regionale che ha vincolato l’utilizzo della somma dei 9 mln di euro al
superamento dell’emergenza e della sofferenza economica in cui versa
il privato sociale che opera a Napoli a tutela dei diritti dei minori
erogando servizi di natura residenziale e semiresidenziale».
È dal 1 marzo che la Regione Campania ha approvato un atto
deliberativo che consente il finanziamento di 9 mln di euro alle
case-famiglia ed ai semiconvitti «il Comune di Napoli -prosegue
Pirillo- sembra non adempiere a queste direttive e c’è forte
preoccupazione che questi finanziamenti vincolati specificamente a
queste finalità possano essere utilizzati per altri scopi».
COMUNE DI NAPOLI:Partecipate, in arrivo 42 nomine (n.d.r.E il Sindaco non si interessa dei minori assistiti dal Comune)
rassegna stampa
mercoledì, maggio 5, 2010
Bagnolifutura: Marone al posto di Papa, Cicatiello presidente Asìa. Torna Picardi
di Paolo Cuozzo da il Corriere del Mezzogiorno
E’ previsto per la prossima settimana l’incontro a tre tra la sindaca Rosa Russo Iervolino, il suo vice, Tino Santangelo, e l’assessore alle Partecipate, Michele Saggese, per decidere le nomine da fare nelle undici società partecipate che hanno i cda in scadenza. Si tratta di una vera e propria ondata di incarichi, con 42 consiglieri di amministrazione e 31 revisori dei conti da indicare, tra confermati a sostituiti. Ma tutti in quota Comune di Napoli; nomi che però, in sostanza, sono sempre gli stessi, riportati su un foglietto che in questi giorni circola a Palazzo San Giacomo. Anche se tutto è ancora in forse e siamo di fronte soprattutto a indiscrezioni.
Da rinnovare ci sono i cda dell’Anm (5 componenti), Metronapoli (4), Asìa (5), Mostra d’Oltremare (2, quelli di nomina comunale, compreso il presidente), Terme di Agnano (3), Sirena (4), Napoli Orientale (1), dell’Arin (che ha l’amministratore unico ma diverrà un cda a tre) Elpis (3), Napoli Servizi (5), Bagnolifutura (2, presidente e vicepresidente, entrambi di quota Comune).
Partiamo dall’Asia, dove pare che gran parte del cda sarà riconfermato ad eccezione del presidente, Pasquale Losa, nel frattempo diventato capo di gabinetto della lervolino, che sarà sostituito da Claudio Cicatiello, ex presidente del Ctp con un passato anche al commissariato bonifiche. La sua è una nomina targata Pd. Sempre targata Pd sarà la nomina della presidenza di Bagnolifutura. Iervolino non intende rinunciare a Rocco Papa, direttore del dipartimento di ingegneria urbanistica alla Federico II, ex vicesindaco, ma sopratutto colui che ha firmato il Prg di Napoli. Ma nel caso di una sua indisponibilità, nel Pd c’è chi ragiona su un possibile coinvolgimento nella Stu di un altro ex vicesindaco, Riccardo Marone, assessore uscente della giunta Bassolino, che prenderebbe il posto di Papa alla presidenza. Ma per Papa un ruolo nella Stu continuerà comunque a esserci. Non entrerà nel cda della Bagnolifutura, invece, Dino Di Palma, ex presidente della Provincia di Napoli: il suo era un nome che era circolato per rilevare eventualmente Casimiro Monti (come Di Palma, ex dei Verdi), che sarà sostituito. Ma Di Palma è stato candidato alle recenti regionali e il regolamento del Consiglio comunale impedisce ai candidati di ricoprire ruoli nelle partecipate per i successivi tre anni. Stessa sorte, quindi, tocca a Felice Jossa, di cui pure s’era detto che potesse avere un incarico in una delle partecipate. Rivoluzione in arrivo all’Arin: la conduzione societaria sarà trasformata. Dall’amministratore unico si passerà a un cda a tre: c’è Sinistra e Libertà, l’alleato più forte della sindaca al Comune, che spinge per entrare nella gestione dell’acqua.
Maurizio Barracco, però, attuale amministratore unico, continuerà a essere l’uomo forte nel ruolo di presidente. O, se previsto, di Ad. Tra i boatos da registrare anche un altro nome di grido, quello dell’ex capo dell’ufficio Gip, ora in pensione, Renato Vuosi. Per lui pare che la sindaca, su indicazione dell’assessore alla Legalità, Luigi Scotti, abbia pensato alla presidenza di Metronapoli. Ma siamo alle ipotesi. Sempre sul fronte dei trasporti, invece, conferma in vista per Antonio Simeone al vertice dell’Anm. Un ampia fetta della politica al Comune, Saggese in testa, gli riconosce infatti di aver bene operato, ma sopratutto di essersi schierato con la sindaca mentre parte della sua famiglia virava verso il Pdl. Non si esclude invece che nel cda dell’Anm possano esserci novità. Novità che, per quanto riguarda le due nomine di parte comunale ci saranno certamente alla Mostra d’Oltremare. Raffaele Cercola, presidente uscente, opterà per l’università. Al suo posto la lervolino vorrebbe indicare il professore Pietro Ciarlo. Ma qualcosa è cambiato negli ultimi giorni. E ora, quel posto, pare essere finito nel mirino pure dell’ex presidente della Camera di Commercio, Gaetano Cola, che con la sindaca ha un rapporto antico. Sempre per un ruolo all’interno della Mostra, ma stavolta in quota Comune, potrebbe esserci anche uno spazio per Gianfranco Nappi, ex assessore regionale nell’ultima giunta Bassolino. Il Pd intenderebbe piazzare anche Clementina Chieffo, ex commissario della Fondazione Idis, e la giovane Laura Fasolino.
Potrebe tornare in pista anche l’ex sindaco di Napoli, il socialdemocratico Franco Picardi, per il quale sono in molti a pronosticare la presidenza delle Terme di Agnano. Sul tavolo della sindaca c’è anche il curriculum di Maria Teresa Ferrari, in passato candidata della Margherita alle regionali del 2005 (non ce la fece). Alla Napoli Servizi sarà nominato invece un amministratore delegato. Ferdinando Balzamo, infatti, attuale Ad, è anche direttore generale. La Iervolino, però, vuole un amministratore delegato che faccia solo quello. Ecco perché Balzamo non farà più parte del Cda.