Relax - Buddhist Meditation Music - Zen Garden - Kokin Gumi

Giugno 29, 2010 by admin · Comment
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Karunesh - Secrets Of Life

Giugno 24, 2010 by admin · Comment
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LUCIANO SCHIFONE:FIAT; POMIGLIANO:L’ACCORDO VA RATIFICATO

Giugno 21, 2010 by admin · Comment
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NAPOLI, 21 GIU -
“L’accordo va ratificato per dare una prospettiva di sviluppo industriale alla Regione Campania”.
E’ quanto ha detto il consigliere regionale della Campania, Luciano Schifone, delegato a seguire le attività produttive, nel corso del dibattito al Consiglio regionale della Campania, convocato per discutere del futuro dello stabilimento Fiat di Pomigliano.
“E’ la prima volta che ci troviamo dinanzi ad una sfida internazionale, frutto della globalizzazione”, ha detto ancora Schifone ricordando che si tratta di portare in Italia una produzione, al momento, localizzata in un altro Paese europeo.
Per Schifone l’accordo, dunque, va approvato e la “Regione si deve impegnare ad accompagnare le iniziative di sviluppo. Diversamente la Campania finirebbe per essere tagliata fuori da ogni strategia industriale”.
fonte
ANSA

(PERCHE’ NESSUNO INTERVIENE ?)LA DENUNCIA… MANIFESTO DEGLI INTELLETTUALI : NO ALMURO DELLA VERGOGNA

Giugno 19, 2010 by admin · Comment
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rassegna stampa

fonte
IL MATTINO

Da Masullo a Sgarbi sotto accusa la possibile realizzazione di opera per il Forum delle Culture 2013
Contro il muro della vergogna.
Questo l’incipit del manifesto-denuncia di un ampio gruppo di intellettuali contro l’accordo governo-enti locali per la costruzione di un muro tra i due pontili, lungo 900 metri e alto 3, per la conservazione della colmata a mare di Bagnoli da destinare ad Agorà del Forum delle Culture 2013 e, successivamente, a suolo edificatorio per redditizie speculazioni.

Chi sono i firmatari?
Tanti e fanno parte del mondo culturale cittadino e nazionale, scrittori, ambientalisti, architetti, docenti, magistrati e molto altro: Lidio Aramu, Eduardo Benassaj, Michele Buonuomo, Piero Craveri, Lidia e Silvia Croce, Luciano D’Alessandro, Fernando De Blasio, Mario De Cunzo, Giovan Battista de’Medici, Francesco De Notaris, Vittorio Di Pace, Benedetto De Vivo, Raffaella DiLeo, Pietro Diodato, Guido Donatene, Francesco e Carlo lannello, Luigi Labruna, Giovanni Lubrano Di Ricco, Alberto Lucarelli, Paolo Macry, Gerardo Maretta, Aldo Masullo, Gerardo Mazziotti, Mario Migliore, Antonio Palma, Giulio Pane, Ulderico Pomarici, Gerardo Ragone, Raffaele Raimondi, Maria Grazia Santanelli, Alfredo Sbriziolo, Vittorio Sgarbi e Michele Serio.

Tutti denunciano l’accordo tra i ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo e delle Infrastrutture e le amministrazioni locali - Comune, Regione e BagnoliFutura che viola, secondo i firmatari, la Variante per l’area occidentale del 28 aprile 1998 che prescrive la demolizione dei pontili esistenti sul litorale di Coroglio.
Di più il muro violerebbe un’altra legge, quella che prevede l’obbligo di ripristinare la morfologia naturale della costa.
Il muro sarebbe anche da ostacolo al vincolo paesistico dell’agosto 1999 e in buona sostanza sarebbe in palese e inammissibile contrasto con il Piano urbanistico attuativo che prevede la rimozione della colmata a mare per ripristinare la originaria spiaggia esistente fino agli anni ‘60.

I firmatari lanciano un appello, prima che si dia inizio ai lavori
sollecitano
la Procura della Repubblica, alla quale si sono rivolti nel maggio 2009, a obbligare l’amministrazione comunale a rimuovere la colmata a mare utilizzando i 45 milioni di euro di cui dispone e che sono sufficienti per rimuovere la colmata e ripascimento con nuova sabbia e per detossicizzare i fondali

NON C’E’ PIU’ NIENTE DA FARE…..Rifiuti da Scampia alla City l’incubo di una nuova crisi

Giugno 18, 2010 by admin · Comment
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venerdì, giugno 18, 2010
rassegna stampa
di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli

SI lamenta Scampia, denunciando che ratti e blatte hanno preso coraggio impadronendosi dei cumuli. Ma anche nel salotto buono, intorno a via Toledo, lo slalom fra la spazzatura ha sostituito quello fra le lenzuola degli ambulanti. Non è vera emergenza, essendo il frutto di una agitazione dei netturbini, ma la lentezza con la quale si procede lungo la strada della normalizzazione induce i più tetri pensieri.
Vittima della situazione anche un “pollicino”, e tutti gli automobilisti dietro.

Il minibus è rimasto bloccato ieri verso mezzogiorno dal carico di rifiuti che qualcuno per protesta aveva sparso per terra alla confluenza di via De Cesare con via Toledo: vicoli bloccati e mega-ingorgo fin su a piazzetta Mondragone e Rampe Brancaccio.
Trincea di rifiuti anche alle spalle della prefettura con annessa epigrafe alla buona attaccata alla transenna: “Che figura di m…”.
All´estremo opposto della città, Scampia, è Lucio Cialli, responsabile del comitato “salvaperiferie” a fare il punto: «Le montagne di spazzatura creano problemi perfino alla circolazione, i residenti rimuovono i sacchetti con le proprie mani per far passare auto e mezzi pubblici, numerose sono le segnalazioni di blatte rosse e grossi topi, la gente si chiude a casa e sparge disinfettante davanti casa, c´è il rischio di epidemie e di rivolte, un incendio appiccato a un cassonetto ha danneggiato anche l´antica parrocchia dei Santissimi Cosma e Damiano a Secondigliano».

Scenari da day after. Con ancora 600 tonnellate in strada ieri pomeriggio. Una situazione che dovrebbe migliorare piano piano, al ritmo di circa 200 tonnellate di meno in strada al giorno.
Ma senza certezze su quel che sarà la settimana prossima.
Il clima è infatti tesissimo. Cgil, Cisl, Uil e Fiadel sono tornate a chiedere subito un tavolo di concertazione con tutte le istituzioni, minacciando in caso contrario altri due giorni di sciopero totale.

«L´unica convocazione che abbiamo avuto per ora – ha dichiarato Patrizia D´Angelo, segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica – è stata dall´Asia, per un incontro con l´amministratore delegato Daniele Fortini, per presentarci il nuovo presidente Claudio Cicatiello».

Incontro in programma proprio ieri, al quale i lavoratori hanno pensato bene di non presentarsi.

Il monsignore studioso e le battaglie per i cristiani(Padovese disse su don Santoro: colpito il simbolo)

Giugno 5, 2010 by admin · Comment
Filed under: CHIESA 

di Luigi Accattoli
rassegna stampa
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corriere della sera

Luigi Padovese: un grande studioso ma anche un uomo mite e facilmente accessibile, di carattere conciliante, portato a dare credito al prossimo fino a rischiare di apparire ingenuo.
Chi lo ha frequentato - come Paolo Grasselli, cappuccino come lui e superiore dei padri cappuccini dell’ Emilia Romagna, che si occupano dei «santuari» che sono in Turchia - non ha difficoltà a immaginare che possa essersi «fidato troppo» dell’ autista che l’ ha ucciso.
Ma quando si trattava del destino della piccola minoranza cristiana in Turchia, il bonario professore e vescovo Padovese diventava rigoroso e appassionato.
Riascoltata ora, l’ intervista che diede il febbraio scorso alla Radio Vaticana, nel quarto anniversario dell’ uccisione in Turchia del prete romano Andrea Santoro, suona come una previsione del «martirio» anche per sé: «Si è voluto colpire il simbolo che la persona rappresentava» e quel suo destino «ricorda a tutti noi che la sequela di Cristo può arrivare anche all’ offerta del sangue».
Si accalorava sia nel sostenere l’ ingresso della Turchia nell’ Unione europea sia nel mettere in luce la difficoltà del dialogo «culturale» con l’ Islam, che pure perseguiva con tenacia.
Di ambedue questi argomenti avemmo occasione di parlare in alcune interviste telefoniche e una sera a Istanbul, durante la visita in Turchia di Benedetto XVI nel novembre del 2006.

Milanese, 63 anni, cappuccino e professore di Bibbia e dei Padri della Chiesa alla Gregoriana e all’ Antonianum, diventa vescovo e vicario apostolico dell’ Anatolia nel 2004. Ultimamente era anche presidente della Conferenza episcopale turca: vi sono in Turchia sei vescovi cattolici. Dava per ovvio il favore «di tutti i cristiani che sono in Turchia» - «forse centomila», la sua stima - all’ ingresso di quel Paese in Europa:
«Non potrebbe che essere vantaggioso per noi, perché siano riconosciute le nostre strutture e perché i cristiani di qui possano accedere a tutte le professioni». «Pensi - diceva - che ancora oggi non possono essere poliziotti». All’ obiezione che la Turchia in Europa avrebbe aperto le porte del continente all’ islamismo politico rispondeva così:
«È un’ idea dettata dalla paura: la minaccia islamista viene dal mondo arabo, non dalla Turchia». Riconosceva con rammarico che «i cristiani in Turchia sono restati in pochi e sono dispersi qua e là» proprio a motivo del contesto «discriminatorio» in cui si trovano a vivere, ma era convinto che avrebbe potuto anche esservi «una qualche rinascita, perché proprio qui sono le radici del cristianesimo:
Paolo e Luca sono nati qui, buona parte del Nuovo Testamento è stata scritta qui, o per comunità che qui vivevano; qui si sono tenuti i primi sette concili della Chiesa indivisa e qui ha preso forma il Credo che cantiamo la domenica nelle chiese».
«Sono 27 anni - mi disse in occasione della prima intervista, nel 2004 - che faccio la spola tra l’ Italia e la Turchia, per studiare, da storico, quelle radici cristiane che le dicevo. Ho organizzato convegni internazionali sugli apostoli Pietro, Paolo e Giovanni a Efeso, a Tarso e ad Antiochia.
In questi anni ho visto un grande cambiamento e davvero ho sperimentato la crescita di un clima culturale sempre più europeo».
Si diceva «amico e innamorato della Turchia». Quanto all’ Islam riteneva «impossibile» un «dialogo a livello teologico», ma possibile e anzi necessario «uno sforzo comune per un maggior rispetto, frutto di una chiarificazione e conoscenza reciproca».
Nonostante tutte le difficoltà si era mantenuto fiducioso nel prevedere un miglioramento della situazione dei cristiani e giusto una settimana addietro aveva accolto con «grande festa» la notizia che le autorità turche avevano tolto l’ obbligo di pagare il biglietto per i pellegrini che volevano pregare nella chiesa di San Paolo a Tarso. Sperava di poter ottenere che quell’ edificio - che ora è un museo - fosse «affidato stabilmente ai cristiani».

Peccato che il gesto della Mussolini sia solitario e non venga seguito da altri politici. Perché non lo fanno anche Bassolino e la Iervolino?»,

Giugno 1, 2010 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, cattolici 

8mila euro a tre semi-convitti dell’Uneba a rischio chiusura

Alessandra Mussolini prosegue il suo impegno, personale oltre che politico, nella drammatica situazione delle comunità per minori che a Napoli rischiano di chiudere a causa del mancato pagamento delle rette da parte del comune.
Ieri la presidente della Bicamerale Infanzia ha donato 8mila euro a tre istituti che assistono i minori a rischio della città: il don Guanella di Scampia, il cardinale Corrado Ursi di Forcella e un centro laico, tutte parte dell’Uneba.
La donazione rappresenta, per la Mussolini, la devoluzione della sua indennità di neoeletta consigliere regionale della Campania, ruolo incompatibile con la carica di parlamentare.
Si tratta di una boccata d’ossigeno per i semiconvitti, che come tutti gli altri rischiano la chiusura: l’amministrazione Iervolino è infatti loro debitrice di 20 milioni. «Peccato che il gesto della Mussolini sia solitario e non venga seguito da altri politici. Perché non lo fanno anche Bassolino e la Iervolino?», ha domandato Lucio Pirillo, presidente Uneba.
fonte
vita.it


http://www.youtube.com/watch?v=LVyM8i5mUAM

Moonlight Sonata

Giugno 1, 2010 by admin · Comment
Filed under: musica 


Poesia di Attilio Bertolucci

Giugno 1, 2010 by admin · Comment
Filed under: Senza categoria 

Al fratello
Un giorno amaro l’infinita cerchia
dei colli
veste di luce declinante,
e già trabocca sulla pianura
un autunno di foglie.

Più freddi ora dispiega i suoi vessilli
d’ombra il tramonto,
un chiaro lume nasce
dove tu dolce manchi
all’antica abitudine serale.