La Iervolino taglia le cooperative sociali: «Servizio precario»
di lu.ro. da il Mattino
rassegna stampa
Il sindaco scarica le cooperative sociali dopo 9 anni e per l’assistenza ai disabili punta sulla «Napoli Sociale», società del Comune presieduta da Pasquale Orlando ma con le chiavi della cassaforte in mano a Isidoro Orabona, esponente del Pdl espressione dei territorio casertano, buon amico dei deputati Pasquale Giuliano e Nicola Cosentino.
Con la benedizione della sinistra dura e pura che nelle ultime settimane contro le cooperative si è scagliata con determinazione – basta pensare alle denunce dei consigliere comunale Raffaele Carotenuto – adombrando gestioni poco trasparenti.
Nella realtà il pianeta delle cooperative ha perso centinaia di posti di lavoro perché il Comune ha pagato gli operatori sociali dopo due anni invece che nei 60 giorni previsti dal bando.
Una rivoluzione, scaricare le coop, soprattutto per un Comune amministrato dal centrosinistra affidata a un comunicato firmato dalla lervolino che la prende molto alla larga:
«Alla ripresa della pausa estiva il Consiglio comunale – si legge nella nota – è chiamato ad approvare importanti atti deliberativi. Uno dei quali è il Piano Sociale di Zona».
Il sindaco approfondisce: «Il Consiglio deve decidere come e con quali azioni concrete si debbono sostenere le categorie sociali in difficoltà quali anziani, minori a rischio, donne, disabili, immigrati.
Un documento di programmazione triennale basato, in larga prevalenza, sui fondi del Comune, visti i consistenti tagli sia dei governo che della stessa Regione Campania».
Infine l’affondo: «All’interno del Piano vi è un punto, in particolare, che tratteremo e su cui la Giunta si è espressa in modo convinto: il superamento delle cooperative sociali nel campo dell’assistenza agli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia e negli istituti superiori.
Si tratta di portare a compimento quanto già detto dal Consiglio Comunale a maggio del 2008 per quanto riguarda le scuole materne ed elementari, affidando l’insieme dei servizi di supporto ed accompagnamento alla scolarizzazione di ragazzi con disabilità a Napoli Sociale S.p.A.».
La Iervolino sottolinea così il cambio di rotta: «In tal modo, dunque, si metterà fine a una condizione precaria dei servizio e degli operatori stessi. il prossimo anno didattico, ovvero da settembre, un altro impegno programmatico verrà definito e portato a termine».
Non mancano le reazioni, singolarmente su un tema caldissimo per le sinistre l’unico a chiedere spiegazioni è Raffaele Ambrosino consigliere comunale del Pdl: «il sindaco lervolino spieghi al cittadini per quale motivo il servizio di assistenza al disabili nelle scuole, svolto finora dalle cooperative sociali, è stato di qualità precaria.
Spieghi, quindi, perché il Comune ha speso centinaia di milioni di euro per servizi scadenti» attacca Ambrosino. «Questa pesante accusa al mondo delle cooperative – conclude l’esponente dei Pdl – che non tocca certo al sottoscritto difendere va necessariamente approfondita per individuare le responsabilità amministrative di chi finora ha gestito questo delicato settore».
Spiegazioni effettivamente tutte interne al centrosinistra che ruotano intorno alla figura di Orabona, aversano, dalla prima ora in Forza Italia gestore del welfare napoletano che sta dilaniando le forze della sinistra.
Il Consiglio comunale se mai riuscirà a occuparsi della questione, sarà il teatro dove si potrà capire qualcosa in più.