Lettera al Direttore de il ROMA Antonio Sasso sui “Rom e campi nomadi”: più dignità e senso civico
Carissimo Direttore,
invio alla sua attenzione questa lettera sui movimenti
relativi ai campi nomadi di Scampia con l’ausilio
della TV pubblica, che prego caldamente di pubblicare sul suo
giornale come contributo alla discussione
o meglio alla risoluzione dei problemi.
Ringrazio per l’attenzione
P. Domenico Pizzuti s.j.
Carissimo Direttore,
è tornata “Domenica in” sulla situazione del campo nomadi non
autorizzato di Scampia (si fa per dire, perché sono lì da 25 anni) con
una troupe televisiva che si è recata questa mattina ad intervistare i
residenti del campo e quelli del quartiere, per iniziativa di
“Campania in movimento”.
La prima considerazione riguarda gli intenti reali di questi
tardivi movimenti in previsione delle elezioni amministrative di
primavera, quando altri gruppi di diversa ispirazione da decenni si
sono adoperati sul campo per l’ integrazione sociale e culturale
delle famiglie rom del campo con qualche successo. Anche stamattina ho
visto numerose madri rom che accompagnavano i figli alle scuole del
quartiere con i loro bravi grembiulini e zainetti, e ciò avviene da
anni per convinzione e sollecitazione alla scolarizzazione dei bambini
da parte delle istituzioni. Ometto il mio impegno quest’estate con il
Comitato “Cittadini, associazioni e rom insieme”, per lo smaltimento
dei rifiuti che non raccolti ancora questa mattina costituiscono una
discarica a cielo aperto a danno della salute dei residenti del campo
e di quelli del quartiere.
In secondo luogo, non deve essere ignorato l’impegno
istituzionale per il superamento dei campi rom non autorizzati in
favore di una maggiore vivibilità ed integrazione sociale e culturale
delle comunità rom. Come ho fatto presente al Presidente della Giunta
Regionale Campania Caldoro con un articolo pubblicato su Il Denaro in
data 29 luglio 2010: << A nostro avviso, si tratta di dar compimento
al piano previsto dal Ministero dell’ Interno per gli interventi
successivi al censimento - realizzato in Campania nei mesi di
giugno-luglio 2008 (2784 censiti a Napoli e Provincia) - che
prevedevano la chiusura dei campi non autorizzati, la realizzazione
di villaggi attrezzati dotati dei servizi essenziali, l’avviamento al
lavoro dei giovani e soprattutto la scolarizzazione dei minori nomadi
che secondo il censimento anche a Napoli sono più della metà di coloro
che vivono in questi insediamenti. Avranno accesso ai nuovi
insediamenti abitativi coloro che hanno il permesso di soggiorno, per
cui è in atto una verifica delle posizioni degli abitanti dei campi
per il rilascio del permesso di soggiorno nell’ambito delle norme
vigenti.
Si tratta di una motivata scelta di civiltà favore della vita
delle famiglie che abitano il campo, di cui si è fatto promotore un
Ministro leghista ed attuata dal Commissario straordinario per
l’emergenza relativa agli insediamenti rom in Campania, Prefetto
Alessandro Pansa, augurandoci che il suo successore dia compiment al
piano con la collaborazione delle componenti illuminate e fattive
della società civile e della Chiesa napoletana.
Una sola ci sta a cuore, che non si agitino e strumentalizzino
sentimenti e paure della popolazione anche per problemi non risolti,
ma prevalga uno spirito di civiltà se non di cristianità, e
soprattutto un approccio mirante non alla protesta ma alla risoluzione
dei problemi per cui siamo disponibili per non tornare alla barbarie
preistoria che risolve i problemi con le “cacciate” che gridano al
cospetto di Dio.
Ci auguriamo che Scampia su questo versante non dia segni di
intolleranza e di ignoranza della stessa legislazione europea,
nazionale e regionale a protezione delle popolazioni rom,
Ringrazio per l’ospitalità di questa lettera.
P. Domenico Pizzuti s.j., Comitato “Cittadini, associazioni rom
insieme”
SUCCEDE A NAPOLI:BOLLETTINO N. 7 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA:INCENDIO RIFIUTI
Avevo da poco inviato il Bollettino n. 6 di
vigilanza civile, quando dal mio balcone ho intravisto
una densa colonna nera di un incendio di certe
proporzioni di rifiuti di ogni genere accumulati, durato
per qualche tempo.
Ho chiamato per intervento i vigili
del fuoco, che sono accorsi con due veicoli dal Vomero
per spegnere l’incendio.
Sul posto ho constatato che si
trattava di fiamme appiccate a capo dell’ accesso
al campo, lungo una linea continua di rifiuti di ogni
genere.
Tali rifiuti, in mancanza di vigilanza e controllo,
e non raccolti da settimane, sono disponibili a piromani
irresponsabili ed esterni al campo.
FINO A QUANDO DURERA’ QUESTA SITUAZIONE!
Domenico Pizzuti
BOLLETTINO N. 6 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA:RICOSTITUZIONE DISCARICA A CIELO APERTO. INVITO AI DIRIGENTI DELL’ASIA AD UNA ASSEMBLEA CON I CAPI FAMIGLIA PER ESPORRE PROGETTO DI BONIFICA E DI NORMALIZZAZIONE
–
Ieri sera martedì 21 settembre ho effettuato una ricognizione
al campo nomadi di via Cupa Perillo ed ho potuto verificare, in
mancanza di tempestivi interventi assicurati dell’ASIA, la ricostituzione
di una discarica a cielo aperto che grida al cielo:
per la continuazione degli sversamenti illegali di vari
materiali che si sono accumulati lungo la via di accesso al campo;
- per il mare di rifiuti bruciati e di sacchetti di immondizie
depositati – in mancanza di altre
soluzioni a disposizione degli abitanti del campo – che quasi
ostruiscono il passaggio a
pedoni ed automezzi, da cui emana un puzzo ammorbante ed
inquinante.
Lo spettacolo è di nuovo quello offerto e documentato con foto da
il Mattino di Napoli in data 8 agosto c.a., nonostante una denuncia
alla Procura della Repubblica di Napoli inviata in data 22 luglio
2010 ed altre successive denunce agli Enti interessati.
Oltre la salute dei residenti del campo e degli abitanti del
quartiere giustamente preoccupati, si deve far presente la vicinanza
della scuola Ilaria Alpi ed all’interno di una ludoteca attivata a
cura delle Suore della Provvidenza, dell’Associazione Celus e di Enel
cuore Onlus che sarà inaugurata venerdì 9 ottobre alle ore 16,30 alla
presenza dei dirigenti dell’Enel e dell’Arcivescovo di Napoli in mezzo
alla “monnezza” se non si interverrà tempestivamente per la bonifica
di tutta l’area interessata.
Si devono forse portare le immondizie sotto la sede dell’Asia e
dell’Amministrazione comunale?
E’ veramente scoraggiante che nel ventunesimo secolo dell’era
cristiana si debbano sollecitare servizi essenziali come quello dello
smaltimento dei rifiuti ed i privati cittadini responsabilmente si
debbano attivare per vigilare civilmente sull’attuazione dello
smaltimento dei rifiuti. Nell’ incapacità a provvedere per motivi da
verificare da pare dell’azienda interessata , si chiede allora in che
modo cittadini associati possano provvedere sostitutivamente. D’altra
parte anche il coinvolgimento degli abitanti in una responsabile
gestione dei rifiuti prodotti non può avvenire senza un progetto da
comunicare ai capifamiglia per ricostituire una normalità.
Invitiamo i dirigenti dell’ASIA ad esporre ad una assemblea dei
capifamiglia il progetto di bonifica del campo e di gestione di una
normalità con la collaborazione di tutti, che siamo disposti a
convocare in brevissimo tempo.
Domenico Pizzuti, “Comitato cittadini, associazioni e rom insieme”,
Napoli, 22 settembre 2010
Signor Prefetto di Napoli dott. Andrea De Martino ci aiuti!
NAPOLI, il resto di niente:C’è chi fugge e chi invece resta…
Ma il Prefetto di Napoli,il Questore,il Sindaco sanno,per esempio,della mobilità urbana in uno snodo fondamentale tra il C.V.E. e la city? E’ perennemente intasata,dalla mattina alla sera! Con grave rischio anche per le autombulanze che trasportano malati gravi al vicino Ospedale dei Pellegrini,o in altri nosocomi.
Dal corso vittorio emanuele scendendo per vico trinità delle monache,dove si trova un Istituto scolastico superiore il Serra, il Parco dei quartieri spagnoli del Comune di Napoli e poi proseguendo verso via s.lucia al monte dove addirittura è allocata una sezione del commissariato di polizia
e poi via F.Girardi fino a giungere a via Toledo.
Ebbene le strade sopraindicate sono permanentemente piene di automobili posteggiate a destra ed a manca durante la mattina,il pomeriggio,la sera,la notte,s e m p r e.
I proprietari di queste auto sono persone che abitano in zona,ma anche, sembra, dei poliziotti che per arrivare in ufficio lasciano sulla strada le loro auto private(sic).
Poi c’è pure una scuola,l’Istituto Serra,dove professori,genitori ed alunni lasciano auto e motorini posteggiati alla meno peggio.
Davanti al Parco dei quartieri,poi,è quasi impossibile entrare per qualche mamma che vuole portare una carrozzina con il bambino nel suddetto Parco.Non parliamo poi di qualche pedone,anche turista, che vuole scendere a piedi tutto il tratto fino a via Toledo!
Ci chiediamo:devono intervenire i vigili urbani,la polizia,i carabinieri,la Procura della Repubblica?
Signor Prefetto di Napoli dott. Andrea De Martino ci aiuti!
Cittadinanza attiva partenopea di PEPPONE E DON CAMILLO:comunicato stampa numero 1
“Né pane né speranza” il grido del cardinale nel giorno del miracolo(Tra i fedeli l’ex governatore Bassolino con la moglie per chiedere perdono,forse,dei peccati commessi in tanti anni a Napoli)
20 settembre 2010
di Stella Cervasio da la Repubblica Napoli
rassegna stampa
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Tutti i santi vivono oltre la morte.
Ma San Gennaro di più.
Lo dice l´orologio del 2010, che segna le 9 e 22 minuti, quando il sangue del patrono si è sciolto ancora una volta, come fa da settecento anni, nel duomo affollato di fedeli.
Miracolo che non si fa aspettare, auspici positivi per l´anno che verrà.
Così dice la tradizione.
Ma le notizie “secolari” già contraddicono le credenze popolari: il cardinale Sepe nel discorso ai fedeli ha detto che sembra non esserci «più pane né speranza» per la città che ha sempre vissuto di questo.
Poco dopo arriva la conferma dai panificatori che buttano la metafora nella borsa della spesa: il prezzo della farina è raddoppiato, ci sarà pane per ricchi e non per i poveri. Situazioni manzoniane alle porte.
La crisi sociale ed economica, la lotta «alle leggi blasfeme e tristi della prepotenza, del malaffare e della violenza».
La «carestia della speranza» e il lavoro che manca, ma anche «la sporcizia disseminata dappertutto, che continua a sporcare non solo le nostre strade ma anche la faccia e l´onore della nostra gente».
Un ricordo del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, e della strage di Castelvolturno: questi gli argomenti del momento più atteso dopo il miracolo, il discorso del cardinale.
Che in privato con i giornalisti riserva un passaggio veloce all´inchiesta sul G8 per la quale ha ricevuto un avviso di garanzia. Il miracolo consola anche dalle amarezze personali? «Tutto è a gloria di Dio», taglia corto il cardinale Sepe.
Alle nove nella cappella del Tesoro le eredi delle “parenti” -oggi “esponenti di un gruppo di preghiera” – avevano attaccato la litania che incoraggia il miracolo: la più anziana gridava «San Gennaro» e le altre in napoletano antico: «Arràssece da ogni male e da la mala morte nce puozze liberà».
La rappresentazione però è stata spostata su un altro “palcoscenico”, quello della cattedrale, dove è stato collocato anche il busto del santo.
Così le “parenti” sono costrette a tagliare le cantilene desimoniane.
Una piccola processione con in capo l´abate Vincenzo De Gregorio aveva prelevato le ampolle dalla cassaforte sull´altare per trasferirle nella navata principale del duomo.
Davanti alle tv russe e australiane, di fronte ai vescovi venuti dal Congo e a un parroco dal nome italiano in servizio a New York, il fazzoletto sventola: il tempo di arrivare sull´altare maggiore e il sangue è sciolto.
Il cardinale Sepe fa baciare le ampolle a Caldoro, Cesaro («più miracoli dovremmo farli noi politici») e al sindaco Iervolino.
Poi con i vertici della Deputazione di San Gennaro, i Templari del patrono, va a mostrare la teca sul sagrato.
E passando saluta, in fondo alla cattedrale, in piedi tra i fedeli, Antonio Bassolino con la moglie Anna Maria Carloni: «Lei non aveva mai assistito al miracolo e io l´ho accompagnata. Non avevo motivo di essere tra le autorità», ha detto l´ex governatore.
‘A Tazza ‘e Caffè
Rifiuti, crisi ai Quartieri e Pianura l’Asìa: “Strade pulite entro domani”
rassegna stampa
19 settembre 2010
di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli
Avanti adagio.
La città continua a convivere col suo residuo di spazzatura, e si registrano ancora disfunzioni che producono effetti alterni in diverse zone della città.
Migliorata la situazione ieri al Vomero, ad esempio.
Cassonetti sommersi da spazzatura invece si ritrovavano ai Quartieri Spagnoli e nella city mentre lo stesso assessore Paolo Giacomelli riferiva di una difficoltà accentuata a Pianura e Soccavo.
La previsione dell´Asìa è di un ritorno alla totale normalità per domattina.
Resterà lo stato di tensione, una sorta di febbriciattola del sistema, dovuta al fatto che comunque le nuove ditte liguri entreranno in azione non prima della seconda metà di ottobre.
Ma, soprattutto, preoccupa la possibilità che il male possa riscoppiare in forma virulenta da qui a qualche mese.
Lo sanno anche alla unità operativa della Protezione civile.
Dove si conferma che le capacità di smaltimento di questi giorni sono intatte e vengono regolarmente smaltite le 1250 tonnellate al giorno di rifiuti che, al netto della differenziata, provengono da Napoli. Giacomelli conferma:
ieri è stato prelevato esattamente quel quantitativo, di cui 800 tonnellate sono andate a Chiaiano, 350 a Terzigno e 100 a Giugliano.
Ma tutto questo reggerà finché ci sarà dove scaricare.
Qui le stime possono cambiare di qualche mese, ma la sostanza è che ira la fine dell´anno e la metà del 2011 potrebbe di nuovo scoppiare l´emergenza: Chiaiano e Terzigno vedranno colmati i loro invasi e per ora nessuno ne ha individuati di nuovi, anzi è stato più volte smentito sia un allargamento di Chiaiano che un secondo sito nel parco del Vesuvio.
Nel frattempo la differenziata resta ferma più o meno dov´è, a 350 tonnellate al giorno, il compostaggio è un mistero, gli altri termovalorizzatori vivono solo sulla carta, di nuovi siti di stoccaggio pare ci siano soltanto quelli di sempre, Acerra e San Tammaro, con ovvio rischio di rivolta delle popolazioni.
Bassolino fuorionda si infuria per domande scomode sullo scandalo rifiuti dove lui è implicato.
Vi ricordate l’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere per truffa aggravata in danno alla stessa Regione Campania, corruzione e falso per la costruzione di una centrale per biomasse a Pignataro Maggiore ?
Ecco quello che scrive Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli oggi,a proposito
di una altra centrale ad Acerra.
-rassegna stampa -
Centrale a biomasse la Ue blocca i fondi “Stato, aiuti inutili”
NON pagate quella centrale.
La commissione europea ha dato una ennesima bastonata sull´uso dei fondi Ue, vietando il finanziamento da 19,5 milioni che la Regione Campania aveva chiesto per la centrale a biomasse di Acerra.
Siamo nell´area dell´ex Montefibre, dove il vecchio impianto della Ngp era stato rilevato per un progetto di centrale elettrica a biomassa da 74,8 Megawatt, alimentato a olio vegetale.
La storia inizia addirittura nel 2004 con l´idea della riconversione.
Nel 2006 il progetto viene affidato alla Fri-El, società che ha rilevato l´area.
Un anno dopo la Regione chiede di contribuire con 19,5 milioni agli 80 milioni totali richiesti dall´investimento.
Le fonti finanziarie individuate sono i fondi Por del 2000-2006, quelli del 2007-2013 e anche i famosi Fas, fondi per le aree sottosviluppate.
Ieri la Ue ha stoppato tutto, ritenendo irregolare questo aiuto di Stato.
Con due accuse che bruciano.
La prima: «Il progetto fu lanciato ben prima della richiesta di contributo, il che indica che l´incentivo finanziario non era necessario a attrarre l´investimento».
La seconda: «Un aiuto a un singolo beneficiario comporta un alto potenziale di distorsione della competizione» e «le autorità italiane non hanno dimostrato che il progetto comporti benefici significativi alla regione e il contributo alla creazione di posti di lavoro e alla produzione di elettricità è scarso».
E dire che nel marzo scorso la Fri-El aveva ottenuto dalla Sace, la finanziaria del Tesoro, una fideiussione bancaria da 15 milioni per avere i certificati verdi dal gestore dei servizi energetici prima dell´effettiva messa in produzione dell´impianto. Impianto peraltro ancora contestato anche dal Comune di Acerra, che ha chiesto una serie di garanzie sul piano dell´impatto ambientale.
Prescrizioni che, come dice il sindaco Tommaso Esposito, «sono state accolte anche dalla conferenza dei servizi».
BOLLETTINO N. 5 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA:L’IMMONDIZIA E GLI SVERSAMENTI ATTENDONO GLI INTERVENTI DELL’ASIA
A QUINDICI GIORNI DALLA RICOGNIZIONE DEGLI INTERVENTI ASIA DA
PARTE DELL’ON.LE UMBERTO RANIERI E DEL PRESIDENTE DELL’AZIENDA,
AD UNA SETTIMANA DAL VIOLENTO INCENDIO DI IMMONDIZIE ED INERTI
ATTIVATO PER RAGIONI DA ACCERTARE NELLA PARTE DESTRA DEL CAMPO,
CONTINUANO AD ACCUMULARSI NEL VIALE DI ACCESSO GLI SVERSAMENTI
ILLEGALI DI VARI MATERIALI PREVALENTEMENTE DA PARTE DI ESTERNI,
E VICINO ALLA ROTONDA SI ALLARGA LA MAREA DI RIFIUTI BRUCIATI E
SACCHETTI DELLE IMMONDIZIE CHE ESALANO UN PUZZO AMMORBANTE.
SI ATTENDE L’ESECUZIONE NON RINVIABILE DEGLI INTERVENTI
INDIVIDUATI E COMUNICATI ANCHE ALLA STAMPA DA PARTE DELL’ASIA
MA NON SOLO.
A PARTIRE DALLA BONIFICA RIGUARDANTE ANCHE LA PARTE DESTRA
DEL CAMPO, SI TRATTA DI RESTITUIRE LE CONDIZIONI DI NORMALITA’
NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI CON LA COLLABORAZIONE DEGLI
STESSI ABITANTI DEL CAMPO.
UN ASPETTO POSITIVO DA SEGNALARE E’ INVECE COSTITUITO DALLA
CESSAZIONE DA ME OSSERVATA NEGLI ULTIMISSIMI GIORNI DEI ROGHI DI VARI
MATERIALI, DA ATTRIBUIRE AD UN PIU’ SERRATO CONTROLLO DEL TERRITORIO
DA PARTE DELLE FORZE DELL’ORDINE E AD OPERA DI CONVINZIONE.
PREOCCUPA INVECE NEL QUARTIERE SCAMPIA DA ALCUNI MESI LA SERIE DI
CASSONETTI SVENTRATI DA PARTE DI VANDALI E RIMANENTI A CIELO APERTO
NELLE VARIE STRADE, QUASI UNA FERITA INFERTA SIMBOLICA INFERTA.
UN SEGNALE DA NON SOTTAVALUTARE DEL DISAGIO SPERIMENTATO DALLE GIOVANI
GENERAZIONI CHE NON VEDONO UN FUTURO A PORTATA DI MANO. NELLO STESSO
TEMPO LA MUNICIPALITA’ E LE ISTITUZIONI PUBBLICHE SI MANIFESTANO
INVISIBILI E LONTANE DAI BISOGNI DEI CITTADINI.
LA VIGILANZA CONTINUA MA NON LA PAZIENZA DEI CITTADINI!
Domenico Pizzuti, “Comitato cittadini, associazioni e rom
insieme”