L’Autunno

Ottobre 2, 2010 by admin · Comment
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BARZELLETTA DEL PREMIER CON INSOPPORTABILE BESTEMMIA

Ottobre 2, 2010 by admin · Comment
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rassegna stampa -
fonte
Avvenire-
Un più alto dovere di sobrietà e di rispetto

C i mancava solo la bestemmia dentro la barzelletta del presidente. Un video – puntuale come una maledizione – ce l’ha servita via internet, mentre un altro video – sempre tramite web – ci ha proposto un Silvio Berlusconi che giochicchia con consunti stereotipi sugli ebrei.

Tutto questo ieri, all’indomani della riconfermata fiducia al governo e delle parole pesate e pesanti che il presidente del Consiglio dei ministri aveva pronunciato nelle aule di Camera e Senato, tra l’altro sottolineando la sua ben nota amicizia per Israele e riaffermando l’impegno dell’esecutivo a sviluppare una politica responsabile ed eticamente attenta su tematiche delicatissime, care anche e soprattutto al mondo cattolico.

Si potrebbe ragionare all’infinito sullo strano timer che governa il ‘rilascio’ mediatico – come se si trattasse di mangime per pesci o polli – di battute e gaffe «private» (o semi-pubbliche) del premier. E non sarebbe un ragio­nare strano o inutile.
Ma il problema principale stavolta non è il timer. Il problema è il deposito di battute e gaffe (vere o presunte).
Il problema è che dal deposito sia affiorata anche un’insopportabile bestemmia (anche se vecchia di mesi e mesi non è, pur­troppo, meno tale). C’è una cultura della battuta a ogni costo che ha pre­so piede e fa brutta la nostra politica.
E su questo tanti dovrebbero tornare a riflettere. E farebbero bene a pen­sarci su davvero anche coloro che be­stemmie di vario tipo e barzellette mediocri (tristemente dilaganti tra pseudo-satira e pseudo-cultura) non le sopportano solo quando spuntano sulla bocca di un avversario, meglio se di Silvio Berlusconi.
Ma su ogni uo­mo delle istituzioni, su ogni ministro e a maggior ragione sul capo del go­verno grava, inesorabile, un più alto dovere di sobrietà e di rispetto.

Per ciò che si rappresenta, per i senti­menti dei cittadini
e per Colui che non va nominato invano. (mt)