Susanna Tamaro: «Napoli ci insegna cos’è la modernità»

Gennaio 30, 2011 by admin · Comment
Filed under: cattolici 

di Valeria Chianese
rassegna stampa-
avvenire-

La forza di Susanna Tamaro è nelle parole, riflesso quasi tangibile dell’intelligenza di donna e di acuta osservatrice dell’animo umano e del mondo quale è, e si sente, si potrebbe dire, a pelle, come in un circuito elettrico che smuove pensieri ed emozioni, e si contrappone alla naturale ritrosia di persona schiva, che preferisce agire. Lo dimostrano non solo i suoi libri, ma la Fondazione, creata per realizzare progetti a favore dei più deboli, e l’impegno per i temi ecologici ed ambientali.

L’autrice di «Va’ dove ti porta il cuore», il suo lavoro più noto, sarà a Napoli lunedì mattina, all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, per ricevere il premio «Napoli, Città di pace». Susanna Tamaro confessa di essere «contenta» pur non avendo «mai inseguito le glorie mondane – precisa –. Ma fa anche piacere che venga riconosciuta la coerenza di lavoro». Tra romanzi, narrativa per ragazzi, saggi, la Tamaro dal 1989, anno di La testa tra le nuvole, ha pubblicato diciotto libri ed è tradotta in 48 lingue.
Lo scorso ottobre è uscita la nuova edizione, la prima è del 1994, de Il cerchio magico (Giunti Junior) con le illustrazioni di Adriano Gon. Un romanzo per ragazzi, e non solo, di strepitosa attualità, scritto «contro ogni stupidità umana, capace di imporre l’ignoranza, l’indifferenza e il colpevole abbandono della natura».

Sorridente e vivace, ma su certi argomenti non nasconde di essere arrabbiata, la scrittrice si lascia andare volentieri a riflessioni sul complicato presente dell’umanità, preludio di un futuro non del tutto decifrabile.
E riconosce il valore profetico di Napoli, avanguardia di quello che sarà ovunque: «Siamo tutti futuri napoletani» dice.

«Napoli, Città di pace» è il premio che riceverà, ma cos’è la pace, com’è la pace, come può essere la pace in una città come Napoli o in qualsiasi altra metropoli?
«Le città sono fatte di individui. La pace è perciò qualcosa che è dentro noi stessi.
Ciascuno ha fatto,
fa, un percorso interiore, che conduce ad un traguardo anche al di fuori di se stessi. La pace quindi non è straniarsi dalla realtà, è invece guardarla con gli occhi di un uomo giusto, onesto. Sguardo amorevole perché l’amore è più forte della negatività.
Mi rendo conto che sono valori un po’ demodè oggi, eppure sono gli unici che consentono di vivere nella pace in ogni città del mondo».

La crisi dei rifiuti a Napoli e in Campania è da anni al centro di attenzioni e di polemiche e sembra essere irrisolvibile, segnale di una più ampia emergenza ambientale.
«È un grave problema, certo. Però quella spazzatura è soprattutto una metafora della modernità: quello che abbiamo dentro è là fuori. Non coltiviamo giardini perché in noi non c’è più pace, non c’è più bellezza.
La spazzatura è lo specchio di una cultura che consuma, di una cultura crudele, agitata, cinica che produce spazzatura interiore, che si trasforma in tonnellate di spazzatura reale.
La spazzatura l’abbiamo innanzitutto dentro di noi ed è dentro di noi che dovremmo fare pulizia. Dove si semina bellezza nasce qualcosa ed è triste che oggi non si abbia bisogno dell’arte e del potere sanificante della cultura».

Lei è stata regista prima che scrittrice, che considerazione ha della televisione?
«La televisione ha fatto danni enormi, ha distrutto la sanità mentale di un popolo e la stessa società educante. I genitori sono tali per caso, tutto è regolato dalla provvisorietà e in questa organizzazione subentrano i media: la televisione sempre accesa, l’uso incontrollato del computer.
Penso all’infanzia, una volta tutelata e ora sottoposta non alla cultura del ’900, ma ad una cultura primitiva, esposta di continuo alla violenza e alla stimolazione sessuale.
La televisione ha fatto danni pazzeschi nei bambini che in crescita hanno un sistema delicato e complesso e subiscono un bombardamento sensoriale così forte in ogni campo, anche per quello che mangiano.
È una bomba ad orologeria che ha scardinato tutte le basi e purtroppo non c’è la moviola, non si può tornare indietro. È un grande crimine che andrebbe riparato, ma come? È minoritario chi pensa che ci vorrebbe una grande unione di persone e di forze per sovvertire questo disordine».

La sua Fondazione si occupa appunto di donne e di bambini.
«È terribile! La condizione della donna oggi non è paragonabile neppure a quella negli anni ’50 tanto è stata retrocessa: chiusa in un recinto, in un modello agghiacciante proposto anche alle bambine, mandate in giro come piccole cocotte. Una situazione che mi fa rabbia ancora di più perché le armi per combattere sono poche e non si fanno parlare le voci contrarie».

Nel messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali il Papa ha posto l’accento sui «tranelli» massmediali.
«Credo che l’intenzione sia di distruggere gli uomini alimentando una povertà interiore con la ferma volontà di abbassare il livello: continuare a rotolarsi tra i rifiuti perché è così che si mantiene il controllo del popolo e quindi il potere. La televisione o altro media ci fanno schiavi dell’audience e di quelli che pagano per la pubblicità, perseguendo un solo sogno: l’avvento totale dell’uomo consumatore. È un vuoto senza più radici».

Valeria Chianese

DOPO LE PROMESSE DI JERVOLINO E RICCIO:UNEBA NAPOLI SOSPENDE LA MANIFESTAZIONE ED IL BLOCCO DELLE ATTIVITA’

Gennaio 28, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

Faccia a faccia tra l’organizzazione degli enti socioassistenziali per minori ed anziani e l’amministrazione comunale, debitrice di 20 milioni di euro

PIRILLO: MA LO STATO DI AGITAZIONE DEGLI ENTI PERMANE
L’ASSEMBLEA UNEBA DECIDERA’ LE PROSSIME MOSSE

Verso il rinnovo della convenzione Comune - Uneba

Uneba Napoli sospende la manifestazione in programma per lunedì 31 gennaio, che doveva portare sotto Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, i centri socioassistenziali, laici e religiosi ma comunque di ispirazione cattolica, associati all’Uneba, in cui 2000 operatori si prendono cura ogni giorno di 3000 minori e 700 anziani.

L’associazione presieduta da Lucio Pirillo rinuncia anche alla forma estrema di protesta che era stata valutata nell’assemblea di venerdì 21: chiudere gli enti e bloccare tutte le attività per un giorno.

A spingere l’Uneba alla scelta di sospendere la manifestazione e il blocco delle attività sono state le rassicurazioni ricevute dall’assessore ai servizi sociali Giulio Riccio e dal sindaco Rosa Russo Jervolino nell’incontro di giovedì 27 gennaio.

Il sindaco, infatti si è impegnato a liquidare agli enti, entro il 15 febbraio, almeno 2 dei 24 mesi di arretrato del Comune di Napoli, che è debitore agli enti Uneba di oltre 20 milioni di euroSi tratta delle rette di mantenimento per gli anni 2009 e 2010 di anziani e minori ospitati nelle strutture socioassistenziali.
Ha promesso, inoltre, che l’amministrazione avrà uguale comportamento sia nei confronti delle cooperative sociali, sia nei confronti delle strutture religiose, senza alcun favoritismo.

Entro il mese di febbraio, ha annunciato Jervolino ai rappresentanti di Uneba, sarà inoltre completata l’operazione di cessione alle banche del credito che il Terzo Settore, enti Uneba compresi, vanta verso il Comune.

La cessione del credito è sempre stata una delle ipotesi caldeggiate dall’associazione, da quando il venire meno dell’amministrazione comunale ai suoi impegni di pagamento ha messo in grave difficoltà gli enti non profit Uneba.

Infine, sindaco e assessore al sociale hanno annunciato che a breve verrà rinnovata per 2 anni la convenzione con cui il Comune affida agli enti Uneba Napoli la gestione dei servizi con minori ed anziani. La precedente convenzione è scaduta e attualmente gli enti operano in regime di proroga.

A fronte delle promesse del Comune, Pirillo ed Uneba esprimono cauta soddisfazione.
“Abbiamo sospeso il blocco delle attività dei nostri centri per senso di responsabilità nei confronti dei nostri assistiti minori ed anziani. Ma i nostri enti mantengono lo stato di agitazione precedentemente proclamato. E Uneba Napoli convocherà a breve un’assemblea di tutti gli associati per valutare il da farsi”.

UNEBA,MERCOLEDI 26 GENNAIO p.v. ore 15,30 CORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Gennaio 24, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

-presso l’Istituto Don Guanella -
A che punto stiamo con la
Incentivazione e la diffusione tra gli studenti e
presso le loro famiglie di una mentalità favorevole
alla raccolta differenziata, per una razionale gestione dei rifiuti ?

Verifica attività svolte ed organizzazione eventuali step successivi.

Tutte le strutture che hanno aderito sono invitate a partecipare.

I singoli referenti di progetto di ciascun istituto associato dovranno
portare il materiale didattico elaborato,i percorsi didattici proposti,
mettere in risalto i bisogni emersi.

Si analizzeranno le esigenze organizzative,si valuteranno
gli argomenti e le tematiche ambientali e si discuteranno
le modalità di proseguimento del progetto.

Manifestazione di laici e religiosi sotto Palazzo San Giacomo.LUNEDI’ 31 GENNAIO GLI ENTI UNEBA NAPOLI SOSPENDONO LE ATTIVITA’ CON MINORI E ANZIANI

Gennaio 23, 2011 by admin · Comment
Filed under: politica e cattolici, politiche sociali 

L’assemblea di Uneba Napoli mantiene lo stato di agitazione e annuncia per lunedì 31 gennaio la sospensione, per protesta, di tutte le attività assistenziali ed educative, ed una manifestazione sotto Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli

Obbiettivo: ottenere rassicurazioni che permettano di programmare con serenità il futuro delle 70 strutture associate a Uneba Napoli: centri socioeducativi per 3000 minori e case di riposo per 700 anziani, in cui lavorano circa 2000 operatori.

Ma al contempo l’associazione di categoria del settore socio-assistenziale prende atto con soddisfazione delle promesse fatte dall’assessore al sociale di Napoli Giulio Riccio.

Il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo ha infatti incontrato Riccio venerdì 21 e con lui ha siglato un verbale d’intesa. “Riccio – dichiara Pirillo – ci ha dato ampie rassicurazioni che l’amministrazione comunale sta compiendo sforzi per risolvere i problemi. E si è impegnato nel verbale d’intesa a garantire il pagamento di 1 bimestre delle rette di mantenimento arretrate entro martedì 25 gennaio”. Si tratta di circa 2 milioni di euro.

I debiti del Comune di Napoli verso le strutture non profit Uneba è di circa 20 milioni di euro: le rette per il mantenimento di minori e anziani per tutto il 2009 e tutto il 2010.

“L’assessore Riccio inoltre ci ha informato – continua Pirillo - che sono in corso incontri con le banche per arrivare alla cessione del credito. Entro venerdì 28 avremo notizie certe sulla fattibilità dell’operazione”. Attraverso la cessione del credito le banche verserebbero, in tempi rapidi, agli enti Uneba quanto il Comune deve loro.

A seguito dell’incontro con Riccio l’assemblea degli enti associati a Uneba Napoli, riunitasi nel pomeriggio di venerdì 21, ha deciso di mantenere lo stato di agitazione di tutte le strutture già in vigore.

Allo stesso modo è confermato il volantinaggio di Uneba Napoli presso le chiese della città, per far conoscere la grave situazione degli enti, che rischiano di dover sospendere la loro attività a favore di bambini e ragazzi di situazioni sociali difficili solo a causa del reiterato mancato pagamento da parte del Comune.

L’assemblea ha anche proclamato una giornata di mobilitazione per lunedì 31 gennaio.
Nell’occasione gli enti, come forma estrema di protesta, sospenderanno le attività assistenziali a favore di minori e anziani, per mostrare cosa potrebbe succedere se davvero il Comune non provvedesse a saldare i suoi debiti; i rappresentanti degli enti, laici e religiosi, si troveranno a manifestare le loro ragioni sotto Palazzo San Giacomo.

Venerdì 21 assemblea di Uneba Napoli-

Gennaio 20, 2011 by admin · Comment
Filed under: Senza categoria 

Come forma estrema di protesta per i mancati pagamenti gli enti potrebbero decidere la sospensione delle attività per minori e anziani da lunedì 24.

E’ convocata l’assemblea generale degli enti associati a Uneba Napoli. Si svolge venerdì 21 alle 16 presso la sala teatro dell’istituto Don Guanella in via Don Guanella 20 a Napoli, qui.

L’assemblea dovrà esaminare la gravissima situazione del contenzioso con il Comune di Napoli (per il quale è già stato proclamato lo stato di agitazione), anche a seguito dell’incontro con l’assessore al sociale di Napoli Giulio Riccio previsto per venerdì 21 mattina, e per decidere l’eventuale sospensione delle attività dalla prossima settimana.

Qui di seguito il comunicato stampa sul tema diffuso da Uneba Napoli.

NAPOLI – GLI ENTI DI ASSISTENZA PER MINORI ED ANZIANI POTREBBERO SOSPENDERE LE ATTIVITA’ DA LUNEDI’ 24

Potrebbero sospendere le attività già da lunedì 24 gennaio gli enti di assistenza religiosi e laici di Napoli, aderenti a Uneba, organizzazione di categoria di ispirazione cattolica.

La clamorosa decisione potrebbe essere adottata come forma estrema di protesta contro il mancato pagamento, da parte del Comune di Napoli, delle rette di mantenimento agli istituti da oltre 2 anni. Si tratta di circa 20 milioni di cui il Comune è debitore, mettendo, come più volte denunciato, in gravissima difficoltà gestionale gli enti.

Venerdì 21 la delegazione di Uneba Napoli, con il presidente Lucio Pirillo, avrà un ultimo decisivo incontro con l’assessore ai servizi sociali di Napoli Giulio Riccio, dopo aver già rivolto, nei giorni scorsi, un pubblico appello al senso di responsabilità del sindaco Rosa Russo Jervolino e di tutta la classe politica cittadina.

La decisione sulla sospensione delle attività sarà presa da Uneba Napoli nel corso dell’assemblea generale degli associati di venerdì 21 alle 16 presso la sala teatro dell’Istituto Don Guanella in via Don Guanella 20 a Napoli. “Invitiamo a partecipare all’assemblea – dice Pirillo – tutti i cittadini ed in particolare i politici interessati”.

Se si deciderà per la sospensione delle attività, da lunedì i 3000 ragazzi, in gran parte provenienti da quartieri disagiati e situazioni sociali a rischio, troveranno chiuse le porte dei centri in cui solitamente trascorrono gran parte della giornata.

Le famiglie dei ragazzi e degli anziani assistiti, nel corso delle assemblee svolte presso gli enti, sono già stati avvertite della situazione. Molti, spiega Pirillo, hanno espresso solidarietà con gli enti Uneba e sono pronti a scendere in piazza assieme a loro.

Proprio a causa della gravissima situazione del contenzioso con il Comune, già da lunedì 17 gli enti aderenti ad Uneba Napoli sono in stato di agitazione.

Per domenica 23 è in programma un volantinaggio Uneba fuori dalle chiese di Napoli.

Inoltre Uneba Napoli continua a contattare e sensibilizzare sul tema i consiglieri delle Municipalità del Comune di Napoli.

BOLLETTINO N 14 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO NOMADI DI SCAMPIA

Gennaio 20, 2011 by admin · Comment
Filed under: Senza categoria 

Nel compito volontario di polizia o vigilanza ambientale, ieri
alle ore 17.00 mi sono recato
al campo nomadi di via Cupa Perillo, ho constatato con soddisfazione
che era stata liberata da detriti ed immondizie l’entrata al c.d.
“campo dei musulmani” che avevo segnalato nel precedente Bollettino n.
13. Inoltre nella salita e nella rotonda soprastante le varie
immondizie erano state raccolte in cumuli in modo da liberare la
strada e lo spettacolo della “monnezza” dilagante. Ho appreso pure che
per l’installazione della videosorveglinaza era venuti la scorsa
settimana i tecnici dei vari enti interessati per procedere alla sua
realizzazione.

Mi auguro pertanto che queste operazioni possano essere portate a
compimento con la raccolta di tutta la spazzatura e l’installazione
della videosorveglianza, in modo che si possano collocare capaci
cassonetti e sensibilizzare gli abitanti del campo al deposito dei
sacchetti delle immondizie. Anche al fine della raccolta differenziata
secondo progetto esistente da implementare.

Come osservatore non particolaristico, devo far presente che in
questi giorni nella circonvallazione esterna nella zona di Melito ho
notato a più riprese grandi cumuli di immondizie che si elevano sotto
alberi o muri di case che certo non fanno bene alla salute degli
abitanti.

Domenico Pizzuti, Comitato “Cittadini, Associazioni e Rom insieme”

Napoli, 20 gennaio 2011

Welfare, ISTITUTI SENZA FONDI APPELLO ALLA IERVOLINO

Gennaio 17, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

NAPOLI (Cronaca) - Il direttivo provinciale dell’UNEBA (Unione degli Istituti religiosi e laici di Assistenza Sociale) di Napoli, riunitosi stamane, ha deciso di avviare lo stato di agitazione di tutte le strutture religiose e laiche per la grave situazione economico-finanziaria in cui versano i Centri che operano nel campo dell’assistenza ai circa 3000 minori e 700 anziani di Napoli, determinato dal mancato pagamento di quanto dovuto agli istituti da oltre 24 mesi. Il Direttivo chiede al Comune di Napoli che si provveda con un atto di giustizia al pagamento delle rette di mantenimento dei minori e anziani assistiti. L’UNEBA di Napoli attiverà nei prossimi giorni una campagna di informazione alla cittadinanza e,ogni domenica, in tutte le chiese della città; viene avviata,poi,una mobilitazione da parte delle oltre duemila persone, tra operatori socio-educativi ed assistenziali, insegnanti, collaboratori e personale vario. Il presidente dell’Unione degli enti di assistenza, religiosi e laici (Uneba) di Napoli, Lucio Pirillo, rivolge un appello al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, al Consiglio Comunale e “a tutte le forze politiche al di là degli schieramenti”, perché intervengano concretamente sulla vicenda sottolineando il pericolo di venir meno delle attività delle strutture religiose e laiche che assistono circa tremila ragazzi e ragazze appartenenti a famiglie povere dell’area a rischio di devianza: prevalentemente figli di detenuti, tossicodipendenti o altre situazioni difficili, provenienti dai rioni napoletani come Scampia, Secondigliano, Sanità, Piscinola, San Giovanni a Teduccio, Barra Ponticelli, Quartieri Spagnoli, Forcella, Pianura, Rione Traiano”.
Pirillo richiama le Istituzioni preposte affinché si assumono le responsabilità come classe politica cittadina nei confronti di minori in difficoltà e di anziani con gravi disagi economici. “Chiediamo che il Comune si impegni a pagare quanto dovuto, non solo alle cooperative sociali, ma anche alle strutture religiose e laiche che operano nel settore delle politiche socio-assistenziali. Altrimenti, inevitabilmente, gli enti religiosi e laici,dovrebbero sospendere le attività, considerato che le banche stanno richiedendo il rientro dei debiti contratti con grave danno per il servizio a tutela di bambini e anziani e per l’intero comparto che dà occupazione a circa duemila persone,tra operatori socio-educativi ed assistenziali”.
”La città - prosegue Pirillo - sarebbe privata di una attività ben radicate sul territorio cittadino,da oltre 30 anni, che rappresenta un efficace mezzo di lotta alla dispersione scolastica e di prevenzione alle devianze,sottraendo per l’intera giornata centinaia e centinaia di minori alle tentazioni della strada e offrendo loro una vasta gamma di attività post-scolastiche”.

fonte
http://www.scrivonapoli.it/detail.php?id=3138

Appello alla responsabilità delle istituzioni del presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo

Gennaio 17, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

“SE IL COMUNE DI NAPOLI NON PAGA 20 MILIONI DI EURO GLI ISTITUTI CHE ASSISTONO 3000 MINORI E 700 ANZIANI SARANNO COSTRETTI ALLA CHIUSURA”

DA 24 MESI IL COMUNE NON RIMBORSA COME DOVUTO LE RETTE DI MANTENIMENTO
IL DIRETTIVO PROVINCIALE UNEBA ANNUNCIA LO STATO DI AGITAZIONE

LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ RISCHIA DI COLPIRE ANCHE I 2000 LAVORATORI DEL COMPARTO
Il presidente di Uneba Napoli, organizzazione di categoria che raccoglie decine di enti di assistenza, religiosi e laici, Lucio Pirillo rivolge un appello al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, al consiglio comunale di Napoli e a tutte le forze politiche al di là degli schieramenti perché intervengano sulla grave situazione economico-finanziaria degli istituti che a Napoli operano nel campo dell’assistenza, prendendosi cura di circa 3000 minori e 700 anziani.
Una situazione di cui gli enti non hanno alcuna responsabilità, tutt’altro: è invece determinata dal mancato pagamento, da parte del Comune, delle rette di mantenimento dovute agli istituti da oltre 24 mesi.
Si tratta di circa 20 milioni di euro di cui il Comune è debitore verso queste realtà del sociale.
“Chiediamo – dice il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo - che il Comune si impegni, con un atto di giustizia, a pagare quanto dovuto. Altrimenti inevitabilmente, gli enti religiosi e laici dovranno sospendere le attività, considerato che le banche stanno richiedendo il rientro dei debiti precedentemente contratti proprio a causa dei ritardi del Comune.
La chiusura delle attività porterebbe grave danno al servizio di tutela di bambini e anziani delle fasce più deboli. Mi riferisco in particolare a circa 3000 ragazzi e ragazze appartenenti a famiglie povere dell’area a rischio di devianza: prevalentemente figli di detenuti, tossicodipendenti o altre situazioni difficili, provenienti da rioni come Scampia, Secondigliano, Sanità, Piscinola, San Giovanni a Teduccio, Barra Ponticelli, Quartieri Spagnoli, Forcella, Pianura, Rione Traiano.
Ma le conseguenze negative della chiusura colpirebbero pure per l’intero comparto, che dà occupazione a circa 2000 persone, tra operatori socio-educativi ed assistenziali, insegnanti, collaboratori e personale vario”.
“Chiedo alle istituzioni - dice Pirillo - che si assumano le proprie responsabilità come classe politica cittadina nei confronti di minori in difficoltà e di anziani con gravi disagi economici”.
Il direttivo provinciale dell’Uneba di Napoli, riunitosi stamane lunedì 17 gennaio, ha deciso inoltre di avviare lo stato di agitazione in tutti gli enti associati, svolgendo una campagna di informazione alla cittadinanza e, ogni domenica, nelle chiese della città, in occasione delle messe.
“Ci stiamo avviando verso una strada senza ritorno, che potrebbe portare alla sospensione di tutte le attività socio-assistenziali - aggiunge Pirillo -. La città sarebbe privata di un’ attività ben radicata a Napoli, presente da oltre 30 anni, e che rappresenta un efficace mezzo di lotta alla dispersione scolastica e di prevenzione alle devianze. Infatti sottrae per l’intera giornata centinaia e centinaia di minori alle tentazioni della strada e offre loro una vasta gamma di attività post-scolastiche. Ma il comportamento dell’amministrazione comunale di Napoli, che non paga quanto dovuto da oltre 2 anni, rende assai difficile la conduzione e il proseguimento di queste attività”.

Il Forum delle culture sta diventando una specie di festa dell’Unità

Gennaio 6, 2011 by admin · Comment
Filed under: Senza categoria 

Forum, Velardi demolisce Oddati
di Anna Trieste
fonte-
il Giornale di Napoli
6 gennaio 2011

L’eco dell’esito a dir poco disastroso dei concerti”alternativi” al Plebiscito, organizzati a Capodanno dal Forum delle Culture assieme al Comune, varca i confini di Napoli e attraverso la rete raggiunge velocemente gli occhi e le orecchie di altre città. E siccome di orecchie particolarmente “sensibili” ai fatti partenopei se ne trovano parecchie anche a Roma, tra queste non possono non essere annoverate quelle di Claudio Velardi, l’ex assessore regionale al Turismo che durante le ultime elezioni ha fatto da spin-doctor per il candidato governatore del centrosinistra Enzo De Luca.

Allora Velardi, ha visto anche lei su YouTube le immagini delle piazze vuote a Scampia e al Mercato?
«Beh, sì. Era impossibile non vederle».

E qual è la sua opinione in proposito?
«Io credo che organizzare quei due concerti sia stata una colossale sciocchezza visto che a Capodanno i napoletani tradizionalmente si radunano a piazza del Plebiscito. Non solo, questo è il segno di uno stato mentale del tutto confusionale e minoritario da parte degli organizzatori».

Che cosa intende per stato mentale minoritario?
«Mi riferisco alla “sindrome del perdente”. La sinistra ha perso alla Provincia e alla Regione e ora pensa di difendersi così, arroccandosi nelle sue stanze, parlando solo alle sue truppe, senza comprendere che questo e esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare».

E cioè?
«Dovrebbe aprirsi alla gente vera invece di organizzare eventi come questi».

Se questa è la sua opinione sui concerti di Capodanno, visto che ad organizzarli sono state le stesse persone cui è affidato il Forum delle Culture, lei conferma il giudizio non proprio benevolo che espresse tempo fa, quando era ancora assessore?
«Certo. Avevo ragione. Come predissi, il Forum sta diventando una specie di festa dell’Unità, ma non gigantesca bensì periferica da un punto di vista culturale. Anzi, dico di più. Se il Forum verrà impostato con la stessa mentalità con cui sono stati messi su gli eventi di Capodanno allora sarà un flop micidiale».

E che cosa si dovrebbe fare per evitare l’ecatombe?
«Gli esponenti della sinistra napoletana dovrebbero avere la forza e il coraggio di aprirsi alla gente. E invece questi piccoli “soloni” si ostinano a chiudersi in sé stessi, storcendo il naso davanti a manifestazioni più popolari».

Si spieghi.
«Mi riferisco ai neomelodici, per esempio. Perché fare gli snob inventandosi chissà quali installazioni artistiche quando sono loro ad incontrare l’apprezzamento popolare?»

Velardi, dal momento che nonostante la residenza romana lei continua a seguire con apprensione le faccende partenopee, avrà saputo che tra rifiuti e polemiche nel Natale napoletano ci sono state più ombre che luci. Che ne pensa?
«Penso che il problema più grande del Comune è che non ha una lira. Finché c’era il grande capo (Antonio Bassolino, ndr) pagava lui per tutti, ma adesso che alla Regione c’e il centrodestra è finito tutto.
Al Forum poi non ne parliamo, lì non hanno nemmeno gli occhi per piangere».

COSA HANNO DETTO PRIMA…………