Jervolino paga due bimestri alle case famiglia,Riccio dice di non sapere niente,Saggese non vuole pagare o trova ostacoli?
Siamo alle comiche finali ! L’Amministrazione Jervolino trova il tempo per occuparsi degli immigrati di Lampedusa, mentre non paga da 27 mesi le rette per assistere minori ed anziani.Inoltre sta per sciogliersi il Consiglio Comunale e Riccio non parla più di cessione credito !
In realtà la Jervolino vuole chiudere le strutture religiose ? Perchè lo dovrebbe fare?
Le politiche sociali del Comune di Napoli sono state commissariate !
La scelta di togliere la competenza alla giunta comunale di Rosa Russo Jervolino è stata fatta perché il Comune non ha rispettato gli impegni di istituire un Fondo unico d’ambito in cui far confluire tutti i fondi per le politiche sociali e, con l’assessore Giulio Riccio, non ha fornito rendicontazione delle risorse ottenute dalla Regione per il sociale. Questo la dice lunga su quello che troverà chi subentrerà nel dopo-Jervolino. !
Mentre Lucio Pirillo,Presidente di Uneba Napoli, ribadisce il suo sollecito al sindaco Jervolino: “chiediamo di saldare ai centri socio educativi religiosi e laici almeno 2 bimestri delle rette di mantenimento in arretrato, proprio come ha fatto con le case famiglia”.
LA REGIONE COMMISSARIA IL COMUNE DI NAPOLI,JERVOLINO E SAGGESE BLOCCANO I PAGAMENTI AI SEMICONVITTI ?
Un altro schiaffo alla giunta lervolino. La Regione è passata alla linea dura e ha commissariato le politiche sociali di Palazzo San Giacomo.
Una decisione presa dopo aver preso atto delle inadempienze del Comune sul Piano sociale di zona, più volte arrivato in consiglio comunale e sempre oggetto di grandissime . polemiche. Insomma, per la Regione erano maturate le premesse per un intervento radicale.
Da diversi anni la giunta regionale (guidata da Antonio Bassolino) aveva stabilito che le risorse stanziate per le politiche sociali fossero subordinate ad alcune condizioni.
Il Comune però non ha mai rispettato gli impegni. In particolare, il Comune avrebbe dovuto istituire un Fondo unico d’ambito, una sorta di capitolo di bilancio nel quale far convergere tutte le risorse per le politiche sociali.
Cosa che a Palazzo San Giacomo non è mai stata fatta.
Inoltre, sostiene la Regione, il Comune non ha mai fornito una rendicontazione puntuale delle risorse ottenute negli ultimi due esercizi finanziari (tra cui quelle aggiuntive pari a circa 25 milioni elargite da Palazzo Santa Lucia a marzo 2009).
Di fronte a queste inadempienze, l’assessore regionale alle Politiche sociali Ermanno Russo, applicando la legge di settore del 2007, ha proposto il commissariamento.
Sarà il governatore Caldoro, con un decreto, a nominare il commissario.
L’intervento sostitutivo consentirà al commissario ad acta di programmare ed utilizzare le risorse che saranno trasferite al Comune di Napoli per il sociale e garantirà sia il monitoraggio che la rendicontazione dei servizi e dei fondi relativi al Piano di zona.
La materia sul fronte comunale è tutta in mano all’assessore Giulio Riccio, esponente della sinistra.
È la rendicontazione ciò che gli viene contestato in maniera dura.
Nello specifico cosa significa?
La premessa è che i soldi – in ballo ci sono 25 milioni di euro annualità 2009-2010 – l’ente di Santa Lucia contesta a Riccio che la distribuzione dei fondi non è stata conforme alle regole che la stessa Regione prescrive.
Giova precisare che i fondi li ha anticipati Palazzo San Giacomo, alla Regione tocca fare il rimborso. Ed è questo che è a rischio perché se la nuova rendicontazione che farà il commissario ad acta darà risultati diversi da quella prodotta dal Comune con Riccio, quei soldi non verranno rimborsati. Il comune in linea teorica potrebbe opporsi ricorrendo al Tar.
Questo lo scenario in cui la vicenda si sta consumando.
rassegna stampa
fonte-il mattino
Striscia difende i bambini di Napoli.E Jervolino e Riccio cosa fanno ?
Striscia intervista Suor Cecilia della scuola Cardinale Ursi e il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo, che rinnova il suo appello al sindaco Rosa Russo Jervolino e al presidente della repubblica Giorgio Napolitano.
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?12925
URGENTE….AVVISO: UNEBA a Striscia la Notizia
Questa sera alle ore 20,30 sarà trasmesso il servizio di Luca Abete di Striscia la Notizia che ha realizzato un servizio a Napoli visitando il semiconvitto “Cardinale Ursi”
che si prende cura di 200 minori a Forcella.
“Striscia” ha ascoltato bambini, genitori e personale del semiconvitto, ed intervistato la direttrice della struttura suor Cecilia oltre al presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo.
Chiediamo alla Jervolino di lasciare un buon ricordo pagando le rette per assistere minori ed anziani
Appello al Presidente NAPOLITANO.Jervolino e Riccio preparano la guerra tra poveri.Pagano le case-famiglia tre bimestri ed ai semiconvitti un solo bimestre ?
Sono arrivati i soldini dallo Stato ma…..
Siamo tutti uguali ?
No per l’Amministrazione Jervolino conta altro….E così sembra che facciano due pesi e due misure.Mettere gli uni contro gli altri.In maniera sottile,appoggiano le case-famiglia(si fa per dire ) per eliminare le strutture religiose e laiche che danno troppo fastidio e devono essere eliminate per far posto alle cooperative degli amici
Appelliamoci alla sensibilità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che da cittadino di Napoli ben conosce la situazione.
Chiediamo al Consiglio comunale di Napoli di trovare al più presto una soluzione che consenta almeno di dare uguale respiro alla gestione di tutte le strutture che giorno per giorno assistono minori ed anziani
PEPPONE E DON CAMILLO
Jervolino va,Jervolino viene,ritorna STRISCIA LA NOTIZIA in difesa dei bambini di Napoli
Ci saranno di nuovo Pinocchio e compagni ?
http://www.napoliurbanblog.com/se-non-ora-quando-difendiamo-i-bambini-di-napoli-video/3146
8 MARZO: PER NON DIMENTICARE I BAMBINI DI NAPOLI
WELFARE: UNEBA NAPOLI, “LE SUORE PAGANO CON LORO PENSIONI IL CIBO PER I RAGAZZI”
rassegna stampa-
fonte-SIR-Servizio Informazione Religiosa
Se il Comune di Napoli continuerà a ritardare i pagamenti ai centri socioeducativi, le strutture saranno costrette a sospendere l’attività: rischiamo di ritrovarci, da un giorno all’altro, con 2 o 3 mila minori per strada. E spesso si tratta delle strade dei quartieri e delle situazioni sociali più a rischio”.
E’ questa la preoccupazione che Uneba Napoli ha presentato ieri sera al prefetto di Napoli Andrea De Martino, in un incontro chiesto dall’associazione dopo la protesta di laici, religiosi e famiglie dei centri Uneba sotto palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale, di lunedì 28 febbraio. “Il sindaco Jervolino – riferisce oggi il presidente di Uneba Napoli, Lucio Pirillo – ci ha promesso il pagamento di almeno 2 dei 26 mesi di rette arretrate entro maggio.
Mentre l’assessore Riccio e le banche hanno concordato di continuare la discussione sulla cessione del credito, oltre a dirsi disposte a valutare, caso per caso, di concedere ulteriore credito agli istituti”. “La situazione a cui gli enti sono giunti a causa dei mancati pagamenti del Comune resta drammatica – evidenzia Pirillo -. Se anche, come promesso, un bimestre ci verrà pagato a maggio, da qui ad allora si sarà comunque accumulato un altro bimestre di arretrato”.
“Siamo arrivati al punto che gli enti non hanno più fondi in cassa – dichiara Pirillo -. E le suore che vi operano anticipano le loro pensioni per permettere di comprare da mangiare per i ragazzi”. “In queste condizioni – dice Pirillo a nome degli enti – non siamo in grado di garantire che potremo portare avanti il servizio che svolgiamo per 3000 minori di Napoli.
Già nei prossimi giorni potrebbero registrarsi disagi, con enti costretti a sospendere le attività”. Di qui l’ennesimo, pressante appello di Uneba Napoli: “La situazione è insostenibile. Serve un intervento straordinario delle istituzioni a tutti i livelli: Comune, Regione, Stato.
Ci appelliamo in particolare alla sensibilità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che da cittadino di Napoli ben conosce la situazione”. “Chiediamo al Consiglio comunale di Napoli di trovare al più presto una soluzione che consenta almeno di dare respiro alla gestione giorno per giorno degli enti”, prosegue Pirillo.
Sos convitti, appello a Napolitano di Aurora Barra
fonte-il roma-
rassegna stampa
Dopo la manifestazione davanti Palazzo San Giacomo, Uneba Napoli continua a far sentire la propria voce e questa volta lo fa dinanzi al prefetto.
«Se il Comune di Napoli continuerà a ritardare i pagamenti ai centri socio-educativi, le strutture saranno costrette a sospendere l’attività:
rischiamo di ritrovarci, da un giorno all’altro, con tremila minori per strada. E spesso si tratta delle strade dei quartieri e delle situazioni sociali più a rischio».
Questa è la preoccupazione che Lucio Pirillo, presidente Uneba Napoli ha espresso al prefetto partenopeo Andrea De Martino nell’incontro chiesto dall’associazione dopo la protesta di lunedì.
All’incontro con il prefetto erano presenti anche il sindaco Rosa Russo Iervolino, l’onorevole Schifone, il capo gruppo del Pd Antonio Borriello e gli assessori Giulio Riccio e Michele Saggese, oltre a dirigenti di tre istituti di credito, Banco di Napoli, Banca Popolare Etica e Monte dei Paschi di Siena.
«Il sindaco Iervolino e l’assessore Riccio – riferisce Pirillo - ci hanno spiegato che il motivo del ritardo dei trasferimenti è dovuto a problematiche scaturite dall’approvazione del decreto mille proroghe, per cui i finanziamenti statali dovrebbero arrivare entro la fine di marzo e
di conseguenza il promesso pagamento di almeno 2 dei 26 mesi delle rette arretrate sarà previsto entro maggio». «Intanto – continua Pirillo – le banche, esclusa la Banca Popolare Etica, hanno concordato di continuare le anticipazioni e aumentare il castelletto fino al pagamento comunale ma solo dopo aver valutato la situazione caso per caso».
Nel frattempo l’assessore alle politiche sociali vedrà se si può pagare un altro bimestre con fondi finanziari poiché fino a maggio si rischierebbe la chiusura di molti centri educativi.
«L’unica strada fattibile – sostiene Pirillo – è la cessione del credito che permette una elargizione finanziaria per oltre un anno».
«Ringraziamo prefetto, giunta e banche per la disponibilità - continua Pirillo - ma allo stesso tempo ribadiamo che la situazione a cui gli enti sono giunti a causa dei mancati pagamenti del Comune resta drammatica.
Se anche, come promesso, un bimestre ci verrà pagato a maggio, da qui ad allora si sarà comunque accumulato un altro bimestre di arretrato.
Siamo arrivati al punto che gli enti non hanno più fondi in cassa e le suore che vi operano anticipano le loro pensioni per permettere di comprare da mangiare per i ragazzi».
«In queste condizioni - dice Pirillo a nome degli enti - non siamo in grado di garantire che potremo portare avanti il servizio che svolgiamo per tremila minori.
Già nei prossimi giorni potrebbero registrarsi disagi, con enti costretti a sospendere le attività».
«La situazione è insostenibile.
Serve un intervento straordinario delle istituzioni a tutti i livelli:
Comune, Regione e Stato, così ci appelliamo anche alla sensibilità del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che da cittadino di Napoli ben conosce la situazione.
Infine chiediamo al consiglio comunale di Napoli di trovare al più presto una soluzione che consenta almeno di dare respiro alla gestione giorno per giorno degli enti».
Per valutare la situazione e decidere il da farsi gli enti associati Uneba Napoli si riuniscono domani, venerdi 4 marzo,in assemblea presso il centro don Guanella.
«Siamo soddisfatti – dichiara Chiara Giordano, presidente dell’associazione Onlus Campania in Movimento – della disponibilità mostrata dal prefetto di Napoli De Martino, che finalmente dopo mesi di appelli e proteste fatte, ha deciso di farsi garante con le banche per trovare una soluzione concreta contro la chiusura definitiva delle case famiglia e dei semiconvitti che non venivano pagate da olte 24 mesi.
Per ora, mi auguro, si sia scongiurato il pericolo, che oltre 3000 minori finissero per strada.
Tutto questo però non basta, la situazione resta gravissima, e malgrado l’impegno momentaneo dell’ass. alle politiche sociali Giulio Riccio, la sua gestione resta fallimentare, poiché ha messo in ginocchio tutto il terzo settore, nel rispetto di chi aveva realmente bisogno procedere con piani seri che guardassero al futuro, nel rispetto di chi aveva realmente bisogno di assistenza, e che invece è stato ignorato e lasciato solo per lunghi anni.
Chiediamo un’indagine ispettiva sulla gestione dei fondi».
Uneba Napoli dal prefetto De Martino: preoccupati per il futuro, serve agire subito con pagamento degli arretrati e cessione del credito
Appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
“Il sindaco Jervolino – riferisce il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo – ci ha promesso il pagamento di almeno 2 dei 26 mesi di rette arretrate entro maggio. Mentre l’assessore Riccio e le banche hanno concordato di continuare la discussione sulla cessione del credito , oltre a dirsi disposte a valutare, caso per caso, di concedere ulteriore credito agli istituti”.
Di qui l’ennesimo, pressante appello di Uneba Napoli.
“Ringraziamo prefetto, giunta e banche per la disponibilità – continua Pirillo – ma allo stesso tempo ribadiamo che la situazione a cui gli enti sono giunti a causa dei mancati pagamenti del Comune resta drammatica. Se anche, come promesso, un bimestre ci verrà pagato a maggio, da qui ad allora si sarà comunque accumulato un altro bimestre di arretrato.
Siamo arrivati al punto che gli enti non hanno più fondi in cassa. E le suore che vi operano anticipano le loro pensioni per permettere di comprare da mangiare per i ragazzi”
“La situazione è insostenibile. Serve un intervento straordinario delle istituzioni a tutti i livelli: Comune, Regione, Stato. Ci appelliamo in particolare alla sensibilità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che da cittadino di Napoli ben conosce la situazione”.
“In queste condizioni – dice Pirillo a nome degli enti – non siamo in grado di garantire che potremo portare avanti il servizio che svolgiamo per 3000 minori di Napoli. Già nei prossimi giorni potrebbero registrarsi disagi, con enti costretti a sospendere le attività”.
VENERDI 4 marzo alle 17 gli enti associati Uneba Napoli si riuniscono in assemblea presso il centro don Guanella per valutare la situazione e decidere il da farsi.