INFORMAZIONE SULLA VISITA DELL’ ASSESSORE SERGIO D’ANGELO AL CAMPO NOMADI DI VIA CUPA PERILLO ED INCONTRO CON ALCUNE ASSOCIAZIONI(DI DOMENICO PIZZUTI)
Ieri 4 luglio, alle ore 11, per iniziativa dell’Assessore alle Politiche sociali Sergio D’Angelo e per mia sollecitazione e di “Chi rom…e chi no” di incontro per essere informati sullo stato di attuazione dei progetti di sistemazione abitativa del campo nomadi non autorizzato di via Cupa Perillo, l’Assessore ci ha convocati per questa sua visita.
Dopo una rapida visita al campo sia nella parte destra che sinistra con il contorno di cumuli di spazzatura, ci siamo fermati nella baracca “Scola Jungla” di “Chi rom… e chi no”. Erano presenti insieme al Dirigente del Comune di Napoli Moscati e di Anna Maria Di Stefano, Biagio e Marco di “Chi rom… e chi no”, la Presidente dell’Opera nomadi di Napoli, il sottoscritto in rappresentanza del “Comitato campano con i rom”, rappresentanti dell’Asl ed altri. Hanno introdotto brevemente l’incontro Marco, il sottoscritto, e la Presidente dell’Opera nomadi sull’ impostazione delle politiche per i rom, ed i vari problemi di sistemazione del campo e soprattutto sulla riapertura dopo anni di una interlocuzione delle associazioni con le istituzioni locali e sulla partecipazione dei rom ai progetti a cui sono interessati.
L’Assessore ha raccolto questa attesa di partecipazione attiva alle politiche pubbliche riguardanti i rom, cogliendo diversi punti di vista espressi, ed ha ricondotto il problema di sistemazione non solo abitativa del campo alla problematica più generale del quartiere Scampia con la volontà di coinvolgere a breve tutti i soggetti interessati a questi sviluppi in una sorta di Stati generali. Ha informato che tra la fine di luglio e settembre sarà indetto il bando per la realizzazione del progetto di sistemazione abitativa, che non ci ha illustrato, essendo arrivati nelle Casse comunali il finanziamento di 7 milioni di euro. Ha ipotizzato una politica del doppio binario, quello amministrativo-burocratico per l’attuazione del progetto comunale di sistemazione abitativa e quello partecipativo con le associazioni manifestando la disponibilità ad interventi migliorativi del progetto (fino al 30% del budget) ed all’assunzione di manodopera rom nella realizzazione del progetto.
Iniziato questo disgelo comunicativo e partecipativo, occorre prepararsi ad un prossimo incontro che informi preventivamente sul contenuto del bando e sul progetto di sistemazione abitativa preparato dal Comune di Napoli su cui c’è stato finora copertura.
Domenico Pizzuti