BOLLETTINO N. 26 DI VIGILANZA CIVILE DEGRADO CAMPO DELLA MARINELLA: URGE INTERVENTO DI RISANAMEMTO PER LA SALUTE DEGLI ABITANTI DEL CAMPO E DEL QUARTIERE
Venerdì 20 c.m. in occasione dell’inaugurazione del progetto
COM.IN.ROM Italia presso l’Ufficio Immigrazione della Prefettura di
Napoli in via Amerigo Vespucci, ho dato una sguardo al di là di una
staccianata sul campo del c.d. “Parco della Marinella” e sono rimasto
letteralmente inorridito per la presenza di tuguri in mezzo a cumuli
di immondizie. Un autentico campo di “Rifiuti umani”, secondo la
terminologia di Z. Baumann, in mezzo a cumuli di rifiuti, al di là di
un recinto di una via molto trafficata.
Avendo una certa conoscenza dei campi rom, ho l’impressione che
si tratti di una delle manifestazioni di maggior degrado del campi
rom e nomadi.
Non ho avuto l’ardire di oltreppassare il recinto, ma
dall’osservazione e da qualche informazione sono disseminati tra i
rifiuti accumulati circa 200 tra ganesi, senegalesi, marocchini e rom
con donne e bambini che abitano autentiche catapecchie tra enormi
topi e acqua defluente. Per queste condizioni, a mio parere, oltre
l’offesa alla dignità umana di questi extracomunitari e rom e alla
stessa “Napoli sociale” per l’indifferenza circostante, si tratta di
un’ autentica bomba ecologica per il pericolo di epidemie. Sono a
conoscenza dell’aiuto prestato a queste persone in mezzo a difficolt
da parte di associazioni di volontariato.
URGE da parte delle diverse istituzioni un intervento di
risanamento per la salute di questi poveri cristi e degli stessi
napoletani, in attesa di più civili sistemazioni abitative, e/o
almeno di bonifica con la raccolta dei rifiuti. Da questo punto di
vista per affrontare i diversi casi di degrado dei campi nomadi e rom
urge un tavolo che assembli i diversi rappresentanti delle
istituzioni e degli enti interessati insieme alle associazioni
operanti sul campo per la programmazione di interventi più
complessivi e articolati.
La stessa chiesa locale o meglio le
comunità cristiane dovrebbero gettare uno sguardo su questi campi
“invisibili” per contribuire alla umanizzazione di queste condizioni.
Anche il Terzo settore a Napoli e Provincia è chiamato a dare un più
efficace contributo per il risanamento di queste condizioni.
In attesa di un cortese riscontro sono disposizione per ogni
utile cooperazione.
Domenico Pizzuti, Comitato Associazioni, cittadini e rom insieme