Non gettiamo questa vita di Anna Maria Gargiulo
Enormi sono i sacrifici in termini di personale e di risorse economiche che gli istituti UNEBA, e non solo, stanno sostenendo per non chiudere le attività, per non rimettere in strada migliaia di minori a rischio, per non togliere lavoro e dignità a migliaia di operatori sociali che lavorano, aiutando i più deboli di questa città.
Siamo in attesa di conoscere dall’assessorato come superare quest’impasse che ci tiene sulla corda da anni.
Nel frattempo, ci permettiamo di suggerire un piccolo provvedimento tampone che certo non risolve, ma che, almeno per le case albergo per anziani, può dare un minimo di respiro.
Basterebbe eliminare l’ingiusta pratica attualmente in essere di incamerare da parte del Comune una quota della pensione dell’anziano ospite come compartecipazione alla retta: visto che il Comune paga dopo oltre tre anni questa retta, mentre incassa mese per mese la quota dall’anziano, si dovrebbe consentire di far incassare agli Istituti questa quota, mese per mese, e sottrarla poi dal contributo del Comune quando finalmente verrà l’ora di erogarlo.
In tal modo, gli Istituti avrebbero un minimo di entrata certa con la quale comprare gli alimenti, qualche stipendio, riducendo un po’, almeno, i costi enormi che si affrontano nel pagare gli interessi alle banche per i mutui che si stanno contraendo.
Si tratterebbe solo di un piccolo segnale, che al Comune non costa nulla, mentre per molte case per anziani potrebbe essere un aiuto e incoraggiare a non chiudere.