UNEBA Napoli Convegno - Quale welfare territoriale - Giuseppe Acocella
UNEBA, unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale, d’intesa con l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II°, Corso di Laurea Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Ordine Assistenti Sociali della Regione Campania, che si è svolto presso l’aula Aula Magna del complesso universitario di Via Don Bosco a Napoli.
UNEBA Napoli Convegno - Quale welfare territoriale - Lucio Pirillo Pres UNEBA
Quale welfare territoriale? Il contributo del privato sociale al riassetto delle competenze e dei servizi territoriali.
A tal proposito, il Presidente Regionale Uneba, Lucio Pirillo, ha voluto ringraziare nelle sue conclusioni tutti i partecipanti al convegno, ma soprattutto l’assessore D’Angelo per la partecipazione e per l’analisi delle difficoltà che sta incontrando il suo Assessorato, sul piano economico; ma, ha soggiunto Pirillo, il Comune non può sottrarsi al dovere di considerare i Suoi creditori tutti eguali.
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Uneba Napoli al Comune: no alle disparità di trattamento tra centri socioeducativi e case famiglia
“Quale welfare territoriale? Il contributo del privato sociale al riassetto delle competenze e dei servizi territoriali” è il tema del convegno organizzato venerdì 23 marzo a Napoli dall’Uneba Napoli d’intesa con l’Università degli studi di Napoli “Federico II”, Corso di laurea magistrale in servizio sociale e politiche sociali, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Ordine assistenti sociali della Regione Campania. Si è svolto presso l’aula aula magna del complesso universitario di via Don Bosco a Napoli.
UNEBA Napoli Convegno - Quale welfare territoriale - Francesco De Notaris
Quale welfare territoriale? Il contributo del privato sociale al riassetto delle competenze e dei servizi territoriali. E’ Il tema del convegno organizzato dall’ UNEBA, unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale, d’intesa con l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II°, Corso di Laurea Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Ordine Assistenti Sociali della Regione Campania, che si è svolto presso l’aula Aula Magna del complesso universitario di Via Don Bosco a Napoli.
UNEBA Napoli Convegno - Quale welfare territoriale - Giuseppina Libretti Assistente Sociale Napoli
Quale welfare territoriale? Il contributo del privato sociale al riassetto delle competenze e dei servizi territoriali.
E’ Il tema del convegno organizzato dall’ UNEBA, unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale, d’intesa con l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II°, Corso di Laurea Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Ordine Assistenti Sociali della Regione Campania, che si è svolto presso l’aula Aula Magna del complesso universitario di Via Don Bosco a Napoli.
UNEBA Napoli Convegno - Quale welfare territoriale - Sergio D’Angelo Ass comune di Napoli
Quale welfare territoriale? Il contributo del privato sociale al riassetto delle competenze e dei servizi territoriali.
Secondo quanto ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, Sergio D’Angelo, la situazione sembra destinata a non cambiare perché il Comune risulta tutt’oggi insolvibile per l’accumularsi i di crediti che purtroppo non riesce ad acquisire, per cui se non rientra non può spendere per mancanza di soldi. È questa una situazione che si è dilatata nel tempo e che l’attuale Giunta ha ereditato; è per questo motivo che il bilancio si tiene solo in maniera teorica, per cui di anno in anno i tempi di pagamento continuano a dilatarsi. Purtroppo a Napoli gli sprechi si sono avuti, ora i soldi non ci sono e questa è la realtà, per cui bisogna solo resistere e decidere cosa si può fare per superare almeno il vincolo del cronologico.
UNEBA Napoli Convegno - Quale welfare territoriale - Maurizio Giordano Pres Nazionale UNEBA
Quale welfare territoriale? Il contributo del privato sociale al riassetto delle competenze e dei servizi territoriali.
Maurizio Giordano,Presidente Nazionale Uneba, ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di impostare le politiche sociali come elemento di risposta alla gravissima crisi economica che attraversa il paese, specificando che da questo punto di vista, il convegno è stato un modo per mettere in evidenza gli aspetti teorici e pratici di quello che rappresenta il welfare territoriale.
I centri socio educativi diurni, gestiti da religiosi nei loro Istituti, sono strutture radicate nella storia della città e che, già rinnovati nel tempo, svolgono un ruolo fondamentale.
A Napoli sono 3mila i minori e 700 gli anziani seguiti e curati dai religiosi e dal personale laico degli Istituti. E’ un servizio messo a rischio dalla grande difficoltà economica che i centri vivono, a causa del ritardo da parte del Comune di Napoli che ha accumulato un debito di circa 30 milioni di euro.
Su questo sfondo sociale così critico, va osservata la grande difficoltà economica che i Centri vivono, a causa del Comune che da oltre tre anni continua a non pagare agli Istituti quanto dovuto per il servizio a minori e anziani, con la conseguenza che se da un lato alcuni Associati hanno già chiuso le loro attività, altri Enti potrebbero essere obbligati a seguire la stessa strada.
UNEBA Napoli Convegno - Quale welfare territoriale - S. E. Crescenzio Sepe Cardinale Napoli
Quale welfare territoriale? Il contributo del privato sociale al riassetto delle competenze e dei servizi territoriali. E’ Il tema del convegno organizzato dall’ UNEBA, unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale, d’intesa con l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II°, Corso di Laurea Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Ordine Assistenti Sociali della Regione Campania, che si è svolto presso l’aula Aula Magna del complesso universitario di Via Don Bosco a Napoli.
Assente il Sindaco di Napoli ,Luigi De Magistris, ad aprire il convegno, che ha visto una grande partecipazione di oltre 800 persone ,il prof. Mario Rusciano Presidente Polo delle Scienze Umane e Sociali. seguito dal prof. Arturo de Vivo Preside Facoltà Lettere e Filosofia e dal dott. Antonio Cicia, Segretario generale di Uneba - Napoli
Il Cardinale di Napoli, S. E. Crescenzo Sepe, nel Suo intervento di saluto, ha puntato l’accento sul preoccupante aumento delle povertà che si sta verificando nella nostra città che vive una crisi difficile.
Da qui l’importanza del terzo settore che non è uno spazio residuale, ma uno spazio dove organizzazioni cattoliche e non, fanno un servizio alla città che va riconosciuto non solo con le parole ma con i fatti. “Come vescovo mi umilia vedere tanti istituti che sono costretti a chiudere perchè chi dovrebbe tenerli aperti, e dare un proprio contributo non lo fa, e perchè da 3 anni e mezzo chi ha il dovere di pagare non paga, così le istituzioni umiliano i poveri».
Ambiente e Sociale l’Impegno di UNEBA Napoli -All’Amministrazione De Magistris chiediamo un Piano di rientro dal debito che,solo per l’Uneba,ha superato i tre anni,compromettendo l’ esistenza di Istituzioni che hanno fatto la storia del Welfare in città
UNEBA Napoli Quale welfare territoriale - Parliamo con… il Prof Giacomo Di Gennaro -
Convegno Quale welfare territoriale? Il contributo del privato sociale al riassetto delle competenze e dei servizi territoriali’
Venerdì 23 marzo 2012 alle ore 9:30 presso l’aula Aula Magna del complesso universitario di Via Don Bosco a Napoli.
Un momento di riflessione, quello offerto dal convegno, sulle ragioni delle difficoltà che incontrano gli enti territoriali a garantire interventi e servizi sociali di welfare capaci di soddisfare pratiche partecipative, modelli innovativi di assistenza, valutazione degli interventi e dei soggetti meritevoli di esternalità, valutazione della qualità delle relazioni in cui si danno i servizi. Malgrado l’evolversi dei tempi e della società, specialmente in alcune realtà come quella di Napoli e provincia, alcune situazioni di povertà e disperazione non si sono estinte, sono diminuite nella quantità, ma restano comunque scandalosamente grandi i numeri di famiglie multiproblematiche, estremamente deprivate, sia da un punto di vista economico, sia culturale. A tal proposito, sono proprio i Centri socio educativi diurni ad accogliere i minori provenienti da queste famiglie, dai quartieri più difficili della città. Sono migliaia e migliaia le giovani vite seguite e curate dai religiosi e dal personale laico degli Istituti che svolgono attività di semiconvitto. Va osservato, poi, la grande difficoltà economica che i Centri vivono, a causa del Comune,che, continua a non pagare agli Istituti quanto dovuto per il servizio a minori e anziani. Un ritardo che supera i tre anni ha costretto i Centri socio educativi ad un insostenibile continuo anticipo delle spese. Alcuni Associati hanno già chiuso le loro attività, mentre altri Enti potrebbero essere obbligati a seguire la stessa strada. Su questo sfondo sociale così critico, i processi di riorganizzazione territoriale delle politiche sociali segnalano da tempo, per effetto della contrazione delle risorse pubbliche, la necessità di combinare risposte adeguate ai bisogni di cura (sociali e sanitari) e prassi equilibrate di un universalismo selettivo. Il rischio è che dietro le retoriche sul riconoscimento dei diritti, sulla cittadinanza e la democrazia partecipativa si celi l’incapacità dell’attore pubblico di selezionare beneficiari e prestazioni, essendo queste due prospettive collocate all’intersezione di una serie di questioni che attengono l’età, l’equità di genere, l’integrazione, la giustizia sociale, il modo di pensare e implementare la sussidiarietà.