(COME PINOCCHIO?)LE MANCATE PROMESSE DI D’ANGELO SULLE POLITICHE SOCIALI A NAPOLI
“SCAMPIA FELICE” SUL SITO DI COMPOSTAGGIO A SCAMPIA
Il movimento “Campania in movimento” di Scampia, non nuovo a
forme di agitazione e mobilitazione di carattere strumentale che
abbiamo denunciato (nella serata di venerdì 20 luglio, per esempio,
nel corso dei concerti di”Scampia estate 2012″ surrettiziamente furono
innalzati due striscioni “no al compostaggio”), dopo il flop della
manifestazione del 19 luglio per scarsa partecipazione dei cittadini
contro la delibera del Comune di Napoli n. 319 del 3 maggio 2012
riguardante la realizzazione di un sito di compostaggio nell’isola
ecologica nei pressi del campo nomadi di via Cupa Perillo, chiama di
nuovo a raccolta la cittadinanza giovedì 2 agosto alle ore 18.30 per le
tonnellate di rifiuti che pioverebbero nel quartiere.
Questo rigurgito estivo preoccupa in primo luogo per la
quantità di manifesti che hanno inondato muri, edifici ed esercizi
commerciali, senza una previa discussione sull’argomento per il
supposto maleficio derivante dal sito di compostaggio nell’isola
ecologica in via Cupa Perillo, inaugurata in verità senza fanfare e
manifesti dal sindaco De Magistris due mesi orsono. In secondo luogo
colpisce la semplificazione del discorso per la supposta equazione
“polo ecologico” eguale “polo della munnezza” che farebbe del
quartiere una autentica pattumiera, che tradisce una grossolana
disinformazione, quando secondo gli esperti un sito di compostaggio
non costituisce alcun problema ed è piuttosto la soluzione più civile
e utile per il percorso di eliminazione dei rifiuti. E’ stata
teorizzata e praticata anche in grandi città nordamericane come San
Francisco. Compostare i materiali biodegradibili significa recuperare
tutta la richezza di un prodotto e contribuire a ricostruire il suolo
consumato: i prodotti residui costituirebbero una “potenziale
risorsa”.
Il movimento in questione è late comers (ultimo arrivato),
quando da decenni un elité di cittadini Scampia ha maturata una
coscienza dei problemi ecologici con interessanti iniziative
realizzate anche nelle scuole, senza dimenticare il forte impegno per
la raccolta differenziata. “Non si può scherzare con i rifiuti” per
altri scopi, non favorendo una corretta informazione e discussione.
Forse si vuole operare per la realizzazione di incenitori che una
parte cospicua della città non approva? E’ certo necessaria una
maggiore informazione dei cittadini su questioni che riguardano la
salute dei cittadini per evitare che qualcuno ciurli nel manico per
altri scopi. Di qui l’invito del laboratorio politico “Scampia felice”:
“confrontiamoci su idee e progetti una in una visione d’insieme delle
politiche per il rilancio del quartiere”. Il resto è veramente cattiva
politica, trash cioè monnezza.
COMUNICATO STAMPA DI “SCAMPIA FELICE” SUL SITO DI
COMPOSTAGGIO A SCAMPIA
A cura di Domenico Pizzuti
La Chiesa sola a combattere nella terra dei fuochi !
Sono almeno quattro anni che i cittadini della provincia di Napoli e Caserta videodenunciano i fumi tossici; è stata istituita una task force di super esperti del Ministero e dell’Istituto Superiore della Sanità e del Comando dei Carabinieri del Nas che saranno presto in missione nelle terre dei fuochi di Napoli e Caserta. La squadra speciale voluta dal Ministro della Salute Renato Balduzzi con un decreto avrà il compito di verificare se l’incidenza della mortalità per tumore, come risulta dalla ricerca dell’Istituto Pascale di Napoli, dipenda da fattori ambientali, in particolare dai fumi tossici sprigionati dai roghi dell’hinterland napoletano e casertano. La ricerca parla di incrementi di morte del 47 % negli uomini e del 40 % nelle donne a Napoli, mentre del 28,4 e del 32,7 per cento a Caserta. I Comitati di cittadini che da anni denunciano i roghi tossici sono stati convocati in Prefettura a Napoli. La task force di esperti dovrà presentare una relazione al Ministro entro il 28 settembre. Anche la Chiesa è scesa in campo al fianco della società civile che vive nelle aree dei Fuochi. Tra questi don Maurizio Patriciello della Parrocchia del Parco verde di Caivano.