WELFARE:UNEBA;ISTITUTI VERSO CHIUSURA, VERTICE CON PREFETTO
- NAPOLI, 31 OTT - Chiederanno un incontro urgente al
prefetto di Napoli per dire che migliaia di ragazzi rischiano di
finire per strada. I vertici dell’Uneba - gli istituti di
assistenza e beneficenza sia religiosi che laici - dicono che la
chiusura delle strutture e’ prossima (entro la seconda decade di
novembre) perche’ sono in gravi difficolta’ finanziare. Non
ricevono da anni i soldi delle rette - tra i maggiori creditori
c’e’ anche il Comune di Napoli - ed ora, denuncia il presidente
di Uneba Campania, Lucio Pirillo, ‘non ci sono i soldi per
pagare gli stipendi ai dipendenti e per far fronte alle
necessita’ dei ragazzi’.
Non e’ servita la clamorosa protesta inscenata la scorsa
settimana da alcune suore che si sono incatenate dinanzi palazzo
San Giacomo, sede del Comune di Napoli.
In questi giorni era atteso un atto amministrativo da parte
dell’amministrazione de Magistris ‘che pero’ non c’e’ stato.
Ormai siamo stanchi e senza risorse. E questo lo ribadiremo al
prefetto di Napoli’.
Gli istituti operano in alcuni quartieri difficili, come
Scampia. In queste zone garantiscono ai ragazzi di svolgere
attivita’ pomeridiane, di essere sottratti alle insidie della
strada. Se pero’ gli istituti chiuderanno circa duemila ragazzi
di Napoli e della provincia saranno lasciati completamente
soli.
ANSA
Congresso nazionale Uneba – Nuovo consiglio nazionale nel segno del rinnovamento
Entro venerdì 19 ottobre una delibera per sbloccare una parte dei 40 milioni che il Comune di Napoli deve agli enti Uneba. La ha promessa l’assessore alle politiche sociali di Napoli Sergio D’Angelo alla delegazione Uneba Napoli guidata dal presidente Lucio Pirillo. Gli enti Uneba rimangono comunque in stato di mobilitazione, e non è allontanato neppure il rischio di una sospensione totale dell’attività dei semiconvitti, dopo che già più di qualche centro ha dovuto chiudere definitivamente….. http://www.uneba.org/la-protesta-di-uneba-napoli-suore-incatenate-sotto-il-municipio/ Una manifestazione di protesta da parte di minori e famiglie assistiti negli istituti religiosi e laici dell’Uneba (Unione Nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) di Napoli in piazza Municipio. La protesta è stata decisa, denunciano gli organizzatori, per il rischio chiusura degli istituti in tutta la città, che a Napoli sono più di 50, per mancati pagamenti pari a 40 milioni di euro. . “Non abbiamo più alternative - spiega il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo - o si interviene oppure si sappia che tutti gli istituti di assistenza chiuderanno e Napoli si ritroverà sulla coscienza migliaia di minori a rischio e anziani poveri lasciati ulteriormente soli a se stessi e centinaia di bravi ed onesti professionisti senza più lavoro”
L’azione di lotta è stata decisa dopo i ripetuti appelli e sollecitazioni inviati al sindaco De Magistris chiedendo lo sblocco dei crediti che gli istituti hanno maturato negli anni per il servizio prestato alle fasce sociali bisognose. Politiche sociali I tagli al welfare innescano la protesta delle vittime della stretta imposta dal governo con i vari decreti per mettere sotto controllo la spesa destinata alle politiche sociali. Minori e famiglie assistite dagli istituti religiosi e laici dell’UNEBA(Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) di Napoli; è in programma alle 14 di oggi in piazza Municipio, davanti alla sede di Palazzo San Giacomo. La protesta è stata decisa, denunciano gli organizzatori per il rischio chiusura degli Istituti in tutta la città, che a Napoli sono più di 50 per mancati pagamenti pari a 40 milioni di euro. “Non abbiamo più alternative spiega il presidente di uneba Napoli Lucio Pirillo, o si interviene oppure si sappia che tutti gli istituti di assistenza chiuderanno e Napoli si ritroverà sulla coscienza migliaia di minori a rischio e anziani poveri lasciati soli a se stessi e centinaia di bravi ed onesti professionisti senza più lavoro” rassegna stampa-fonte il mattino - NAPOLI, 14 OTT - Una manifestazione di protesta da parte di minori e famiglie assistiti negli istituti religiosi e laici dell’Uneba (Unione Nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) di Napoli è in programma domani alle 14 in piazza Municipio. La protesta è stata decisa, denunciano gli organizzatori, per il rischio chiusura degli istituti in tutta la città, che a Napoli sono più di 50, per mancati pagamenti pari a 40 milioni di euro. . “Non abbiamo più alternative - spiega il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo - o si interviene oppure si sappia che tutti gli istituti di assistenza chiuderanno e Napoli si ritroverà sulla coscienza migliaia di minori a rischio e anziani poveri lasciati ulteriormente soli a se stessi e centinaia di bravi ed onesti professionisti senza più lavoro”. Gli enti Uneba di Napoli tornano in piazza. Una nuova manifestazione di protesta su svolgerà lunedì 15 ottobre alle 14 in piazza del Municipio a Napoli, sotto la sede del Comune di palazzo San Giacomo. Obbiettivo di Uneba, che a Napoli conta su più di 50 strutture, è “rappresentare la gravità di una situazione che non trova eguali nel resto del Paese”, con gli enormi debiti che il Comune ha e non salda verso gli enti Uneba che si prendono cura di 2000 minori e 800 anziani, spesso in situazioni sociali a rischio. “Non abbiamo più alternative – insiste il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo – : o si interviene oppure si sappia che tutti gli istituti di assistenza chiuderanno e Napoli si ritroverà sulla coscienza migliaia di minori a rischio e anziani poveri lasciati ulteriormente soli a se stessi e centinaia di bravi ed onesti professionisti senza più lavoro” COMUNICATO STAMPA “COMITATO CAMPANO CON I ROM” In riferimento a nostro precedente Comunicato in data 4 In occasione di un Consiglio comunale nella data di ieri A nome del Comitato Campano con i RomLa protesta di Uneba Napoli: suore incatenate sotto il municipio
UNEBA NAPOLI - Protesta Famiglie Istituti rischio chiusura per mancati pagamenti da parte del comune
La rivolta delle suore incatenate «De Magistris pagaci le rette,istituti per i minori al collasso»
Protesta degli Istituti religiosi e laici.Per un Welfare equo e solidale
ISTITUTI RELIGIOSI: subito i soldi o chiudiamoWELFARE: NAPOLI; DOMANI PROTESTA FAMIGLIE ISTITUTI UNEBA
Manifestazione di Uneba Napoli lunedì 15 ottobre
Il Ministro Riccardi convoca il Comune di Giugliano per sistemazione di 500 Rom sgomberati più volte
Il Ministro Riccardi convoca il Comune di Giugliano per
sistemazione di 500 Rom sgomberati più volte
ottobre 2012 riguardante l’ennesimo sgombero da parte delle forze
dell’ordine alle ore 5 del mattino di 500 Rom - con donne e 300
bambini infreddoliti e seminudi - da terreni provvisoriamente
occupati alle spalle del Parco commerciale Auchan dopo un precedente
sgombero estivo, senza prevedere alcuna alternativa di sistemazione
in altri luoghi dell’area. Da quella data questi gruppi hanno vagato
nella campagna, sgomberati per lo meno un decina di volte senza
resistenza da terreni occupati giornalmente, senza alcun intervento
da parte delle istituzioni, specialmente del Comune di Giugliano, e
della stessa popolazione giuglianese, In questo inaudito peregrinare
sono stati al fianco solo alcuni volontari del nostro Comitato
cercando di propria iniziativa altre sistemazioni possibili.
dedicata alla questione, siamo venuti a conoscenza di una
comunicazione del Ministro per la Cooperazione internazionale e
l’integrazione prof. Andrea Riccardi, che ha convocato in data lunedì
15 ottobre il Sindaco di Giugliano e l’assessore al welfare per
spiegazioni e la ricerca di soluzioni per sistemazioni civili di
questa minoranza etnica dimorante nel Comune da più di venti anni. In
adempimento della strategia nazionale di inclusione di Rom, Sinti e
Camminanti anche sul nostro territorio. Continueremo a vigilare ed
accompagnare questa popolazione per il riconoscimento di diritti
fondamentali, base di ogni strategia di inclusione.
ALEX ZANOTELLI, DOMENICO PIZZUTIADESIONE DI ANNA COZZINO presidente della VI Municipalità Barra,San Giovanni e Ponticelli alla manifestazione del 15 ottobre p.v.