COMUNI: NAPOLI; SCHIFONE, ANCHE ASSISTENZA SOCIALE E’ BENE, SARO’ ALLA PROTESTA DELL’UNEBA DEL 15 OTTOBRE
ESPONENTE PDL, SARO’ ALLA PROTESTA DELL’UNEBA DEL 15 OTTOBRE
NAPOLI
“Il 15 ottobre in piazza Municipio ci sarò anch’io”: Luciano Schifone, consigliere regionale del Pdl e presidente del Tavolo Regionale del Partenariato Economico e Sociale,
aderisce ed annuncia la sua presenza alla manifestazione di protesta organizzata per lunedì prossimo dall’Uneba, associazione che rappresenta a Napoli oltre cinquanta strutture religiose e laiche per l’assistenza agli anziani e ai bambini ed esprime la sua “viva preoccupazione per una situazione che rischia di cancellare il futuro del welfare a Napoli”.
“E’ inammissibile - continua - che ci siano ritardi di quattro anni nell’erogazione alle strutture aderenti all’Uneba dei contributi previsti.
Desta ulteriore sconcerto, invece, il fatto che nel frattempo, altri enti ed associazioni del terzo settore ottengano pagamenti per prestazioni datate ed effettuate da meno di due anni.
Una disparità di trattamento inaccettabile, perché oltre a discriminare l’associazionismo di assistenza sociale cattolico e laico, mette a rischio gli oltre duemila minori ed ottocento anziani assistiti, e fa scricchiolare i posti di lavoro di otre mille tra educatori, animatori ed operatori sociali, sia religiosi che laici”.
“Per evitare - ribadisce Schifone - che questa incresciosa situazione continui a perpetrarsi e costringa gli istituti interessati a chiudere, con tutte le conseguenze previste e sottolineate,
sarebbe il caso che l’amministrazione comunale del sindaco De Magistris
provvedesse, anche soltanto ad una anticipazione sul totale, in maniera tale da consentire a questi enti di tirare un attimino il fiato e scongiurare il pericolo”.
“Mi auguro - conclude Schifone - che, almeno in questa occasione, prevalga davvero quel senso di “bene comune” di cui anche la qualità della vita di minori ed anziani è espressione”.
ANSA
La Municipalità 9 Pianura Soccavo Comune di Napoli parteciperà alla Manifestazione del 15 ottobre con gli Istituti UNEBA
UNEBA Napoli - Ricevuta dalla Municipalità 9 Pianura Soccavo Comune di Napoli
Si è svolto un incontro presso la 9° Municipalità di Napoli tra il Presidente Maurizio Lezzi, il capogruppo del PD Giorgio Cuozzo ed i rappresentanti dell’UNEBA di Napoli.
Nel corso dell’incontro il Presidente Lucio Pirillo ed il Segretario Generale Antonio Cicia hanno rappresentato, insieme a tutti gli Istititi di Pianura-Soccavo la gravissima situazione nella quale si trovano le Strutture semiconvittuali perchè
da quattro anni il Comune non paga le rette.
La Municipalità ha solidarizzato con l’UNEBA ed ha assicurato l’impegno a sollecitare il Sindaco De Magistris e l’Ass. alle politiche sociali D’Angelo ad avviare immediatamente a soluzione il problema
Napoli – Il Comune continua a non pagare, e un altro istituto Uneba è costretto a chiudere
L’Istituto S. Antonio La Palma svolgeva la sua opera di comunità educativa a Napoli, nel Rione Sanità che fa parte di uno dei quartieri a più forte rischio di coinvolgimento in attività criminose per i bambini e ragazzi. É qui che la camorra recluta i suoi muschilli per inserirli nella microcriminalit
Fa rumore, giustamente, la chiusura di una fabbrica e il licenziamento di cento lavoratori, si muovono le tv – dichiara Lucio Pirillo, presidente di Uneba Napoli- , si mobilitano i politici. Ma non fa rumore, sembra non smuovere nessuno, la chiusura di tantissimi servizi sociali per i più deboli e il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori-padri di famiglia che, magari dopo lauree e specializzazioni, operano da anni nel sociale a favore dei più deboli”.
UNEBA Napoli - Secondo Corso Ambientale I RIFIUTI UN………
COMUNICATO STAMPA “COMITATO CAMPANO CON I ROM” Oggi 4 ottobre, festa liturgica del Poverello di Assisi, alle ore 5 del mattino, 500 poveri Rom sono stati sgomberati da terreni privati occupati alle spalle del Parco commerciale Auchan - senza prevedere alcuna alternativa all’abbandono dei terreni in cui si erano provvisoriamente insediati - dalle forze dell’ordine al comando dell’ispettore di Lorenzo. Le famiglie rom, con circa 300 minori infreddoliti e seminudi, svegliate di buon mattino abbandonano tranquillamente e senza alcuna resistenza le loro baracche e con roulolotte, camper e auto usati, si dirigono prima verso terreni di Villa Literno da cui sono subito allontanati da carabinieri e vigili del fuoco. In un secondo momento si radunanano sulle coste del Lago Patria, da cui alle ore 18 carabinieri e polizia li invitano a lasciare anche questi terreni. Ed è notte… Prima di ogni espressione di indignazione come umani, si tratta dell’ennesimo episodio di sgombero dei Rom da terreni occupati nell’area del Comune di Giugliano: il primo sgombero effettuato dall’area ASI in data 12 aprile 2011 per ordine della Magistratura e circa un’ altra decina dall’estate di quest’anno. Continua la peregrinazione di questi esseri umani da un terreno all’altro, autentici Homeless, senza tetto. E’ quasi incredibile che nel XXI secolo si verifichino queste espulsioni fuori le porte di una città meridionale e cattolica disattenta. E ‘ da interrogarsi non sulla validità formale di questi provvedimenti della Magistratura sotto il nome di “Sequestro preventivo” (di terreni già occupati?), ma sulla configurazione di un DILEMMA ETICO: difesa della proprietà privata secondo le leggi vigenti o rispetto di diritti fondamentali riconosciuti anche in sedi internazionali alle minoranze etniche dimoranti nel proprio territorio. In secondo luogo, non può passare sotto silenzio l’indifferenza delle popolazioni del giuglianesi di fronte a queste offese alla dignità umana: forse un giorno dovranno risponderne al Giudice “Ero rifugiato e senza casa e voi non mi avete procurato un rifugio e dato un bicchier d’acqua”. E da notare che in questa torrida estate non è venuto alcun soccorso dalla popolazione circostante, se non una fornitura di bottiglie di acqua da parte della Protezione civile di Napoli allertata dal nostro Comitato. Certo l’ammistrazione comunale con una finanziamento della Provincia di Napoli si vanta di aver realizzato con 21 moduli prefabbricati - per 5 persone ognuno - un insediamento più vivibile. In seguito alla nostra interazione con questa amministrazione, - a cui in questi giorni è stata inviata dalla Prefettura una Commissione di acceso per verificare eventuali infiltrazioni camorristiche nelle attività amministrative, - abbiamo avuto l’impressione che si mettessero ostacoli per ogni ulteriore sistemazione di Rom sul territorio in nome della difesa delle proprietà private di terreni e per l’eliminazione dei rom residenti da più di vent’anni sul territorio. Last but not least, facciamo proprio il grido di Padre Zanotelli in un documento in data 3 settembre 2012: <<Il mio è un grido, è un urlo: non posso accettare che esseri umani siano trattati peggio delle bestie! MI RIBELLO”. In questa oscurità e/o barbarie del nostro localismo civile e religioso, una speranza si intravede. Secondo Fratel Raffaele Lievore del “Comitato campano con i rom” il Comitato sua sponte si è prodigato per l’individuazione di un terreno sul quale creare una sorta di villaggio- campeggio con servizi centralizzati. Nel giro di qualche mese, dunque, i rom di Giugliano potrebbero trovare una nuova sistemazione. Si tratta solo di acquistare il terreno anche grazie ad un contributo economico cospicuo dello stesso Auchan, quando gli imprenditori locali si sono solo lamentat. Si spera così di poter dare all’intera comunità Rom un nuovo tetto prima di natale.
BartolomeoSorge LO STILE
Sull’ennesimo sgombero di centinaia di Rom dai campi di Giugliano