Il maltempo non dà tregua Frane e fiumi straripati
In Piemonte e in Lombardia preoccupa il livello del Po e del Ticino
Nel Pavese è crollata una palazzina: disperso un uomo di 70 anni
ROMA - L’Italia continua a essere spazzata da un’ondata di maltempo proveniente dall’Atlantico che sta provocando allagamenti e frane, ingenti danni e gravi problemi. Ieri due persone hanno perso la vita a causa del forte vento in Sicilia mentre in Lombardia un anziano risulta disperso tra le macerie di una palazzina crollata a Broni, nel Pavese, a causa di uno smottamento. In Piemonte diversi fiumi e torrenti sono straripati.
Ieri raffiche di scirocco che hanno soffiato fino a 120 chilometri orari hanno mandato in tilt la Sicilia. A Palermo un custode del parco comunale di Villa Trabia è morto dopo essere stato colpito dal ramo di un albero caduto a causa dal fortissimo vento. Rosario Cona, 63 anni, stava chiudendo il cancello d’ingresso della villa dove erano già caduti altri rami. L’altro incidente mortale ha avuto luogo a Rometta Marea (Messina), dove un uomo, Rosario La Spina, 62 anni, è rimasto schiacciato sotto da un cancello di ferro di un’abitazione uscito dai binari per il vento. All’aeroporto di Palermo alcuni voli sono stati cancellati o dirottati su altri scali e la torre di controllo è stata evacuata per 10 minuti nella mattinata a causa delle oscillazioni della struttura provocate dalle intense raffiche di vento. Sempre a causa del vento, da domenica sera sono isolate le isole minori della Sicilia, Lampedusa, Pantelleria, Ustica, Egadi e Eolie.
Risalendo la penisola la situazione resta difficile. Un camion si è ribaltato sulla A3 in Calabria causando la chiusura dell’autostrada tra Bagnara Calabra e Scilla (Reggio Calabria).
Sempre ieri, in Campania sono stati sospesi per alcune ore tutti i collegamenti marittimi tra Napoli e Ischia. E a partire dalla serata sono previste piogge intense su tutto il territorio regionale.
Disagi per il vento anche all’aeroporto di Fiumicino (Roma), dove alcuni voli hanno accusato ritardi. Al Nord è pericolo valanghe, classificato come ‘forte’ (grado quattro su una scala di cinque) in Valle d’Aosta. Pericolo anche in Veneto e in Trentino (’marcato’, grado tre).
A Broni, in Lombardia, una frana si è staccata da una collina e ha provocato il crollo di una palazzina di due piani. In quel tratto scorre il torrente Rile, le cui acque si sono ingrossate a causa delle abbondanti piogge. Le famiglie che abitano nell’edificio si sono messe in salvo. Un uomo di 70 anni risulta invece disperso. Si tratta di un abitante della casa accanto a quella crollata che era sceso in strada per vedere il corso d’acqua in piena. I soccorsi sono scattati immediatamente ma il rischio di nuovi smottamenti complica le ricerche. Il maltempo ha provocato allagamenti e frane in tutto l’Oltrepo pavese. Il Po è salito di tre metri e si è alzato anche il livello del Ticino.
Problemi anche nel Comasco. Due famiglie (cinque eprsone in tutto) sono state allontanate dalle loro case a Capiago Intimiano, dove le prolungate e forti precipitazioni hanno provocato il cedimento di un muro che arginava il terrapieno su cui sorge una palazzina a due piani.
In Piemonte il Tanaro è straripato ieri sera nella piana di Castello d’Annone, a dieci chilometri da Asti. L’acqua ha invaso campi e prati ma finora non sta minacciando le case. Allarme anche ad Alessandria e dintorni.
Preoccupa anche il Po e a Torino l’innalzamento dei livelli (che oggi, secondo le previsioni dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, toccherà il culmine restando a livelli di “elevata criticità“) ha portato alla chiusura dei locali pubblici sul lungofiume e ad allagamenti nei parchi.
In Liguria tre località dell’entroterra genovese sono bloccate per una grossa frana caduta lungo la strada. A Ventimiglia (Imperia) due persone sono rimaste ferite per una frana caduta su un’auto in transito.
Migliora la situazione a Venezia: il centro maree del Comune ha cambiato le sue stime portando la punta massima prevista sul medio mare da 130 a 120 centrimetri. Circa il 30% del suolo cittadino è stato interessato al fenomeno dell’acqua alta. Comunque non sono stati segnalati particolari problemi.
Per il brusco abbassamento delle temperature il sindaco di Bolzano ha prorogato i termini per l’accensione dei termosifoni.
(28 aprile 2009) Tutti gli articoli di cronaca