Tragica mattinata a Napoli, 3 morti:avvocato, impiegato, un 35enne dell’Est

Maggio 21, 2009 by admin
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-un giallo, un suicidio e un infarto-
-fonte corriere del mezzogiorno-
Un cadavere in un’auto, dipendente si getta dalla finestra
di Equitalia, un avvocato muore di infarto in Tribunale

NAPOLI - Tre morti, a poche ore l’una dall’altra, hanno tinto di nero questa mattinata napoletana. Alle prime luci dell’alba, è stato ritrovato in un’automobile il corpo di un cittadino est europeo senza vita. Negli uffici della questura, invece, un uomo si è ammazzato lanciandosi da una finestra. E’ stato, infine, colto da infarto un avvocato di 34 anni davanti al Palazzo di giustizia.

GIALLO SUL MORTO IN AUTO - Aveva 35 anni, e proveniva probabilmente dall’est europeo. E’ stato trovato all’interno di un’auto, una Mazda 626 con targa lituana, in via Reginelle, località Monteruscello a Pozzuoli, nel Napoletano. Il corpo dell’uomo, che non aveva documenti addosso, era avvolto in una coperta e si trovava sul sedile posteriore. Per il medico legale la morte è stata provocata da un arresto cardiocircolatorio, effetto di una asfissia determinata da impiccagione. Sul fatto indagano i carabinieri: l’uomo potrebbe essersi ucciso o essere stato ammazzato in un altro luogo e poi portato nella vettura. Il corpo è all’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli dove verrà effettuata l’autopsia.

SUICIDIO IN EQUITALIA - Un giovane dirigente di 32 anni, di origine palermitana, si è suicidato oggi a Napoli, lanciandosi dagli uffici della società Equitalia, per la quale lavorava come responsabile degli Affari societari. L’uomo è morto probabilmente sul colpo, dopo essersi buttato giù dal quindicesimo piano dell’edificio in cui si trova fra l’altro, ai primi piani, una parte degli uffici della questura di Napoli. A quanto si apprende il trentaduenne lavorava in una stanza accanto a quella dell’amministratore delegato, proprio al piano dal quale si è lanciato. Non è ancora chiaro cosa lo abbia spinto al gesto disperato. In questi giorni erano in visita a casa sua, a Napoli, i genitori che vivono a Venezia. L’uomo ha forse parlato al cellulare, fumato un’ultima sigaretta, e poi si è suicidato, morendo proprio davanti all’ingresso degli uffici della polizia. Inutile il tentativo disperato di rianimazione da parte di un medico, presente sul posto. I colleghi, sconvolti, lo hanno descritto come un uomo sereno. Sul fatto indaga la polizia

L’INFARTO - Un avvocato, di 34 anni, E.M. G., è morto per un infarto davanti al Palazzo di Giustizia a Napoli. L’uomo è caduto a terra alla presenza delle molte persone che affollavano la zona nei pressi del Tribunale. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto è intervenuta la polizia.

20 maggio 2009

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