NAPOLI :SCUOLE RELIGIOSE ASSISTONO 3MILA BAMBINI.
Che fanno le Istituzioni ?
Andrea Acampa - Rassegna Stampa -
-SONO FIGLI DI INDIGENTI. SALTA - ANCHE LA COLONIA DI GIUGNO-
Niente soldi, la “Santa Patrizia” rischia la chiusura-
Alunni che rischiano di trovarsi in strada e genitori disperati. È questa
la situazione che si prospetta, per centinaia di minori che frequentano
la scuola presso il complesso conventuale di San Gregorio Armeno. È
da luglio 2007, infatti, che l’istituto, retto dalle suore crocifisse devote
a Santa Patrizia, non riceve fondi dal Comune – come tanti altri
istituti - per pagare gli insegnanti, per il servizio di refezione, il
doposcuola e le tante attività che si svolgono nel semiconvitto. Sono
60 i centri gestiti da religiosi in città che fanno capo all’Uneba (Unione
nazionale istituti ed iniziative di assistenza) ed assistono più di 3mila
bambini. «Probabilmente – commenta Pasquale Puziello, genitore di
uno dei piccoli alunni - non riusciremo nemmeno a mandare i
ragazzini in vacanza. Le suore quando chiudeva la scuola a giugno
organizzavano una sorta di colonia estiva ed una serie di attività per
tutto il mese di luglio per venire incontro a chi ha difficoltà». Ieri
genitori, insegnanti e suore si sono riuniti per fare il punto della
situazione e, se i fondi non arrivano o non c’è risposta da Palazzo San
Giacomo, con ogni probabilità la prossima settimana scenderanno tutti
insieme in strada per protestare davanti al Comune. «I genitori – dice
Modestino Caso, consigliere della IV Municipalità – che portano i
propri figli in queste scuole sono indigenti, alcuni hanno alle spalle
problemi con la giustizia oppure sono vittime di droga e pertanto,
interrompere le lezioni sarebbe un crimine». La giunta ad ottobre
scorso ha ratificato il sovvenzionamento ed il consigliere Mario
D’Esposito, presidente della commissione mobilità, si è interessato
della vicenda che coinvolge anche il Corrado Ursi, il don Bosco ed il
Santa Rita. Ad oggi, però non è arrivato nemmeno un euro nelle casse
degli istituti che, per ora, stanno pagando con fondi propri
indebitandosi pur di non interrompere le lezioni. «È una vergogna –
commenta Antonio D’Andrea dell’associazione “Caraccioli del Sole” -
le istituzioni locali sono sorde alle nostre richieste».
Andrea Acampa
fonte IL ROMA-
Martedi 19 maggio 2009