Canto il sorriso.(P. Paolo Turturro)
Note di Don Paolo Turturro
Canto il sorriso.
L’odio ti semina solo sassi nell’anima. Noi siamo stati plasmati dal fiato di Dio, secondo il corpo di Cristo. L’orgoglio uccide i santi. Canto la luce del cieco nato. Cristo Gesù plasma il fango, come nella creazione del Padre, e infonde la luce. Crea la luce. E’la luce che opera nel giorno. Di notte operano le tenebre. Finché c’è giorno opera l’azione del Padre. Neanche il Padre si riposa, persino nel settimo giorno opera ancora. L’opera più ardua è creare la luce, è creare la risurrezione. Egli è il profeta della luce. E’ il profeta che invia nella piscina di Siloe ( inviato) il cieco nato a lavarsi per vedere le meraviglie di Dio. E’ la piscina dei profeti. Se c’è una grazia in quelle onde, ci deve essere il Profeta. Ci scandalizziamo dei profeti. Per noi ancora oggi sono scomodi. Sono peccatori come noi, niente di buono. Un peccatore non viene da Dio. La malattia, per il mondo del sinedrio, è frutto del peccato. Cristo afferma: né lui ha peccato, né i suoi genitori. E’ una vera rivoluzione morale, mentale e spirituale. Il cieco nato è per la gloria di Dio. Proprio perché in lui si manifesta l’opera di Cristo che crea come il Padre e infonde la vera nuova luce. E’ uno scandalo per il sinedrio. Un uomo non può creare come Dio. Proprio per questo Cristo è il Figlio di Dio, perché crea come il Padre e dona la vista, non solo degli occhi, ma quella della vera fede a un cieco nato. Si rischia di capovolgere le situazioni: chi è cieco vede, e chi vede diventa cieco e rimane nel peccato, perché non è capace di vedere Cristo il vero Profeta e Figlio di Dio. Chi non vede Dio è cieco. Riproverò a lanciarti sorrisi di perdono. Tu sei però un booling di rigetto. Non scalfire la tua mente di rancori. Ti fai male da solo. Germogliati, in questa primavera dello spirito, di gioia. Alleati con la letizia. Confida nel dono sublime che Dio ha infuso in te. Lo spirito contempla anche nel tempo l’eterno che tu sei. Confida in te che sei, sei sostanza di vita. Sei sostanza d’amore. Tu sei oltre il giorno, oltre i tuoi stessi giorni. Tu sei iscritto nel vangelo che il Galileo ha annunciato nelle terre assolate della Palestina. Tu sei il volto di Dio che sorride. I tuoi occhi sono l’ineffabile che vuoi ammirare fuori di te. Tu sei la misericordia che Cristo ha consegnato al Padre sulla croce. Leggi i tuoi respiri che sanno di grazia di Dio. Il tempo non scoraggia l’eterno. Sappi che il tuo respiro è in sintonia con i battiti del cuore divino. Sei fatto di eterno. Canta il sorriso che ti rende immortale. Solo chi sorride, procede sull’orlo dell’abisso senza cadere nel fondo. La pietà tra le braccia della Vergine è il riscatto che elargisce solo letizia agli afflitti e ai disperati. Non do ripetizioni al cuore. Più batte e più è stracolmo di amore. Non sono sclerotico di cuore. Né duro di mente. L’orchestra del cuore è la melodia che non puoi non ascoltare. Ascolta ciò che da tempo tu devi sapere. Freme il cuore e tu lo senti a distanza di chilometri lontano da me. La mente è lo scrigno dove Dio scrive la sua sapienza. Prova a baciare Dio e ti sbocceranno grazie immortali. Sbatti la porta in faccia alla morte, creperà finalmente. Ama sempre e nelle tue mani ci sarà sempre il dono di una carezza di una piccola poesia. Quante cose sa dire il sorriso. Quante cose davvero sa capire. Quante cose, sorridendo, hai dentro da buttare. Canto il libro dell’anima. Sento le sue armonie. Mi chiede di donarmi di più. Mi chiede di pensare di più. Mi chiede di contemplare di più. Mi chiede di amare di più. Come amare di più chi è nel tempo? Non batto l’aria per un pugno di mosche. Non è affatto bello bastonare il cielo. Non mi permetto su chi dall’alto ha visioni eterne. Bevo tazzine di caffè per abbattere l’inerzia. La stasi è la malattia dell’ignoranza. Ho idee che camminano, non sugli autobus. La musica sa fare l’energia del cuore. Semino nell’universo le note della sofferenza. Lassù germoglieranno altri firmamenti. Lassù, dove le galassie non abitano, non possono inquinarci il sorriso. So leggere l’intimo della gente, per questo è solo un servizio che mi fa crescere e mi santifica. Si può prevenire l’astuzia. La cattiveria taglia a pezzetti gli occhi gelidi di chi odia. Ti chiedo di liberarti delle parole che ti affliggono di dignità. Vomita il veleno che ti acida solo dentro. Non ti annientare di disperazione. Canta il sorriso che hai chiuso dentro le tue labbra. Canta il sorriso e tutta la malizia crolla attorno a te. Canta il sorriso e la giovinezza abiterà per sempre nelle tue vene. Canta il sorriso e la letizia infiammerà la tua casa. Canta il sorriso e l’economia produrrà benessere e serenità alla tua famiglia. Canta il sorriso e ti accorgerai che la tristezza non abiterà più la tua casa. Il sorriso ti insegna il sogno che da sempre hai sospirato di fare. Venite giovani con me a liberare le ali ai gabbiani. Forza, accorrete. Venite con me a liberare le ali ai gabbiani. Cantate con me. Sono l’uomo, chiamato Gesù. Il corno pieno d’olio è versato su Cristo. E’ l’olio santo dello Spirito. Cantare la luce è cantare il sorriso, è cantare la santità che solo Cristo Gesù è capace di donare.
P. Paolo Turturro
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