Scoperta l´isola del tesoretto
(di Mimmo Carratelli da la Repubblica Napoli)
Stavolta è Lucio Dalla che canta: È la sera dei miracoli fai attenzione, a Palazzo San Giacomo sotto il tetto qualcuno ha trovato un Tesoretto. Giubilo e meraviglia in città. Scoperti improvvisamente tre milioni di euro da spendere. In quale delle 816 stanze, dei dieci corridoi e dei 48 balconi del Palazzo erano nascosti? Chi è stato il Diogene che, cercando l´uomo delle pulizie (è un´amministrazione trasparente), ha trovato invece il Tesoretto?
In principio fu il Tesoretto di Brunetto Latini, notaio fiorentino esperto in settenari a rima baciata (”Lo Tesoro comenza al tempo di Fiorenza”). Poi, venne il Tesoretto di Padoa-Schioppa, luminare di economia e ministro di Prodi che, nella Finanziaria del 2007, scoprì una inaspettata risorsa di euro da spendere.
Ora c´è il Tesoretto del Comune di Napoli. L´isola del tesoretto di Palazzo San Giacomo. Il tesoretto della sierra madre di piazza Municipio. Il Comune piange miseria, non incassa le multe e aumenta le tasse, poi scopre che gli avanza un bel po´ di soldi.
Dov´è il trucco? Giambattista Basile non c´è più, ma è necessario rifare lo cunto de li cunti. Al Comune vige lo trattenemiento de peccerille e i conti non quadrano.
Il deficit aumenta, c´è un nuovo riassetto, Rosetta si tormenta ma scopre un Tesoretto. Soldi di stagione. Quanti altri milioni di euro giacciono negli anfratti, nei soppalchi, nelle sopraelevazioni, nelle scale a chiocciola, nei lavandini e negli abat-jour di Palazzo San Giacomo? Coraggio, cerchiamo ancora.
Cerchiamo nella borsetta del sindaco, nel ciuffo di Santangelo, nel naso grande di Guida, sotto la cravatta rosa di Nuzzolo e il pizzetto di Oddati, tra i lunghi capelli di Valeria Valente, nella barba di Realfonzo. L´assessore al disdoro urbano impiegherà il Tesoretto per tappare le buche stradali.
In settanta giorni. È il tempo dei miracoli. Applausi a schiera.