Sondaggio: sindaco e Bassolino ultimi in Italia

Gennaio 14, 2009 by admin
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Iervolino istruisce la giunta “Parlate poco e lavorate”

di Ottavio Lucarelli

In classifica sono ultimi. Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino, dopo essersi incontrati più volte nei giorni scorsi nel lavoro di ricostruzione della giunta comunale, si ritrovano assieme con la maglia nera del consenso, entrambi ultimi a quota 39 per cento di gradimento, secondo un sondaggio realizzato da “Ipr marketing” tra settembre e dicembre e pubblicato dal Sole 24 Ore. Se Bassolino è stato superato, rispetto all´anno scorso quando era a quota 46 per cento, da Claudio Burlando (Liguria) e Niki Vendola (Puglia), la Iervolino perde a sua volta dieci punti rispetto a un anno fa e venti rispetto alle elezioni del 2006 e vede la polvere di Catanzaro, Caserta, Brindisi e Cosenza che nel 2007 la seguivano. Un naufragio da cui si salva in parte il presidente della Provincia Dino Di Palma, che a quota 45 per cento di gradimento è comunque novantanovesimo nella sua categoria.

Un sondaggio che conferma come nella gente sia ormai percepito in modo galoppante lo stato di malessere dei Palazzi. Percezione sempre più nitida anche da parte del centrodestra di Napoli che, digeriti struffoli e cassate, ha deciso di rimboccarsi le maniche raccogliendo venti firme e presentando una petizione che obbliga il sindaco a riunire la conferenza dei capigruppo che, a sua volta, dovrà convocare il consiglio comunale entro e non oltre il 4 febbraio. Il primo obiettivo dell´opposizione è portare il sindaco in aula per misurare effettivamente lo stato di salute di una maggioranza che comunque, a partire dai dipietristi passati all´opposizione, esce indebolita dal rimpasto del 5 gennaio. A conti fatti il sindaco oggi può contare su 34 voti sicuri tra Partito democratico, sinistra radicale, socialisti, Udeur, Movimento civico e due esponenti del gruppo misto.

Venti le firme raccolte per far riunire il consiglio comunale, ma ne serviranno almeno 24 per presentare la mozione di sfiducia e poi occorreranno trentuno voti in aula per farla approvare. Impresa che sulla carta non sembra di facile realizzazione per il centrodestra che, in ogni caso, mira a coinvolgere i napoletani con una serie di iniziative parallele tra cui anche l´occupazione di alcuni luoghi simbolo della città, comprese alcune sedi istituzionali. Con l´obiettivo, spiegano i consiglieri comunali, di «evidenziare il fallimento, lo stato di crisi politico-amministrativa della giunta Iervolino e l´inesistenza di una maggioranza di centrosinistra».

La protesta anti-Iervolino vede in campo in città anche l´Italia dei valori con i consiglieri Raffaele Scala e Carlo Migliaccio, che annunciano battaglia e invitano tutti a disertare l´aula del consiglio comunale per creare il vuoto intorno all´amministrazione cittadina: «Questa deve essere la prima mossa. Far mancare il numero legale per fare comprendere alla Iervolino che in città lei rappresenta ormai la minoranza. Per arrivare a questo bisogna però che anche altri partiti facciano chiarezza. La città ha il dovere di sapere adesso se il centrosinistra condivide o no la scelta del sindaco. Rinviare la verifica all´approvazione del bilancio sarebbe inutile e dannoso».

La Iervolino, intanto, rientrata da Bruxelles, ha riunito in mattinata per la prima volta la nuova giunta a ranghi compatti dopo il rientro di qualche veterano dalle vacanze e la presenza dei sei nuovi innesti. Una riunione di quattro ore servita anche a mettere a fuoco le priorità per i prossimi due anni e mezzo. Il programma riverniciato a cui il sindaco ha lavorato nelle ultime settimane: sicurezza, illuminazione pubblica, manutenzione delle strade devastate dalle buche e risoluzione dei rapporti con Alfredo Romeo, nuova gara per la videosorveglianza, miglioramento complessivo della qualità dei servizi al cittadino con un potenziamento delle funzioni di ascolto e rilevazione dei punti di maggior criticità.

«La nuova giunta - ha sottolineato il sindaco - opererà in maniera coordinata affrontando le priorità con la giusta sinergia tra i vari assessorati per individuare e offrire le soluzioni più rapide e appropriate». Per la prima volta in sette anni e mezzo la Iervolino ha parlato così con un comunicato, rifiutando il tradizionale e informale briefing a Palazzo San Giacomo: «Con voi giornalisti non parlo». E non solo. Durante la riunione aveva raccomandato a tutti gli assessori, vecchi e nuovi, di parlare «solo e sempre attraverso l´ufficio stampa del Comune».

Da Repubblica

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