Campania, Ferrero: Saviano controlli le nomine della Regione
Napoli, (Velino/Velino Campania) - Non vuole sollevare polemiche con i suoi ex compagni di partito, si dice ottimista sull’ingresso in Consiglio regionale,
” lancia un appello a Saviano perché controlli insieme ad altri “super partes” i curricula dei manager nominati dalla Regione negli organismi di appartenenza “.
Al VELINO, il candidato presidente Paolo Ferrero, spiega come sta andando la sua campagna elettorale “da sinistra, contro le due destre”.
Ferrero, la campagna è troppo incentrata su Caldoro e De Luca?
“Sul servizio pubblico, no fortunatamente. Ma quello che conta è la gente che sto incontrando”.
Non trova sfiducia e rassegnazione?
“No. Anzi. Sto riscontrando un grado di dignità e una voglia di cambiamento molto più forte che in altre parti d’Italia: gli operai difendono il lavoro come elemento di appunto di vera dignità. Ed ho trovato un buon clima nei confronti del sottoscritto, anche se sono di un’altra Regione (riferimento alla battuta di Peppe De Cristofaro di Sinistra ecologia e libertà sulle sue origini piemontesi, ndr). Poi nei sondaggi stiamo andando bene, in me si riscontra una fiducia al 57 per cento: mi pare un bel segnale”.
Ma voi come Prc siete stati parti di questo sistema di governo.
“Certo. Ci sono molte critiche da avanzare al centrosinistra campana, ma la disoccupazione non è colpa sua, quanto del governo Berlusconi che non sta facendo nulla per il Sud, anzi col federalismo fiscale rischia di danneggiarlo ulteriormente”.
Che pensa di Corrado Gabriele, per anni assessore del Prc e fedelissimo di Bassolino, ora candidato col Pd?
“Non commento le scelte personali. Abbiamo separato i nostri destini, e quindi preferisco non discutere del Pd…”
Cosa salvare di questi anni di governo, allora?
“Al Comune di Napoli, un anno e mezzo fa, siamo usciti dalla giunta come pure ci aveva proposto la Iervolino e abbiamo deciso di votare provvedimento per provvedimento. In Regione, mancava solo un anno alle elezioni e quindi abbiamo aspettato. Certo, il reddito di cittadinanza è stato un elemento positivo, la gestione dei rifiuti meno. Oggi la vera novità è che chiunque vinca, sarà il nuovo Achille Lauro”.
Quali sono i punti qualificanti del vostro programma?
“La questione morale è il nostro slogan principale, perché bisogna ricostruire la macchina pubblica in modo che risponda agli utenti e non alle clientele. Propongo quindi che le nomine della Regione siano realizzare da commissioni di cui dovranno far parte personalità super partes come Don Ciotti e Saviano per valutino i curriculum. A Salerno, per esempio, De Luca ha occupato tutti i posti di potere e sottopotere. Poi serve una vertenza con i grandi gruppi industriali, la stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione, l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, edifici pubblici con pannelli solari con distretto industriale ad hoc a Napoli”.
Supererete il tre per cento?
“Sì. E se vengo eletto, resto in Consiglio”.
IL “DOPO-BASSOLINO” in CAMPANIA