Vincenzo De Luca in tribunale per il doppio incarico.Il sindaco citato in giudizio da un elettore

Luglio 3, 2010 by admin
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il mattino-
di Piera Carlomagno
NAPOLI (3 luglio) - L’udienza si è aperta alle 13. Davanti al tribunale civile di Napoli, relatrice Di Clemente, si sono presentati gli avvocati del sindaco di Salerno e consigliere regionale, capo dell’opposizione Vincenzo De Luca.

In discussione c’era l’incompatibilità tra i due ruoli, denunciata da un cittadino qualunque - quisque de populo - una sorta di azione popolare che mette la questione dell’incompatibilità anche sul piano giurisdizionale, radicandola in un meccanismo lungo tipico dei contenziosi elettorali. Il cittadino qualunque si chiama Massimo Di Palma ed è iscritto nelle liste elettorali di Nocera Inferiore.

L’onorevole Fulvio Bonavitacola e l’amministratrivista Antonio Brancaccio hanno segnato immediatamente un punto a favore di De Luca, sollevando un’eccezione di vizio procedurale: la mancata notifica al Consiglio regionale. Così gli avvocati hanno ottenuto un rinvio del dibattimento al 24 settembre. E i tempi si allungano ulteriormente. Ma non finisce qui: c’è un altro ricorso, presentato da un altro cittadino, e un altro processo, uguale, davanti al tribunale civile, si discuterà il 16 luglio.

Ovviamente vale la prima sentenza del giudice e si passa al grado successivo del processo giudiziario. Dopo la richiesta degli avvocati Bonavitacola e Brancaccio, i magistrati si sono chiusi in camera di consiglio intorno alle 15 e ne sono usciti due ore dopo. Il rinvio arriva al 24 settembre perchè prevede i dieci giorni della notifica, i dieci giorni del deposito degli atti e poi la feriale che sposta tutto a dopo l’estate. Resta da vedere se, al contrario, il 16 luglio, il ricorso potrà essere immediatamente esaminato. Il fatto che il sindaco affronti il procedimento giudiziario è chiaro segno che De Luca non vuole arrendersi facilmente al diktat della norma sull’incompatibilità.

E se il passo indietro appare inevitabile, De Luca tenterà di compierlo il più tardi possibile facendo coincidere con le elezioni amministrative di Salerno la permanenza nel ruolo di consigliere comunale. Insomma De Luca non molla. Tornando al procedimento civile, il tribunale dovrà esaminare tutte le cause di incompatibilità che si sono verificate in Consiglio regionale.

Nonostante sia dimissionario dal 28 maggio, resta in piedi il problema per Luigi Cobellis, ex sindaco di Vallo della Lucania, per cui c’è stato lo stesso rinvio al 24 settembre. «Clamorosa e sorprendente» - come l’ha definita Bonavitacola - è stata invece la rinuncia, arrivata ieri pomeriggio in aula, al ricorso presentato nei confronti di Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina. In tutto erano dodici i ricorsi presentati. All’indomani dell’insediamento, fu Stefano Caldoro a fare il primo passo. Rimasero altri undici consiglieri regionali a dover optare per la nuova o la vecchia carica.

Il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, inviò una nota agli interessati in cui esprimeva l’invito a fare chiarezza quanto prima sulla scelta: «L’incompatibilità - scriveva - potrà essere fatta valere, pena la decadenza dalla carica di consigliere se manca l’opzione entro i termini previsti dalla legge, anche da qualunque cittadino residente in Campania».

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