SALERNO:PROCESSO OSTAGLIO: PRESCRITTI I REATI PER DE LUCA E DE BIASE

Luglio 7, 2010 by admin
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Di Angela Cappetta

PROCESSO OSTAGLIO PRESCRITTI I REATI PER DE LUCA E DE BIASE

Analogo provvedimento per Guadagno e lentile.Processo Ostaglio:prescritti i reati per De Luca e De Biase

Erano stati condannati in primo grado

E’ stata una delle condizioni imprescindibili di Antonio Di Pietro per affiancare il simbolo di Idv al candidato sconfitto alle elezioni regionali:

Vincenzo De Luca mi ha garantito che rinuncerà alla prescrizione nel processo sul sito di stoccaggio di Ostaglio aveva dichiarato pubblicamente il leader dell’Italia dei Valori.

Invece, il sindaco di Salerno, accusato insieme al suo predecessore Mario De Biase di aver violato il divieto di sversare rifiuti urbani nel sito di stoccaggio, non ci ha rinunciato, tanto che ieri sera la Corte d’Appello di Salemo ha dichiarato la prescrizione del reato che lo ha tenuto a processo per poco più di sette anni.

La decisione è stata emessa dopo una camera di consiglio durata quasi otto ore, in cui i giudici, presieduti da Claudio Tringali, non hanno accertato l’esistenza di prove evidenti a discolpa degli imputati. Che avrebbero potuto portare i magistrati a pronunciarsi anche nel merito della vicenda con una sentenza di assoluzione.
Che, alla fine, non c’è stata.
L’inchiesta sullo sversamento illecito di rifiuti nella discarica parte alla fine del 2001, all’indomani dell’emergenza igienico-sanitaria sollevata dalle proteste dei residenti della zona, stanchi di convivere con odori nauseabondi.
Nel registro degli indagati finirono l’allora parlamentare Vincenzo De Luca, l’ex primo cittadino Mario De Biase, l’allora commissario prefettizio Giuseppe Cono Federico, l’ex vicesindaco Michele Guadagno e l’allora dirigente del settore Igiene Urbana del Comune di Salemo, Giuseppe lentile.
Contemporaneamente l’ex sostituto procuratore titolare dell’inchiesta Angelo Frattini ordinò il sequestro del sito.

Il processo comincia nel marzo 2003, quando a sedersi sul banco dei testimoni si alternano tecnici dell’Arpac e dell’Asl che avevano effettuato i vari sopralluoghi sul sito.

In aula testimoniano anche numerosi residenti della zona che, nel 2001, avevano protestato contro la discarica, riuscendo a creare il primo vero e proprio fronte del no al sito di accoglienza dei rifiuti. La sentenza di condanna in primo grado arriva il 25 giugno 2004. E’ il giudice del Tribunale di Salerno, Emiliana D’Ascoli, a condannare Vincenzo De Luca (difeso dall’avvocato Paolo Carbone) a quattro mesi e al pagamento di 12mila euro di ammenda e Mario De Biase (rappresentato dall’avvocato Alberto Surmonte) e l’ex commissario prefettizio Giuseppe Cono Federico a sei mesi e 16mila euro di ammenda.
Quattro mesi e 12mila euro furono comminati all’ex vicesindaco Michele Guadagno e tre mesi per l’alllora dirigente comunale Giuseppe lentile.

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