CONFUSIONE:’laRete’,Leoluca Orlando,la Primavera di Palermo,il ruolo dei Padri Gesuiti e il Movimento “Napoli per Napoli”
Gentile Direttore del corriere del mezzogiorno (Napoli),
leggiamo
con meraviglia che “la costruzione della “rete” napoletana è appena
iniziata. Il giovane giornalista che Domenica 6 Febbraio sul‘Corriere
del Mezzogiorno’ ha evocato, gratuitamente e con giudizi impropri,
‘laRete’ , Leoluca Orlando, la Primavera di Palermo e il ruolo dei
Padri Gesuiti non ricorda che il Movimento de “la Rete” è stato
presente a Napoli in tre consiliature comunali, ha avuto in Campania
quattro parlamentari nazionali e poi assessori e consiglieri comunali,
come in ogni Regione d’Italia.
In pubblicazioni recenti sugli anni ’
90 ci si è dimenticati, anche da parte di autorevoli Autori, di
sottolineare il ruolo de “la Rete” in quegli anni. E, invece, negli
anni ’90 quasi quotidianamente la cronaca cittadina (vedi, tra l’altro,
“Napoli anno zero” ed. Intra Moenia) ne riportava l’attività politica
certamente non gradita al tempo dai massimi responsabili dei Partiti,
che, dopo 18 anni, hanno prodotto elementi che, simili a loro, citando
Max Weber, “non hanno avuto, oggettivamente e di fatto, nel senso più
intimo la vocazione per la politica”, come dimostra il panorama
politico di oggi.
E’ assolutamente improprio ricordare un’esperienza
di altissima qualità, un’iniziativa di rinnovamento della politica di
livello nazionale per presentare un Movimento “Napoli per Napoli”,
appena apparso in una manifestazione cittadina pre-elettorale e al quale
auguriamo di ben lavorare. Del resto, lo stesso Movimento neonato
limita il proprio impegno all’ambito cittadino, come risulta dalla
sigla; nasce in un altro contesto storico e non si richiama né potrebbe
richiamarsi alla “Rete” di Leoluca Orlando e quindi stupisce l’
accostamento proposto e il tentativo di operare paragoni.
E poi “la Rete” di Orlando,
Galasso,
Dalla Chiesa,
Fava,
Novelli,
Mancuso,
Caponnetto
non era un movimento di cattolici,
né di cattolici integralisti.
Lo dimostra il lavoro in tre Legislature.
La laicità, propria del cristianesimo e dei cattolici,
veniva vissuta dai cristiani
presenti come grande valore.
Resta, in alcuni ex ed attuali dorotei
ed in ex ed attuali inciucisti,
democristiani e comunisti,
una grande…
invidia per una storia, che andrebbe semplicemente esaminata e
rispettata per ciò che ha espresso, per chi la ha rappresentata e
vissuta, per la sua laicità e per il suo rigore etico, per come si è
sviluppata e per come ha deciso di terminare…una straordinaria
esperienza di lievito culturale, in una realtà, quella di sinistra e di
destra, troppe volte affaristica, incolta e provinciale.
Non solo al Sud.
Noi consigliamo, in futuro, di scegliere un termine di paragone
qualitativamente diverso .
Il richiamo evocato esporrebbe “Napoli per Napoli” a brutte figure.
Con cordialità,
Arnaldo Capezzuto, già coordinatore cittadino di Napoli
Francesco de Notaris, già coordinatore regionale e Senatore
Lucio Pirillo, già Consigliere Comunale e
Assessore prima Giunta Bassolino