Napoli, anche le suore in piazza

Giugno 26, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 


Salvate le scuole per i bimbi disagiati
COMUNI: NAPOLI; PDCI, SOLIDARIETA’ A OPERATORI SOCIALI

- “Manifestiamo la nostra più convinta solidarietà agli operatori laici e religiosi che hanno attuato la loro pacifica protesta sotto Palazzo San Giacomo per il mancato pagamento delle rette fin dal 2007″.
Lo dichiarano in una nota Gaetano Sannino e Antonio Fellico, consiglieri comunali del Pdci. “Nonostante gli inutili e ripetuti annunci dei competenti assessori che assicurano da anni la corresponsione dei pagamenti dovuti - spiegano i due consiglieri - gli operatori sono ancora in attesa degli arretrati di due anni.
Gli Istituti e le case famiglia che ospitano minori a rischio, orfani e altre categorie di bambini bisognosi di assistenza sono costretti a indebitarsi sempre più con le banche pur di garantire i servizi di accoglienza e assistenza primari e necessari per l’infanzia disagiata della nostra città. Questa amministrazione che ancora si definisce di sinistra - concludono - non ha finora ritenuto prioritario sanare questa situazione.
La nostra disapprovazione è totale”.

MINORI: NAPOLI, VENERDI’ 26 GIUGNO IN PIAZZA CONTRO RITARDI RETTE

Giugno 25, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 


“Pur non essendo nello stile dell’Uneba. fare manifestazioni pubbliche, il Comune di Napoli ci costringe a scendere in piazza. Intendiamo rivendicare i nostri diritti per poter continuare ad assistere minori e anziani che gli amministratori sembrano dimenticare”.

Così il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo ed il segretario Antonio Cicia confermano la manifestazione pubblica di protesta indetta da Uneba per tutti gli associati programmata per il prossimo venerdì.
Si tratta di circa sessanta enti senza scopo di lucro, laici e religiosi, che assistono minori ed anziani, spesso provenienti da situazioni di disagio, in tutta Napoli.

“Dal 1 settembre 2007, salvo minimi interventi, il Comune non paga più agli enti le rette di mantenimento per minori ed anziani assistiti.
Le istituzioni devono quindi continuare a indebitarsi per continuare a svolgere il loro prezioso ruolo a favore di minori ed anziani.
Ora però per loro non è più possibile andare avanti nella totale assenza di contributi del Comune, che per di più continua a tacere sulle difficoltà create alle istituzioni.

Oltretutto in occasione della manifestazione di protesta promossa per il 29 maggio scorso e poi rientrata, gli assessori Giulio Riccio e Riccardo Realfonzo si impegnarono al pagamento di una piccola parte degli arretrati entro la prima quindicina di giugno e di una piccola parte a luglio.
Ma del pagamento di giugno non c’é traccia, gli amministratori sono venuti meno alla parola data”, si legge ancora nella nota.
“A questo punto Uneba si vede davvero costretta a scendere in piazza per rivendicare i propri diritti, che sono quelli di riuscire a svolgere la propria opera di assistenza verso anziani e minori.
A partire dalle colonie estive che dovrebbero svolgersi in queste settimane e che sono a rischio per la scarsità di fondi originata dai mancati pagamenti da parte del Comune di Napoli.
Alla manifestazione di protesta parteciperanno i rappresentanti degli istituti insieme a educatori, insegnanti, personale religioso e laico e genitori dei minori assistiti. Con cartelli e fischietti - spiegano Pirillo e Cicia - rappresenteremo nel modo più civile possibile la drammatica situazione, nella speranza che ai piani superiori del municipio prevalgano la carità cristiana ed il buon senso”.
fonte
ANSA

 

Pirillo, presidente di Uneba Campania “Prendiamo atto con rammarico che gli assessori Riccio e Realfonzo non mantengono la parola data”

Giugno 17, 2009 by admin · Comment
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NAPOLI, IL COMUNE NON PAGA GLI ENTI UNEBA

A RISCHIO LE COLONIE ESTIVE PER TREMILA RAGAZZI

 

Debito di oltre 20 milioni del Comune verso enti di ispirazione religiosa che operano al servizio dei ragazzi di aree e situazioni disagiate

 

Non hanno nessuna responsabilità per la situazione, ma ne stanno pagando lo scotto maggiore. E rischiano di perdere un appuntamento atteso da un anno.

I tremila ragazzi di aree, famiglie e situazioni disagiate assistiti a Napoli dagli enti soci Uneba patiscono sulla loro pelle il persistente ritardo del Comune di Napoli nel pagare agli enti le quote di mantenimento per il servizio che svolgono.

Un ritardo che ha causato l’accumularsi di un debito enorme verso gli enti, che ora non sono più in grado di sostenere i bilanci.

Ed ora, come denuncia il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo, “a Napoli le colonie estive al mare organizzate da enti soci Uneba per tremila ragazzi rischiano di essere annullate perché il Comune è in ritardo con il pagamento delle rette.I più deboli rischiano di essere più danneggiati”.

 

Gli assessori Giulio Riccio e Riccardo Realfonzo si erano pubblicamente impegnati a versare entro la prima quindicina di giugno un milione di euro, da ripartire tra le istituzioni creditrici, entro la prima quindicina di giugno. Si tratta di solo di un 5% del debito pregresso del Comune verso gli enti Uneba, che ammonta in totale a circa 20 milioni di euro.

Eppure neanche questa promessa è stata mantenuta.

“Prendiamo atto –dice Pirillo- con rammarico che l’impegno e la parola presi da un amministratore rimangono lettera morta. Questo non può che aumentare la sfiducia verso il Comune”.

 

 

 

A questo punto gli enti Uneba si trovano in grandissima difficoltà, e le colonie, tanto attese dai ragazzi come momento di svago, rischiano di saltare

 

Di fronte a questa emergenza, il presidente Pirillo ha rivolto un appello anche ad un figlio illustre di Napoli, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Mi rivolgo a lui perché intervenga con la sua autorevolezza e la sua sensibilità per i problemi di Napoli, per fare in modo che tremila minori che vengono da famiglie disagiate non siano lasciati per strada, alla mercè di situazioni a rischio e possibili prede della delinquenza”.

 

Uneba, Unione Nazionale di Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale, è un associazione di categoria di ispirazione cattolica che ha circa 1200 enti soci in tutta Italia: in maggioranza strutture di accoglienza per anziani, minori, persone con disabilità.

Offre un servizio di informazione sul settore sociale e sulle proprie attivita’ attraverso il sito www.uneba.org e il suo servizio di newsletter.

 

Ufficio stampa Uneba, tommaso bisagno, tommaso.bisagno@tiscali.it, 347 3677957

NAPOLI :SCUOLE RELIGIOSE ASSISTONO 3MILA BAMBINI.

Maggio 21, 2009 by admin · Comment
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Che fanno le Istituzioni ?
Andrea Acampa - Rassegna Stampa -
-SONO FIGLI DI INDIGENTI. SALTA - ANCHE LA COLONIA DI GIUGNO-

Niente soldi, la “Santa Patrizia” rischia la chiusura-
Alunni che rischiano di trovarsi in strada e genitori disperati. È questa
la situazione che si prospetta, per centinaia di minori che frequentano
la scuola presso il complesso conventuale di San Gregorio Armeno. È
da luglio 2007, infatti, che l’istituto, retto dalle suore crocifisse devote
a Santa Patrizia, non riceve fondi dal Comune – come tanti altri
istituti - per pagare gli insegnanti, per il servizio di refezione, il
doposcuola e le tante attività che si svolgono nel semiconvitto. Sono
60 i centri gestiti da religiosi in città che fanno capo all’Uneba (Unione
nazionale istituti ed iniziative di assistenza) ed assistono più di 3mila
bambini. «Probabilmente – commenta Pasquale Puziello, genitore di
uno dei piccoli alunni - non riusciremo nemmeno a mandare i
ragazzini in vacanza. Le suore quando chiudeva la scuola a giugno
organizzavano una sorta di colonia estiva ed una serie di attività per
tutto il mese di luglio per venire incontro a chi ha difficoltà». Ieri
genitori, insegnanti e suore si sono riuniti per fare il punto della

situazione e, se i fondi non arrivano o non c’è risposta da Palazzo San
Giacomo, con ogni probabilità la prossima settimana scenderanno tutti
insieme in strada per protestare davanti al Comune. «I genitori – dice
Modestino Caso, consigliere della IV Municipalità – che portano i
propri figli in queste scuole sono indigenti, alcuni hanno alle spalle
problemi con la giustizia oppure sono vittime di droga e pertanto,
interrompere le lezioni sarebbe un crimine». La giunta ad ottobre
scorso ha ratificato il sovvenzionamento ed il consigliere Mario
D’Esposito, presidente della commissione mobilità, si è interessato
della vicenda che coinvolge anche il Corrado Ursi, il don Bosco ed il
Santa Rita. Ad oggi, però non è arrivato nemmeno un euro nelle casse
degli istituti che, per ora, stanno pagando con fondi propri
indebitandosi pur di non interrompere le lezioni. «È una vergogna –
commenta Antonio D’Andrea dell’associazione “Caraccioli del Sole” -
le istituzioni locali sono sorde alle nostre richieste».
Andrea Acampa
fonte IL ROMA-
Martedi 19 maggio 2009

Opera don Guanella rischia la chiusura:Manca 1 milione, le istituzioni assenti

Maggio 4, 2009 by admin · Comment
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Il caso Il centro non avvierà le colonie estive per bambini

la situazione non riguarda so­lo il centro don Guanella.
L’Uneba conta solo a Napoli circa 60 centri, che complessi­vamente assistono 3 mila bambini. L’indebitamento complessivo è di circa 20 mi­lioni di euro.

L’allarme di Don Aniello Manga­niello che assiste 280 minori a rischio con piatti caldi, giochi e doposcuola

  

NAPOLI — All’Opera don Guanella di Scampia, dove il presidente della Camera Gian­franco Fini si recò in visita il 28 novembre scorso per inau­gurare un campetto di calcio, non arriva un euro dal settem­bre del 2007. Ora il centro di­retto da don Aniello Manga­niello, che assiste 280 minori a rischio fornendo loro un piatto caldo, un posto dove giocare, un doposcuola, labo­ratori di teatro, musica e in­formatica, ha accumulato un milione e 200 mila euro di de­biti. Gli interessi maturati nei confronti delle banche sono enormi, e anche i padri supe­riori non hanno più un cente­simo da prestare. Perché fino­ra, è bene dirlo, i superiori hanno prestato i soldi di ta­sca propria sperando poi di riaverli.

«Non andremo mol­to in là — commenta rasse­gnato don Aniello — Il Comu­ne non ci paga le rette, e non sappiamo più come garantire il servizio di refezione ai no­stri ragazzi, pagare i quindici educatori che li seguono, i pulmini che li vanno a pren­dere a scuola e li portano qui. Continueremo a sostenere le spese fin quando gli ultimi prestiti ottenuti ci consenti­ranno di farlo, dopodiché non ci resterà che chiudere». Tempo di autonomia, «fino a giugno, quando chiuderà l’an­no scolastico».

Dopodiché i minori, per forza di cose, ver­ranno lasciati a se stessi. Ma la situazione non riguarda so­lo il centro don Guanella, co­me assicura il contabile della struttura di Scampia, don Francesco, che fa parte del consiglio direttivo dell’Uneba (sigla che raggruppa associa­zioni cristiane di assistenza sociale) con la quale il centro di don Aniello è consorziato: «L’Uneba conta solo a Napoli circa 60 centri, che complessi­vamente assistono 3 mila bambini. L’indebitamento complessivo è di circa 20 mi­lioni di euro. Noi al don Gua­nella ci siamo esposti con le banche, abbiamo chiesto sol­di ai padri superiori, ora non sappiamo più come regolar­ci. Quel che è certo è che in questa situazione non possia­mo pensare di avviare le atti­vità estive: i bambini non an­dranno al mare, non ci sarà al­cuna colonia né soggiorni montani. Terminata la scuo­la, i primi di giugno questi mi­nori resteranno per strada». La spesa mensile del don Guanella si aggira sui 100 mi­la euro, calcolando anche le utenze di acqua, luce e gas, ol­tre ai servizi di assistenza so­ciale.

L’anno scorso il centro è stato l’unico a garantire ai minori un’esperienza estiva residenziale. Dieci giorni in Puglia, al mare, lontano dalla strada, insieme con gli amici e con gli educatori. «Ciò che più ci sorprende — prosegue don Francesco — è questo silenzio assoluto da parte delle istituzioni di fronte a una situazione che è davvero gravissima». Tanto grave che, aggiunge don Aniello Manganiello, «alcune piccole congregazioni di suo­re, non potendo proseguire nelle attività di assitenza so­no già state costrette a inter­romperle ».

Stefano Piedimonte
fonte

corriere del mezzogiorno

250 ragazzi di Scampia rischiano lo sfratto

Marzo 30, 2009 by admin · Comment
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da tg2.rai.it

“Ci lasciano soli in balia della camorra” e’ la denuncia di Don Manganiello, il religioso che gestisce il centro di Scampia che ospita oltre 250 ragazzi in difficolta’ e ora rischia di chiudere perche’ mancano i fondi, da mesi infatti il Comune non paga piu’ la retta prevista. Con un ammanco di 20milioni di euro.

Napoli, appello delle case-famiglia «Soldi entro 15 giorni o ragazzini in strada»

Marzo 16, 2009 by admin · Comment
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NAPOLI (15 marzo) - I soldi promessi dalla Regione Campania alle case famiglia e ai centri di assistenza per i minori devono arrivare materialmente entro 15 giorni altrimenti il sistema rischia il tracollo.  A lanciare l’allarme è Lucio Pirillo, presidente campano dell’Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) sottolineando che «le banche - dice all’Ansa - non hanno accettato più i fidi e le strutture assistenziali stanno già chiudendo». Visti i problemi del bilancio di Palazzo San Giacomo (che dovrà essere approvato a breve) i finanziamenti dall’Assessorato comunale si sono interrotti e uno stanziamento è ora atteso dalla Regione. A rischio l’assistenza ai minori tolti dal giudice alle famiglie e l’assistenza post-scuola a oltre 3.000 minori a rischio di diversi quartieri di Napoli. «I soldi arrivano alle strutture dal settembre 2008 - spiega Pirillo - lancio quindi un appello al sindaco Iervolino e al governatore Bassolino perchè venga accelerato l’iter dei finanziamenti promessi, tra due settimane rischiamo tracollo». Lo stanziamento si aggira sui 20 milioni di euro che tamponerebbero l’emergenza che mette a rischio anche circa 3.000 operatori che lavorano nelle strutture.

http://mmedia.kataweb.it/foto/2927726/4/il-comune-non-paga-le-suore-
Fonte: Il Mattino.it

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