WELFARE: NAPOLI; UNEBA, GIORNATA SVAGO PER 2500 RAGAZZI

Giugno 7, 2011 by admin · Comment
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(ANSA) - NAPOLI, 3 GIU - “Anche quest’anno,grazie alla
disponibilità della direzione del Parco acquatico Magic World -
ha detto il Presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo - abbiamo
organizzato una giornata di svago e divertimento per circa 2500
ragazze e ragazzi napoletani,comunitari ed extracomunitari:tutti
segnalati dal Comune di Napoli”.

“Quest’anno -ha aggiunto il segretario generale dell ‘Uneba,
Antonio Cicia - si sono uniti anche i minori delle
case-famiglia,insieme ai 2000 ragazzi a rischio dei centri
socio-educativi,conosciuti anche come semiconvitti”.

“Questi minori - ha ripreso Pirillo- insieme a tanti altri
sono seguiti nella vita di tutti i giorni. Soffrono situazioni
di disagio sociale.
I centri socio-educativi con le case-famiglia svolgono
una azione di Welfare locale concreta.

Un esempio anche di cittadinanza attiva, dal basso:offrire a questi
minori “una occasione in più″ per costruire una vita
normale,lontana dai luoghi della devianza,della violenza e della
camorra.
Dobbiamo suscitare coraggio e speranza nel cuore di
questi ragazzi che vivono nei quartieri difficili della città.
Coraggio e speranza per il loro futuro professionale,culturale e
civile”.

I PARTE

UNEBA Napoli, una città più pulita

Giugno 1, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

I bambini del semiconvitto S.Antonio a Miradoris - Le suore Francescane di S.Antonio - Educatori e Operatori per :

UNA CITTA’ PULITA

NAPOLI 28 maggio 2011,piazza MIracoli : DIFFERENZIAMOCI !
EDUCAZIONE AL RISPARMIO ENERGETICO E AL RICICLO DEI RIFIUTI

UNEBA,MERCOLEDI 26 GENNAIO p.v. ore 15,30 CORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Gennaio 24, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

-presso l’Istituto Don Guanella -
A che punto stiamo con la
Incentivazione e la diffusione tra gli studenti e
presso le loro famiglie di una mentalità favorevole
alla raccolta differenziata, per una razionale gestione dei rifiuti ?

Verifica attività svolte ed organizzazione eventuali step successivi.

Tutte le strutture che hanno aderito sono invitate a partecipare.

I singoli referenti di progetto di ciascun istituto associato dovranno
portare il materiale didattico elaborato,i percorsi didattici proposti,
mettere in risalto i bisogni emersi.

Si analizzeranno le esigenze organizzative,si valuteranno
gli argomenti e le tematiche ambientali e si discuteranno
le modalità di proseguimento del progetto.

Manifestazione di laici e religiosi sotto Palazzo San Giacomo.LUNEDI’ 31 GENNAIO GLI ENTI UNEBA NAPOLI SOSPENDONO LE ATTIVITA’ CON MINORI E ANZIANI

Gennaio 23, 2011 by admin · Comment
Filed under: politica e cattolici, politiche sociali 

L’assemblea di Uneba Napoli mantiene lo stato di agitazione e annuncia per lunedì 31 gennaio la sospensione, per protesta, di tutte le attività assistenziali ed educative, ed una manifestazione sotto Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli

Obbiettivo: ottenere rassicurazioni che permettano di programmare con serenità il futuro delle 70 strutture associate a Uneba Napoli: centri socioeducativi per 3000 minori e case di riposo per 700 anziani, in cui lavorano circa 2000 operatori.

Ma al contempo l’associazione di categoria del settore socio-assistenziale prende atto con soddisfazione delle promesse fatte dall’assessore al sociale di Napoli Giulio Riccio.

Il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo ha infatti incontrato Riccio venerdì 21 e con lui ha siglato un verbale d’intesa. “Riccio – dichiara Pirillo – ci ha dato ampie rassicurazioni che l’amministrazione comunale sta compiendo sforzi per risolvere i problemi. E si è impegnato nel verbale d’intesa a garantire il pagamento di 1 bimestre delle rette di mantenimento arretrate entro martedì 25 gennaio”. Si tratta di circa 2 milioni di euro.

I debiti del Comune di Napoli verso le strutture non profit Uneba è di circa 20 milioni di euro: le rette per il mantenimento di minori e anziani per tutto il 2009 e tutto il 2010.

“L’assessore Riccio inoltre ci ha informato – continua Pirillo - che sono in corso incontri con le banche per arrivare alla cessione del credito. Entro venerdì 28 avremo notizie certe sulla fattibilità dell’operazione”. Attraverso la cessione del credito le banche verserebbero, in tempi rapidi, agli enti Uneba quanto il Comune deve loro.

A seguito dell’incontro con Riccio l’assemblea degli enti associati a Uneba Napoli, riunitasi nel pomeriggio di venerdì 21, ha deciso di mantenere lo stato di agitazione di tutte le strutture già in vigore.

Allo stesso modo è confermato il volantinaggio di Uneba Napoli presso le chiese della città, per far conoscere la grave situazione degli enti, che rischiano di dover sospendere la loro attività a favore di bambini e ragazzi di situazioni sociali difficili solo a causa del reiterato mancato pagamento da parte del Comune.

L’assemblea ha anche proclamato una giornata di mobilitazione per lunedì 31 gennaio.
Nell’occasione gli enti, come forma estrema di protesta, sospenderanno le attività assistenziali a favore di minori e anziani, per mostrare cosa potrebbe succedere se davvero il Comune non provvedesse a saldare i suoi debiti; i rappresentanti degli enti, laici e religiosi, si troveranno a manifestare le loro ragioni sotto Palazzo San Giacomo.

Venerdì 21 assemblea di Uneba Napoli-

Gennaio 20, 2011 by admin · Comment
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Come forma estrema di protesta per i mancati pagamenti gli enti potrebbero decidere la sospensione delle attività per minori e anziani da lunedì 24.

E’ convocata l’assemblea generale degli enti associati a Uneba Napoli. Si svolge venerdì 21 alle 16 presso la sala teatro dell’istituto Don Guanella in via Don Guanella 20 a Napoli, qui.

L’assemblea dovrà esaminare la gravissima situazione del contenzioso con il Comune di Napoli (per il quale è già stato proclamato lo stato di agitazione), anche a seguito dell’incontro con l’assessore al sociale di Napoli Giulio Riccio previsto per venerdì 21 mattina, e per decidere l’eventuale sospensione delle attività dalla prossima settimana.

Qui di seguito il comunicato stampa sul tema diffuso da Uneba Napoli.

NAPOLI – GLI ENTI DI ASSISTENZA PER MINORI ED ANZIANI POTREBBERO SOSPENDERE LE ATTIVITA’ DA LUNEDI’ 24

Potrebbero sospendere le attività già da lunedì 24 gennaio gli enti di assistenza religiosi e laici di Napoli, aderenti a Uneba, organizzazione di categoria di ispirazione cattolica.

La clamorosa decisione potrebbe essere adottata come forma estrema di protesta contro il mancato pagamento, da parte del Comune di Napoli, delle rette di mantenimento agli istituti da oltre 2 anni. Si tratta di circa 20 milioni di cui il Comune è debitore, mettendo, come più volte denunciato, in gravissima difficoltà gestionale gli enti.

Venerdì 21 la delegazione di Uneba Napoli, con il presidente Lucio Pirillo, avrà un ultimo decisivo incontro con l’assessore ai servizi sociali di Napoli Giulio Riccio, dopo aver già rivolto, nei giorni scorsi, un pubblico appello al senso di responsabilità del sindaco Rosa Russo Jervolino e di tutta la classe politica cittadina.

La decisione sulla sospensione delle attività sarà presa da Uneba Napoli nel corso dell’assemblea generale degli associati di venerdì 21 alle 16 presso la sala teatro dell’Istituto Don Guanella in via Don Guanella 20 a Napoli. “Invitiamo a partecipare all’assemblea – dice Pirillo – tutti i cittadini ed in particolare i politici interessati”.

Se si deciderà per la sospensione delle attività, da lunedì i 3000 ragazzi, in gran parte provenienti da quartieri disagiati e situazioni sociali a rischio, troveranno chiuse le porte dei centri in cui solitamente trascorrono gran parte della giornata.

Le famiglie dei ragazzi e degli anziani assistiti, nel corso delle assemblee svolte presso gli enti, sono già stati avvertite della situazione. Molti, spiega Pirillo, hanno espresso solidarietà con gli enti Uneba e sono pronti a scendere in piazza assieme a loro.

Proprio a causa della gravissima situazione del contenzioso con il Comune, già da lunedì 17 gli enti aderenti ad Uneba Napoli sono in stato di agitazione.

Per domenica 23 è in programma un volantinaggio Uneba fuori dalle chiese di Napoli.

Inoltre Uneba Napoli continua a contattare e sensibilizzare sul tema i consiglieri delle Municipalità del Comune di Napoli.

Don Manganiello: Comune non paga e ci prende in giro

Novembre 18, 2009 by admin · Comment
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Il caso La protesta all’inaugurazione della Giornata nazionale per l’infanzia
Assistenza, preti e suore oggi in piazza
A rischio almeno tremila bambini

RASSEGNA STAMPA
fonte-corriere del mezzogiorno-

NAPOLI - Lancia un ultimo e ac­corato grido disperato l’Uneba (Unione nazionale istituzioni e ini­ziative di assistenza sociale), a no­me dei propri associati, e lo rivol­ge questa volta ai politici che prenderanno parte alla Conferen­za nazionale sull’infanzia e sul­l’adolescenza che comincia oggi a Napoli alla Stazione Marittima. E proprio stamattina gli esponenti dell’Unione, guidati da padre Aniello Manganiello, parroco che lavora con i ragazzi al rione Don Guanella, saranno lì per denuncia­re ancora una volta la gravissima crisi economica in cui versano i sessanta istituti riuniti dall’Une­ba, che assistono, in forma semi­residenziale, circa tremila ragazzi a rischio e 600 anziani, a causa del mancato pagamento delle rette di mantenimento da parte del Comu­ne di Napoli.

PADRE ANIELLO: BASTA PAROLE - «Saremo lì con un cartellone con la scritta: ‘Basta pa­role’ per dire che siamo stanchi di aspettare. A cosa servono que­ste conferenze - dice padre Aniel­lo - solo a sprecare denaro pubbli­co mentre poi non si risolvono i veri problemi della gente, non si danno risposte. Proprio ieri - con­tinua don Aniello - l’assessore Ric­cio ha fatto sapere all’Uneba che avrebbe cominciato a saldare il de­bito che ormai ammonta a venti milioni di euro. È dal primo set­tembre che ci stanno prendendo per i fondelli, se non hanno i sol­di o non sono in grado di gestire la cosa pubblica, vadano a casa, non abbiamo bisogno di ammini­­stratori incapaci, non è un disono­re ammettere di non essere capa­ci, anzi».

I BAMBINI POVERI DI NAPOLI SENZA RETTA DA UN ANNO - I ragazzi assistiti dal­l’Uneba appartenengono a fami­glie povere, prevalentemente figli di detenuti, tossicodipendenti, provenienti da Scampia, Secondi­gliano, Sanità, San Giovanni a Te­duccio, Barra, Ponticelli, Quartie­ri Spagnoli.

Gli istituti svolgono attività scolastica con relativo pranzo e merenda, laboratori sportivi dalle 8 alle 17.30. Le rette non vengono corri­sposte dal Comune dal settembre 2008. Tutto ciò ha messo in crisi l’intero settore tanto che non si rie­sce a compra­re l’indispen­sabile per il quotidiano. Non solo. Le banche, con le quali gli isti­tuti sono forte­mente indebita­ti, chiedono il rientro dalle espo­sizioni. Il personale dipendente è da mesi senza stipendio, metten­do in sofferenza anche le lo­ro famiglie.

L’APPELLO A BERLUSCONI - L’Uneba lo scorso settembre denunciò il rischio che venisse bloccata l’assistenza con una manifestazione di piazza che coinvolse oltre duemila persone e vide la partecipazione anche di A lato manifestazione di religiosi contro il Comune; oggi il bis davanti ad esponenti del governo.
Nei giorni scorsi il presidente dell’Uneba, Lucio Piril­lo si era rivolto a Berlusconi e alle istituzioni locali perché: «E una questione che riguarda tutta la cit­tà, che va oltre gli schieramenti partitici, un problema che attiene alla responsabilità dell’intera clas­se politica napoletana nei con­fronti di minori in difficoltà e di anziani con gravi disagi economi­ci» .

Elena Scarici
18 novembre 2009

WELFARE: PIRILLO, DIBATTITO INFANZIA MA ISTITUTI SENZA RETTA

Novembre 16, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 

WELFARE: PIRILLO, DIBATTITO INFANZIA MA ISTITUTI SENZA RETTA

NAPOLI, 16 NOV
- fonte
ANSA

“Che senso ha discutere a Napoli del futuro dei bambini all’interno della Conferenza Nazionale sull’infanzia, quando poi ai bambini di Napoli neppure si garantisce un presente, dato che il Comune non paga da 20 mesi i centri che dei bambini si prendono cura?”

E’ questo il senso dell’appello del presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo.

Lo rivolge alle istituzioni che organizzano a Napoli da mercoledì a venerdì prossimi la Conferenza Nazionale sull’Infanzia, “cioé il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con il ministro Maurizio Sacconi e la sottosegretaria Eugenia Roccella, e la Presidenza del Consiglio dei Ministri di Silvio Berlusconi, in collaborazione con la Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza presieduta dalla napoletana Alessandra Mussolini”.

Uneba, associazione di categoria di radici cattoliche, raccoglie a Napoli 60 istituti, religiosi e laici, che svolgono attività socio educative a beneficio di 3000 minori. Tutti questi, denuncia Pirillo, “non ricevono da circa 20 mesi i dovuti pagamenti da parte del Comune di Napoli delle quote spettanti”.

“L’Uneba - dichiara Pirillo - intende rendere consapevoli Ministro, Presidenza e Commissione della gravissima crisi economica finanziaria in cui versano i nostri istituti.

Si occupano di circa tremila ragazzi e ragazze appartenenti a famiglie povere dell’area del rischio di devianza: prevalentemente figli di detenuti, tossicodipendenti o altre situazioni difficili, provenienti dai rioni napoletani come Scampia, Secondigliano, Sanità, Piscinola, San Giovanni a Teduccio, Barra Ponticelli, Quartieri Spagnoli, Forcella, Pianura, Rione Traiano”.

“Le istituzioni associate Uneba svolgono in modo encomiabile l’attività scolastica, socio-educativa, e di assistenza fornendo pranzo e merenda, attività sportive o di laboratorio, ogni giorno dalle 8 alle 17.30. Sono convenzionate con il Comune di Napoli che però da 20 mesi, più di un anno e mezzo, non paga quanto dovuto.

Per poter portare avanti l’attività a beneficio dei minori le istituzioni si sono indebitate con le banche che ora chiedono la restituzione di quanto anticipato”. “Il Comune non paga le rette e gli enti restano senza soldi: risultato, i dipendenti degli enti associati, insegnanti educatori ed assistenti, non possono essere pagati.
Questa situazione porta alla inevitabile chiusura degli enti o cessazione delle attività. Con il rischio concreto che tremila ragazzi e duemila dipendenti restino sulla strada”.
fonte
ANSA

Uneba Napoli – Il Comune promette (ancora): pagheremo

Giugno 30, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 

Articolo è stato pubblicato il 29 Giugno 2009 e presente nella categoria: Uneba.

Almeno 500 persone hanno partecipato venerdì 26 giugno alla manifestazione di protesta sotto palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale, indetta da Uneba Napoli.

Tra i 500 anche sacerdoti come don Aniello Manganiello, sacerdote dell’Opera Don Guanella di Miano e don Alfonso Ferrara, direttore dell’Istituto Sant’Antonio la Palma.

Uneba Napoli contesta al Comune i continui mancati pagamenti delle rette di mantenimento, che rendono sempre più difficile agli enti svolgere il loro preziosissimo compito di assistenza a minori ed anziani provenienti da situazioni difficili.

Due giorni prima della manifestazione, l’assessore al sociale del Comune di Napoli Giulio Riccio diede la colpa del ritardato pagamento è del governo, e promise di pagare agli enti Uneba 2 milioni di euro di arretrati entro luglio.

In occasione della manifestazione di venerdì 26 si è svolto un incontro di quattro ore tra Riccio e il vicesindaco Santangelo. e i vertici Uneba. Assenti, malgrado Uneba ne avesse richiesto la presenza, il sindaco Iervolino e l’assessore al bilancio Realfonzo.

Dal confronto si è usciti con la promessa di Riccio di uno stanziamento di 2 milioni e 700 mila euro entro la prima metà di luglio. Nel corso del vertice, spiega la notizia dell’Ansa, si è decisa l’istituzione di un tavolo con il compito di garantire il pagamento di altri 2 milioni di euro entro il 10 ottobre e di 1 milione e 700mila euro entro il 15 dicembre 2009. Cifre che copriranno i bimestri non pagati di novembre/dicembre e settembre/ottobre 2008.

Terremo naturalmente informati i lettori di www.uneba.org sull’effettivo realizzarsi di quanto promesso, dopo che in precedenza i governanti di Napoli erano venuti meno a un simile precedente pubblico impegno.

I 40 milioni della Regione

“Questi fondi - ha dichiarato il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo all’Ansa - ci consentiranno di coprire parte dei debiti contratti con le banche e di assicurare l’inizio regolare dell’anno scolastico”.

“Chiediamo - ha concluso il segretario di Uneba Campania Antonio Cicia - che il Comune di Napoli solleciti la Regione Campania a trasferire le risorse relative al complesso delle politiche sociali, che ammontano a circa 40 milioni di euro”.

Sull’Avvenire

Alla manifestazione e all’incontro di venerdì 26 è stato anche dedicato un articolo da Avvenire. I “2 milioni e 700 mila euro promessi da Riccio – ha detto Pirillo alla giornalista del quotidiano cattolico Valeria Chianese - sono soldi che le banche verso cui siamo debitori prenderanno subito, ma che ci consentiranno di chiedere altra liquidità e quindi avviare le colonie estive per i ragazzi”.

E gli anziani?

In ogni caso la situazione dei debiti verso il Comune certamente non è ancora risolta. Infatti il 27 luglio si terrà una prima riunione del tavolo di concertazione, per valutare la fattibilità, come proposto da Uneba, di una cessione del credito pro soluto. Cioè: una banca che compri il credito che Uneba vanta verso il Comune e poi si rivalga sul Comune.

Pirillo ha spiegato poi che il credito che Uneba vanta verso il Comune di Napoli è di 20 milioni di euro solo per quanto riguarda i minori. Un altro e rilevante debito nasce dal mancato pagamento dei contributi da parte del Comune per i 700 anziani che Uneba ospita in sue strutture.

E questo malgrado l’anziano accolto in casa di riposo versi un terzo della pensione al Comune: ma il Comune poi non paga l’istituto…

tutte le altre notizie su Uneba Napoli pubblicate su www.uneba.org.

Protesta in piazza: Semiconvitti e 70 case-famiglia a rischio chiusura.

Giugno 29, 2009 by admin · Comment
Filed under: politiche sociali 

Napoli, il terzo settore: dateci i fondi promessi
Rassegna Stampa “AVVENIRE”
DA NAPOLI VALERIA CHIANESE
Le promesse si devono rispettare, di più se an­nunciate da pubbliche istituzioni, se riguardano bambini e anziani e se gli effetti benefici di fatti che seguono le parole ricadono sui più deboli. Non è semplice cortesia o pietosa accondiscendenza, è giu­stizia. E a Napoli questa giustizia sembra addormen­tata se non scomparsa. La denuncia è dell’Unione na­zionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale che da tempo chiede al Comune di mantenere le promes­se. Lo reclamano le 70 case famiglia e i semiconvitti cattolici riuniti nell’Uneba: sono loro la voce dei tremila bambini che assistono. E ieri mattina lo hanno grida­to in piazza municipio davanti Palazzo San Giacomo, sede della giunta, bambini, mamme, educatori, suore e sacerdoti. Tra palloncini, striscioni e cappellini colo­rati.
La promessa disattesa è proprio quella del Comune che aveva assicurato di versare almeno una parte di quan­to dovuto per l’assistenza e le attività degli enti che dal settembre del 2007 non ricevono il pagamento delle rette e nonostante ciò non hanno serrato le porte, non hanno spento le cucine delle mense, non hanno ripo­sto negli scatoloni e sugli scaffali giochi e giocattoli. Non hanno rinunciato alla speranza, non hanno ac­cantonato fantasia e gioia, non si sono rassegnati. Han­no aperto i salvadanai, hanno bussato altrove e aspet­tato tempi migliori, confidando nella giustizia. Il tem­po della raccolta non è giunto e sono scesi in strada.
«Fino a oggi siamo andati avanti con i prestiti delle ban­che, ma se presto gli assegni non saranno firmati, sa­remo costretti a chiudere» dice don Aniello Manga­niello dell’Opera Don Guanella che nell’omonimo rio­ne di periferia, confinante con Scampia, accoglie 280 ragazzi e sono tutti a rischio. I soldi non ci sono, è la tri­ste e amara realtà, né nella casse del Comune né tanto meno in quelle delle case famiglia. Queste si trovano tutte nella stessa situazione e la possibile chiusura non è una minaccia e nemmeno un’ipotesi lontana, è la realtà possibile. Ma la chiusura significa lasciare senza sostegno e assistenza, regalandoli nuovamente alla stra­da, bambini che vivono realtà difficili, emarginate e complesse. Ieri in trecento sono stati sotto il sole ad a­spettare che il presidente dell’Uneba, Lucio Pirillo, fos­se ricevuto dall’assessore agli Affari sociali, Giulio Ric­cio.
Hanno avuto il coraggio, le suore e i sacerdoti con i bambini, di bloccare il transito delle auto per piazza Municipio. Solo quindici minuti, poi sono ritornati ai canti e ai girotondi sotto i balconi del Palazzo. Di fron­te alla protesta e alle richieste l’assessore è convinto che «la questione dei fondi ai convitti e ai semiconvit­ti che accolgono minori a rischio non è un problema di stanziamento, ma di tempi del pagamento» soste­nendo che le amministrazioni tutte e non solo Napoli sono strette nella morsa di un decreto ministeriale dell’83. «In base a quel provvedimento - ha precisato Riccio - le spese sociali non sono considerate indi­spensabili e quindi i pagamenti dei fondi già stanziati hanno tempi lunghissimi». La soluzione sarebbe mo­dificare il decreto che penalizza il settore dell’assisten­za sociale. «È una battaglia - ha ribadito l’assessore - che noi abbiamo portato avanti sia con il governo di cen­trosinistra che con quello di centrodestra. L’infanzia e il sociale sono da sempre le priorità di quest’ammini­strazione. Trovo però inutile protestare con il Comune senza chiamare in causa chi veramente può risolvere il problema, cioè il governo. Soprattutto ritengo scan­daloso il fatto che nessuna voce si sia alzata contro il taglio del 10% alle risorse per l’infanzia annunciato già mercoledì». Ma don Manganiello replica: «Il Comune è disattento ai problemi dei ragazzi a rischio e lascia al volontariato il peso dell’educazione e dell’assistenza».

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IL COMUNE NON PAGA LE RETTE AI SEMICONVITTO, IN PIAZZA SUORE E MAMME

Giugno 26, 2009 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 

Contro il mancato pagamento delle rette comunali a sostegno delle scuole a semiconvitto: con questa motivazione questa mattina suore, mamme, ragazzini sono scesi in piazza davanti Palazzo San Giacomo per protestare contro il mancato pagamento o il mancato rinnovo delle sovvenzioni da parte del Comune. I semiconvitti coinvolti si trovano nei quartieri a rischio, Barra e Secondigliano solo per citarne alcuni, dove gli istituti religiosi svolgono un’importante opera di assistenza ai ragazzi a rischio.
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