( D'Angelo e Realfonzo, si sono impegnati entro fine mese a proporre una soluzione per il rientro del debito attraverso lo strumento della cessione del credito. ) di Elena Scarici-rassegna stampa-SERVIZI IN CHIUSURA, LE CHIAVI AL COMUNE

-fonte- CORRIERE DEL MEZZOGIORNO - La Chiesa in piazza con gli operatori Il debito del welfare NAPOLI I servizi sociali scendono di nuovo in piazza e questa volta con un sostegno in più, quello della Chiesa napoletana, che ha deciso di essere vicina ai componenti del comitato "II welfare non è un lusso", Uneba, Federazione Sam e Coordinamento La Rete. In cinquemila ieri, in piazza del Gesù, hanno protestato per denunciare lo stato di estrema crisi dei servizi sociali a Napoli e in Campania. La vicinanza della Chiesa è stata espressa da don Tonino Palmese, direttore dell'Ufficio di Pastorale del Lavoro della Diocesi, intervenuto alla manifestazione: II cardinale segue con trepidazione e preoccupazione il dissesto che stacolpendo le fasce di popolazione più deboli ed emarginate. La Chiesa ha proseguito -- esprime tutta la sua indignazione mentre si impegna con tutte le sue forze a sostenere minori, anziani e persone in difficoltà, attraverso la sua rete di parrocchie, comunità e servizi. Siamo di fronte ad un'antipolitica che non persegue il bene comune. I l Comune ha ancora un debito di 200 milioni di euro con cooperative ed associazioni, mentre la Regione Campania - fanno notare i responsabili del comitato - non ha mantenuto gli impegni presi con il terzo settore e non ha nominato i sub commissari della Asi Napoli 1 che a loro volta avrebbero dovuto saldare un debito di 20 milioni di euro. Questa la replica dell'assessore alle . Politiche Sociali del Comune di Napoli, Sergio D'Angelo, presente in piazza del Gesù: Abbiamo finalmente un piano sociale di zona che ci consente di istituire un fondo unico nel quale conferiranno i fondi del governo, della Regione e i nostri, con cui mettiamo a disposizione subito 20 milioni di euro per i servizi più urgenti. I delegati delle organizzazioni hanno consegnato simbolicamente le chiavi di tutti i servizi sociali a Comune, Regione e Prefettura. In Comune sono stati ricevuti dagli assessori D'Angelo e Realfonzo, che si sono impegnati entro fine mese a proporre una soluzione per il rientro del debito attraverso lo strumento della cessione del credito. D'Angelo e Realfonzo non hanno voluto accettare le chiavi, sostenendo che la chiusura dei servizi rappresenterebbe il fallimento dell'amministrazione stessa. In Regione i delegati hanno incontrato l'assessore Sommese, che si è impegnato a farsi portavoce in Giunta per lo sblocco delle risorse. Dalla Prefettura la promessa di un tavolo tecnico con la Regione Campania. Prendiamo atto degli impegni assunti ha dichiarato Fedele Salvatore, uno dei rappresentanti del comitato campano ma continueremo a vigilare perchè queste promesse possano tradursi in fatti.