26-06-2009 - MINORI:NAPOLI; ISTITUTI EDUCATIVI,DA COMUNE OLTRE 2 MLN EURO

-SI CHIUDE CON ACCORDO INCONTRO UNEBA-ASSESORE POLITICHE SOCIALI - Uno stanziamento di 2 milioni e 700 mila euro entro la prima metà di luglio per scongiurare la chiusura degli istituti per l'infanzia e dei centri socio-educativi gestiti da sacerdoti e suore di Napoli: è quanto ha assicurato l'assessore alle politiche sociali del Comune partenopeo, Giulio Riccio, al termine di un incontro con i rappresentanti napoletani dell'Uneba, associazione che raggruppa istituti, semiconvitti e case famiglia del capoluogo campano. L'incontro, durato circa quattro ore, si è svolto a Palazzo San Giacomo, al termine di una manifestazione che ha visto in mattinata oltre 500 persone fra insegnanti, bambini, genitori e operatori degli istituti interessati protestare davanti all'ingresso principale della sede del Comune di Napoli. Un gruppo di manifestanti ha bloccato il traffico in entrambi i sensi di marcia all'altezza di piazza Municipio per un quarto d'ora. "Gli istituti sono sul lastrico - ha detto il presidente di Uneba Napoli, Lucio Pirillo - non ricevono fondi da due anni. Dal 1 settembre 2007 per andare avanti si ricorre a prestiti bancari di cui non possono più farsi carico. Se non si interviene nell'immediato si rischia la chiusura delle scuole e addirittura la messa in liquidazione delle strutture e il licenziamento degli operatori". Il credito vantato nei confronti dell'amministrazione comunale è di circa 20 milioni di euro. La prima richiesta dei rappresentanti dell'Uneba prevedeva la restituzione del 50% del credito totale. Una somma non praticabile, in quanto, come ha spiegato l'assessore Riccio, la disponibilità di cassa non supera i 2milioni e 700mila euro. Soldi che arriveranno agli istituti entro metà mese, e serviranno a garantire le colonie estive dei ragazzini. Nel corso del vertice, cui ha preso parte anche il vicesindaco Tino Santangelo, si è decisa l'istituzione di un tavolo con il compito di garantire il pagamento di altri 2 milioni di euro entro il 10 ottobre e di 1 milione e 700mila euro entro il 15 dicembre 2009. Cifre che copriranno i bimestri non pagati di novembre/dicembre e settembre/ottobre 2008. L'Uneba ha chiesto anche l'accesso alla cessione del credito. "Siamo parzialmente soddisfatti - ha detto Pirillo al termine del vertice in Comune - questi fondi ci consentiranno di coprire parte dei debiti contratti con le banche e di assicurare l'inizio regolare dell'anno scolastico". L'Uneba a Napoli raggruppa 60 istituti e assiste circa 3mila ragazzi, oltre agli anziani ricoverati nelle case di riposo, che versano in una analoga situazione di crisi di liquidità. Il problema relativo agli anziani sarà affrontato nel tavolo convocato il prossimo 27 luglio, hanno assicurato i rappreesentanti dell'Uneba. A protestare in piazza Municipio questa mattina c'erano operatori storici del settore. Come don Aniello Manganiello, sacerdote dell'Opera Don Guanella di Miano e don Alfonso Ferrara, direttore dell'Istituto Sant'Antonio la Palma, nel cuore del quartiere Sanità. "Operiamo nel quartiere - ha detto Ferrara - dal 1854, quando padre Ludovico da Casoria assisteva i famosi 'accattoncelli'. Ci occupiamo di minori a rischio: che fine faranno se saremo costretti a chiudere?" Un pericolo che sembra al momento scongiurato. "Chiediamo - ha concluso il segretario regionale dell'Uneba, Antonio Cicia - che il Comune solleciti la Regione Campania a trasferire le risorse relative al complesso delle politiche sociali, che ammontano a circa 40 milioni di euro". FONTE ANSA